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martedì 29 settembre 2015

Colt 45

Titolo: Colt 45
Regia: Fabrice Du Welz
Anno: 2012
Paese: Francia
Giudizio: 3/5

Vincent, 25 enne poliziotto , preferisce la balistica e lo studio di nuove pallottole da fabbricare all'azione e ai gruppi operativi di cui non intende far parte perché di temperamento solitario e schivo. Preferisce fare l'istruttore di tiro e il consulente ma quando conosce il poliziotto corrotto Milo Cardena viene tirato dentro una guerra tra diverse fazioni di poliziotti, una guerra sangunosa che vede implicato anche il suo superiore, il comandante Chavez e che lo costringerà a venire a patti con il suo lato più oscuro.
Per sopravvivere dovrà passare per forza all'azione.

Du Welz è attualmente nella cerchia dei miei registi preferiti e non c'è bisogno che mi soffermi dal momento che basta dare un'occhiata alla sua breve ma intensa filmografia e la sua personalissima idea di cinema.
Colt 45 è un film di genere puro e senza compromessi, in termini di azione e violenza, un progetto che finalmente vede la luce dopo un periodo molto travagliato in cui il regista non ha potuto prendere parte alla post-produzione e di fatto uscito dopo quel capolavoro di ALLELUIA anche se girato prima.
La sceneggiatura è stata firmata da Fathi Beddiar, critico cinematografico di Mad Movies, appassionato di noir e cinema di genere e autore del saggio Tolérance Zéro: La justice expéditive au cinéma.
Colt 45 rispetto ai predecessori cambia traiettoria puntando sull'hardboiled in un polar moderno con un cinismo spietato e una critica aspra nei confronti delle istituzioni, sottolineando tutto il marcio che c'è dietro alcune lobby del potere in particolare quelle che dovrebbero occuparsi di giustizia.
E'un film in cui non manca l'azione, la suspance, il dramma, l'indagine e tutto il resto.
Recitato molto bene e con intense scene d'impatto emotivo e senza mai lesinare sulla violenza, appare tuttavia come il film meno personale del regista, forse potremmo definirlo (anche se non lo è) il più commerciale dei suoi film.
Un'opera che lascia comunque un duro colpo allo stomaco, lasciando nella disperazione pubblico e protagonista, in una lunga discesa negli inferi che non conosce sosta ma che alza invece sempre di più la posta man mano che procede nella sua indagine.

Colt 45 è stato girato in otto settimane a Parigi, è il film più costoso nella carriera di Du Welz, con un budget di 10 milioni di euro e che vede come direttore della fotografia sempre quel genio di Benoît Debie.