Titolo: Hellboy
Regia: Neil Marschall
Anno: 2019
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Giunto sulla Terra ai tempi della
Seconda Guerra Mondiale, quando i nazisti prossimi alla sconfitta si
sono rivolti al mago Rasputin per evocare forze infernali, Hellboy è
destinato a portare la fine del mondo. Non la pensa però così il
suo padre adottivo, il Professor Broom, che l'ha educato per fare di
lui il principale agente del BPRD, l'organizzazione di ricerca e
difesa contro le minacce soprannaturali. Eppure i presagi si
accumulano e la potentissima strega Nimue, tradita da Re Artù secoli
fa e ora assetata di vendetta, è prossima a tornare e per fare di
Hellboy il proprio Re e regnare su un mondo invaso dai demoni.
Per Hellboy non vale provare a fare
un'analisi. Conviene piuttosto dire cosa è piaciuto e cosa no.
Punti negativi: la storia di una
banalità sconcertante, Re Artù e Mago Merlino in versione
Transformer, i dialoghi e lo sviluppo del villain, i dialoghi in
generale, la storia padre figlio e i flash back. Il cinese di Lost
che continua ad avere un'espressione in tutto il film. Troppa musica.
Punti positivi: il look di Hellboy
(quando prende Excalibur e diventa il signore degli inferi finalmente
ci siamo), i mostri (il cinghiale), l'attacco dei mostri sul pianeta
terra, la violenza e lo splatter in generale, la baba jaga e la scena
in cui vediamo i cadaveri dei bambini, la Jovovich che man mano che
il tempo passa si conferma una delle tope numero uno di Hollywood.
I reboot sono sempre una sfida
dividendo fan e critica. Del Toro era marcatamente più fantasy e il
sangue era centellinato. Ora Marschall per chi lo conosce è uno che
non fa sconti.
E'abituato a maneggiare l'horror ma
gestisce bene un po tutto quello che gli viene dato.
Ho letto che a livello produttivo ci
sono state difficoltà importanti che hanno portato a litigi e
scontri in cui si è arrivati anche alle mani. Praticamente i
produttori hanno avuto molta più libertà decidendo laddove il
regista avrebbe dovuto avere l'ultima parola.
Nell'insieme e soprattutto nel reparto
scrittura (il peggiore del film) è palese con un risultato per
niente appagante e con la nota dolente che tutto il processo sia
stato concepito come una sorta di farsa ridicolizzando l'horror e il
sovrannaturale. In realtà ci può anche stare ma qui i wtf superano
gli aspetti ironici lasciando piuttosto basiti. Povera stirpe di
Oannes!