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mercoledì 23 gennaio 2019

Glass


Titolo: Glass
Regia: M. Night Shyamalan
Anno: 2019
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

L'orda, ossia Kevin Wendell Crumb e le sue altre numerose personalità, ha catturato un nuovo gruppo di ragazze e si prepara a "sacrificarle" alla Bestia. È però sulle sue tracce il vigilante David Dunn, che grazie all'aiuto del figlio e alle sue visioni psichiche arriva presto a un confronto con il feroce avversario. Entrambi però finiscono catturati dalla polizia e dalla psichiatra Ellie Staple e rinchiusi in un istituto psichiatrico, lo stesso dove da 19 anni è prigioniero "l'uomo di vetro", il geniale Elijah Price. Per lui sarà finalmente l'occasione di dimostrare al mondo che le sue teorie sugli esseri dotati di superpoteri sono reali. Nel mentre il figlio di David, la ragazza sopravvissuta all'Orda e la madre di Elijah cercano di salvare i propri cari dalle cure di Ellie Staple.

Glass chiude una trilogia che probabilmente non era stata pensata in origine.
Visto il successo o l'insuccesso di alcuni suoi film, Shyamalan ha ben pensato di concentrare in un capitolo finale tutta la summa, l'apoteosi degli scontri e tutta la sua ideologia sui fumetti e poi sui super eroi.
Glass è un film che mi ha fatto riflettere sulla sua necessità. Andava fatto?
Perchè a tratti il film è davvero sconclusionato, con cadute e ribaltoni nella sceneggiatura che si fa fatica a credere, dettagli importanti a cui non si da logica e infine un elemento che mi piace solo quando riesce ad essere funzionale e non un pretesto...quello per cui ci troviamo di fronte al film col più interminabile numero di finali.
Glass, che poi è il villain di UNBREAKABLE, risulta affondare proprio quando mette insieme troppi personaggi in un terzetto a cui si aggiunge la psichiatra e poi il figlio di David e la fanciulla scappata dalle mani della Bestia e per finire la madre di Elijah. Quando si guardano tutti quanti fuori dall'ospedale nel terzo atto non sapevo se ridere o piangere.
Ovviamente non va cestinato tutto. In primis alcuni dialoghi, quando non appaiono ripetitivi e monotoni, costruiscono, e qui forse la parte più bella del film, una bella metafora sulla logica dei super eroi costruendo intorno un’architettura filosofica e pop.
In più la speranza che parte degli intenti incanalassero la storia sul fatto che i tre super in realtà potessero essere degli egomaniaci incapaci di distinguere tra realtà e fantasia non era male.
Una parte dell'atmosfera, la regia, il fatto di saper essere cattivi quando bisogna esserlo (se avesse lasciato quel finale, forse avrei cambiato giudizio), il cast che cerca di mettercela tutta (McAvoy tra un po esplode) ma alla fine bisogna capire anche aspetti produttivi dove da un lato il buon Blum non smette di credere nel talento del regista ma anche della Disney che qui ci ha messo lo zampino.
Glass non era quel film che tanto aspettavo e su cui non riponevo nessuna aspettativa alla base, senza nessuna roboante premessa, e forse e uno degli elementi che mi ha in parte salvato dal massacrarlo del tutto. D'altro canto non posso certo mettere da parte il fatto che dalle domande ci si aspetta delle risposte e qui tante premesse sono state vanificate con l'impressione che la saga potrebbe andare avanti e allora staremo a vedere.