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domenica 28 maggio 2017

From a house on a Willow Street

Titolo: From a house on a Willow Street
Regia: Alastair Orr
Anno: 2016
Paese: Sudafrica
Giudizio: 2/5

Hazel e il suo tirapiedi elaborano un piano all'apparenza infallibile per arricchirsi nel corso di una notte. Tutto ciò che devono fare è sequestrare la figlia di un milionario e aspettare comodi il riscatto. Non hanno però previsto che la ragazza è posseduta da un demone letale.

"Il più vecchio e completo testo della Bibbia si chiama Codex Vaticanus. Si trova a Roma nella biblioteca del Vaticano. Si dice che questo manoscritto è stato redatto da Dio stesso, non da eruditi o profeti o appartenenti ad altre religioni". Questa possiamo definirla l'ultima chicca tirata fuori per cercare di trovare sprazzi di originalità in un genere che da anni ormai è abbastanza in crisi.
From a house on a Willow Street è un bello specchio per le allodole. Una interessante locandina, un mood che prevede demoni e un home invasion in salsa splatter e infine qualche citazione a caso sistemando qualche accessorio ai classici mostri di turno (le lingue che sembrano tentacoli di un polipo è abbastanza scontato anche se ci piace sempre da vedere come riferimento all'orrore cosmico che noi tutti conosciamo).
Una storia prevedibile, diretta a livello tecnico in ottimo stato con una buona fotografia quasi tutta giocata in interni, un cast che ce la mette tutta e un ritmo che almeno riesce a tenere alto il livello di intrattenimento. Un livello che però si abbassa di livello lentamente, rifugiandosi in territori ormai abusati a dovere, che non sviluppa e caratterizza al meglio i personaggi, spostandosi da Hazel a Katherine senza aver mai chiaro a chi spetta il timone e in più senza avere quell'originalità che pur non trattando un tema nuovo spesso riesce ad essere l'ancora di salvataggio per horror d'esordio come questi.
Un film che tutto sommato divertirà parecchio alcuni affezzionati che come me non hanno magari visto quasi tutti i film di genere. Gli effetti in CGI si superano in alcuni momenti diventando addirittura esagerati come le note musicali pedanti e troppo invasive.
Certo il taglio gore lascia ben sperare così come il cinema di genere e una pellicola che arriva da un paese che non è tanto avvezzo all'horror.