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sabato 15 dicembre 2018

Kin


Titolo: Kin
Regia: Fratelli Baker
Anno: 2018
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Un ex carcerato e suo fratello sono costretti a fuggire da un criminale in cerca di vendetta.

Nell'esordio dei fratelli Baker sembra esserci proprio tutto. Sci-fi, bande criminali che mettono sotto la polizia, un protagonista di colore dall'infanzia difficile, un road movie che scappa dai problemi e dalla giustizia, James Franco che esibisce il suo nuovo look come boss criminale che spara prima di pensare e tanti inseguimenti, sparatorie, scontri tra uomini del futuro e citazioni a profusione dove TERMINATOR e Blomkamp sono le ciliegine sulla torta.
Un brodo di giuggiole quello inscenato per il loro esordio. C'è tanta roba, molti ingredienti, una cura minuziosa per l'aspetto estetico, una buona fotografia, una scenografia curatissima e tanti altri aspetti dove si sente e si percepisce lo sforzo fatto dalla coppia di registi.
Eppure sembra un boomerang impazzito che anzichè tornare indietro dal suo padrone fa quello che gli pare colpendo tutti senza distinzioni. Il che se messo nelle mani di qualche autore con esperienza poteva portare a qualcosa di ancora più anarchico e allucinato. La storiella dei Baker finisce subito per arrotolarsi su se stessa e a parte vedere un bambino costretto ad uccidere perchè solo lui ha il potere di farlo, è una scelta coraggiosa e certamente pesante e non capita spesso di vederlo ma da solo non basta.
Ho fatto quasi un salto sulla poltrona quando ho letto che alla sceneggiatura c'era Daniel Casey autore del buon DRAG ME TO HELL.
C'è tanto baccano, molti sentimenti, un cast incredibile dove a togliere il fiato ci si mette pure Zoe Kravitz a fare la spogliarellista e poi un finale in quella centrale di polizia che forse è tra le cose più belle del film fino all'arrivo di Michael B.Jordan.