Titolo: Enther the void
Regia: Gaspar Noè
Anno: 2009
Paese: Francia
Giudizio: 4/5
Il ventenne Oscar e la sorella minore
Linda arrivano a Tokyo. Oscar vende droga per vivere, mentre la
diciottenne Linda lavora come spogliarellista in un nightclub. Una
notte Oscar si reca in un locale per concludere un affare, ma gli
agenti di polizia lo stanno aspettando per arrestarlo e nella
colluttazione che ne segue parte accidentalmente un colpo. Oscar
muore ma riemergono le memorie del passato, tra queste spiccano la
morte dei genitori avvenuta in un incidente d'auto quando aveva solo
cinque anni e la promessa fatta alla sorella di non abbandonarla mai.
Noè è uno di quei registi che adoro.
Adoro tutti i suoi film perchè sono
crudi e portano sempre a galla sesso e violenza senza soluzione di
continuità come succedeva per IRREVERSIBLE e per il suo film
migliore SEUL CONTRE TEUS (probabilmente anche il film più maturo).
Le sue pellicole mi lasciano sempre un buco nell'anima che con dovute
difficoltà adoro, perchè sembra avere una lente che capta il
marciume della società e te lo schiaffa in faccia.
Enther the void poi sembra voler
scavare ancora di più dentro le coscienze, in un melodramma
psichedelico e allucinatorio, aprendo squarci allucinati ed onirici
in chiave sempre sperimentale dimostrando il perchè, oltre motivi di
budget, il regista argentino trapiantato in Francia se ne esca con un
film ogni 3-4 anni.
Un manierismo, il suo, che molti
definirebbero fine a se stesso.
Cos'è il vuoto?
-la stessa idea di cinema? -un trip di
effetti visivi digitali e computerizzati? -il voyeurismo innato della
vittima e del suo creatore? -un vaso di pandora religioso dove spicca
il libro tibetano dei morti e la reincarnazione forse infinita?
E' tutto e niente per come l'ho
interpretato io, senza stati di allucinazione o visioni avute
dall'utilizzo di droghe come ha invece ammesso lo stesso regista.
In 143' secondo me continua a prendere
tutti per il culo perchè di immorale ci sono solo i commenti della
critica e del pubblico. Per me è un continuo flash al di là della
fragilità e a volte della ridodanza e dell'insistenza nel girare
attorno ad alcune scene.
Oscar muore e da quel momento il trip
ha inizio.
Buona visione!
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