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martedì 11 maggio 2021

Mortal Kombat (2021)


Titolo: Mortal Kombat (2021)
Regia: Simon McQuoid
Anno: 2021
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Cole Young, campione di MMA, è perseguitato dai Cryomancer e da Sub Zero, il miglior guerriero dell'impero. La ragione si nasconde nella sua eredità, che Young ignora, e su quel marchio del drago che l'uomo ha sin dalla nascita. L’Imperatore dell’Outworld, Shang Tsung, lo vuole morto ed è per questo che Cole, preoccupato che possa accadere qualcosa di terribile alla sua famiglia, decide di mettersi in viaggio alla ricerca di Jax e Sonya nata anche lei con il marchio.
Cole si reca nel tempio dedicato a Lord Raiden, un antico Dio che protegge Earthrealm, sotto cui si rifugiano tutti coloro che hanno sulla pelle il marchio del drago. Qui l'uomo fa la conoscenza di Liu Kang, Kung Lao, Kano, guerrieri esperti che si allenano nel tempio e con cui Cole inizia a esercitarsi per combattere contro l'Outworld così da salvare la sua famiglia.
 
Ammetto che ho preferito il film del 1995. Mortal Kombat è un film che tutti i fan attendevano.
Si parlava come di qualcosa di violentissimo che avrebbe ridato enfasi alla saga e magari creato una serie di sequel (che nonostante tutto sembrerebbe proprio così). Se dal punto di vista tecnico e qualitativo il film non sbaglia nulla, la storia è troppo fuori luogo creando alleanze impossibili (Kano) e con Sub Zero che sembra quasi una sorta di co protagonista. Il duello e la rivalità con Scorpion è un elemento che ho apprezzato contando che nel film di Anderson i due andavano a braccetto ed era inconcepibile vista la rivalità tra i due clan. Prevale l'elemento del marchio che sceglie i predestinati e crea di conseguenza a seconda della propria crescita personale il potere designato.
Alcuni villain sono poco più che comparse, i protagonisti sono un gruppo variegato su cui spicca Cole, protagonista indegno senza una giusta caratterizzazione e con una recitazione dell'attore davvero pessima. Se da un lato il background dei personaggi qui è più strutturato e coinvolgente (ma non per tutti) lo stesso non si può dire per il ritmo che da metà in avanti diventa lento e noioso, nota impossibile per un film di questo tipo e che il film di Anderson nonostante le sue ingenuità almeno possedeva un ritmo incessante.