Titolo: Glass
Regia: M. Night Shyamalan
Anno: 2019
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
L'orda, ossia Kevin Wendell Crumb e le
sue altre numerose personalità, ha catturato un nuovo gruppo di
ragazze e si prepara a "sacrificarle" alla Bestia. È però
sulle sue tracce il vigilante David Dunn, che grazie all'aiuto del
figlio e alle sue visioni psichiche arriva presto a un confronto con
il feroce avversario. Entrambi però finiscono catturati dalla
polizia e dalla psichiatra Ellie Staple e rinchiusi in un istituto
psichiatrico, lo stesso dove da 19 anni è prigioniero "l'uomo
di vetro", il geniale Elijah Price. Per lui sarà finalmente
l'occasione di dimostrare al mondo che le sue teorie sugli esseri
dotati di superpoteri sono reali. Nel mentre il figlio di David, la
ragazza sopravvissuta all'Orda e la madre di Elijah cercano di
salvare i propri cari dalle cure di Ellie Staple.
Glass chiude una trilogia che
probabilmente non era stata pensata in origine.
Visto il successo o l'insuccesso di
alcuni suoi film, Shyamalan ha ben pensato di concentrare in un
capitolo finale tutta la summa, l'apoteosi degli scontri e tutta la
sua ideologia sui fumetti e poi sui super eroi.
Glass è un film che mi ha fatto
riflettere sulla sua necessità. Andava fatto?
Perchè a tratti il film è davvero
sconclusionato, con cadute e ribaltoni nella sceneggiatura che si fa
fatica a credere, dettagli importanti a cui non si da logica e infine
un elemento che mi piace solo quando riesce ad essere funzionale e
non un pretesto...quello per cui ci troviamo di fronte al film col
più interminabile numero di finali.
Glass, che poi è il villain di
UNBREAKABLE, risulta affondare proprio quando mette insieme troppi
personaggi in un terzetto a cui si aggiunge la psichiatra e poi il
figlio di David e la fanciulla scappata dalle mani della Bestia e per
finire la madre di Elijah. Quando si guardano tutti quanti fuori
dall'ospedale nel terzo atto non sapevo se ridere o piangere.
Ovviamente non va cestinato tutto. In
primis alcuni dialoghi, quando non appaiono ripetitivi e monotoni,
costruiscono, e qui forse la parte più bella del film, una bella
metafora sulla logica dei super eroi costruendo intorno
un’architettura filosofica e pop.
In più la speranza che parte degli
intenti incanalassero la storia sul fatto che i tre super in realtà
potessero essere degli egomaniaci incapaci di distinguere tra realtà
e fantasia non era male.
Una parte dell'atmosfera, la regia, il
fatto di saper essere cattivi quando bisogna esserlo (se avesse
lasciato quel finale, forse avrei cambiato giudizio), il cast che
cerca di mettercela tutta (McAvoy tra un po esplode) ma alla fine
bisogna capire anche aspetti produttivi dove da un lato il buon Blum
non smette di credere nel talento del regista ma anche della Disney
che qui ci ha messo lo zampino.
Glass non era quel film che tanto
aspettavo e su cui non riponevo nessuna aspettativa alla base, senza
nessuna roboante premessa, e forse e uno degli elementi che mi ha in
parte salvato dal massacrarlo del tutto. D'altro canto non posso
certo mettere da parte il fatto che dalle domande ci si aspetta delle
risposte e qui tante premesse sono state vanificate con l'impressione
che la saga potrebbe andare avanti e allora staremo a vedere.