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domenica 10 ottobre 2021

Candyman (2021)


Titolo: Candyman (2021)
Regia: Nia Da Costa
Anno: 2021
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Il giovane artista Anthony McCoy è in crisi creativa. La fidanzata è una gallerista a Chicago e lo mantiene e sostiene. Una sera a cena il fratello di quest'ultima racconta la storia di una donna che impazzisce, mentre compie una ricerca sulle leggende metropolitane in Cabrini-Green, quartiere in cui abita la coppia, e compie una serie di efferati omicidi fino a rapire un bambino in fasce. Il bambino viene salvato e la donna muore bruciata in un falò acceso dagli abitanti. La mattina dopo Anthony girovaga proprio nelle zone degli avvenimenti passati e incontra Burke, proprietario di una lavanderia che gli racconta della leggenda di Candyman: un uomo nero con un uncino al posto della mano destra, barbaramente ucciso da un gruppo di poliziotti bianchi, accusato ingiustamente di distribuire caramelle ai bambini con all'interno delle lamette.

Nia Da Costa ultimamente sembra aver raggiunto un altissimo profilo trovandosi alla regia di film prossimi a venire molto importanti. Fa parte di quella scuola afro dove troviamo il suo indiscusso partner Jordan Peele, il quale non ha bisogno di presentazioni, Yahya Abdul-Mateen II ormai una conferma assodata come attore e dietro le quinte il soggetto originale di Clive Barker trasformato a dovere. Candyman del 2021 appare come un sequel del film di Bernard Rose del 1992 trasformato in chiave politica e socio culturale.
Gli elementi da apprezzare non sono pochi anche se al film manca qualcosa, quella componente che ad esempio nei film di Peele riusciva a disturbarti mentre qui la caduta libera di Anthony è troppo veloce, la trasformazione fisica sembra non essere vista dall'esterno e parecchi co protagonisti non vengono caratterizzati a dovere. E' un film sul potere, sull'accumulo e sul bisogno di essere riconosciuti in una comunità trasformata dalla gentrification. A livello tecnico il film non si discute e diverse inquadrature, scelte di macchina, uccisioni come quella a danno dell'artista che vediamo dall'esterno dove viene letteralmente distrutta dalla mano invisibile di Candyman contro i vetri oppure il massacro delle studentesse nei bagni o meglio ancora la parte d'animazione sulla storia di Candyman sono tutte esteticamente e visivamente interessanti. Un film che ancora una volta poteva cercare di apportare delle modifiche maggiori con un finale che forse nonostante sia il momento più alto del film, lascia l'amaro in bocca per non meglio precisati aspetti. Sicuramente per essere un remake vanta approcci maggiori rispetto a tanti suoi simili ma da questa piccola factory dove il burattinaio sembra Peele mi aspettavo di più.