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domenica 22 aprile 2018

Dig two graves


Titolo: Dig two graves
Regia: Hunter Adams
Anno: 2014
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Dopo che Jacqueline Mather perde il fratello annegato in un misterioso incidente, la ragazza riceve la visita di tre distillatori clandestini che si offrono di riportare il fratello in vita, ma ad un macabro prezzo. Quando la storia oscura del nonno, lo sceriffo Waterhouse, viene portata alla luce, anche le vere intenzioni dei distillatori clandestini vengono alla luce.

Dig two graves come per A monsters calls è di nuovo un interessante film di formazione con un target variegato che unisce adulti e ragazzi senza però riuscire ad essere fortemente d'impatto per nessuno dei due.
Un thriller sovrannaturale che parla di cammino di redenzione, viaggio di formazione e una sfida da parte di una ragazzina di spingersi al di là delle tradizionali regole per far resuscitare il fratello affidandosi a personaggi che sembrano usciti da una fiaba di Dickens.
Adams fin da subito mostra il suo mondo a metà tra realtà e mistero dove le magie si trasformano a seconda degli usi e delle tradizioni degli abitanti del luogo (i tre bifolchi rendono bene questa dimensione a metà tra il fascino e la scoperta ma soprattutto la paura del sacrificio) e Jacqueline è perfetta nel dare vita e voce alle difficoltà e alla paura di affidarsi a degli adulti sconosciuti che non siano il nonno di riferimento (un grandissimo Ted Levine).
Dig two graves è un indie anomalo, un film interessante che inciampa in alcuni momenti per forzature legate al reparto della scrittura, qualche momento debole che rischia di annoiare soprattutto quando ripete quanto già detto ma riesce ad essere un quadro e un racconto di formazione assolutamente anti commerciale e senza dover strizzare l'occhio a nessuno liberando Adams è mettendolo a raccontare ciò che vuole senza bisogno di cercare happy ending sensazionalistici o quant'altro.