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lunedì 10 luglio 2023

Spider-Man-Across the Spider-Verse-Part 1


Titolo: Spider-Man-Across the Spider-Verse-Part 1
Regia: AA,VV
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Miles Morales è tornato - o meglio, non se n'è mai andato. È da un anno che fa sempre le solite cose che farebbe un supereroe teenager, cioè andare a scuola, litigare con i genitori e salvare il mondo dalle minacce più o meno (im)probabili. Chi se n'è andata, invece, è l'unica cinta di amici che aveva, cioè Gwen, Peter, Peni, Spider-Ham e Spider-Man Noir, gli Spider-Man delle altre dimensioni che l'hanno spalleggiato nella sua prima avventura e che sono tornati ai loro rispettivi universi. Un giorno, però, Gwen riappare nella cameretta di Miles, spiegandogli di essere entrata a far parte della Spider-Society, un gruppo interdimensionale di Spider-Man, capitanati da Miguel O'Hara, il cui intento è impedire il collasso del Multiverso. E una delle anomalie a poterlo provocare è La Macchia, scienziato che ha acquisito il potere di aprire dei portali tra le dimensioni durante l'incidente del primo film, e ora nuovo nemico di Miles...
 
E' difficile migliorarsi soprattutto quando si partiva dall'ottimo primo capitolo di questa saga che promette scintille e continue emozioni. La Sony dimostra dopo alcuni infruttuosi esperimenti saccheggiati da sceneggiatori indegni di ritrovare idee e contenuti grazie a talenti freschi che hanno voglia di esplorare questo universo di Spider Man sapendo coniugare al meglio il tema dei multiversi come invece la fase 4 della Marvel non ha saputo fare in questi ultimi anni.
E'partiamo da un'idea niente affatto semplice, collegata tramite ragnatele e sinapsi a tante sotto storie, una galleria di personaggi davvero convincenti, uno stile grafico immenso e alcune roboanti scene d'azione che diventano fin da subito indimenticabili regalando epicità a tutta l'operazione.
E poi finalmente abbiamo un grande interessante degno antagonista, personaggi la cui caratterizzazione è così consolidata da farli apparire meno semplici del dovuto, vediamo così tanti cloni di Spider Man da rimanere semplicemente ammirati per chi come me non ama in particolare questo eroe. Perchè alla fine quello di Dos Santos, Powers e Thompson è un lavoro in cui emergono fragilità e complessità, l'eroe non è mai convinto delle proprie capacità e tutti questi elementi portano a un'idea di realisticità importante che negli ultimi film era andata perduta.

mercoledì 7 giugno 2023

Guardiani della Galassia 3


Titolo: Guardiani della Galassia 3
Regia: James Gunn
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

I Guardiani della Galassia continuano a rendere più ospitabile la loro base, la struttura spaziale chiamata Knowhere, dove tra le altre cose diffondono anche buona musica. Peter Quill è però inconsolabile per la perdita di Gamora, che è ancora in vita ma in una versione proveniente da una diversa linea temporale, dove non ha mai avuto alcuna relazione gli altri Guardiani. Il capo della squadra è così in preda ai fumi dell'alcol quando i Guardiani vengono attaccati da Adam Warlock, che riesce a ferire gravemente Rocket. I tentativi di curare il geniale procione falliscono, perché è stato installato in lui un sistema di sicurezza che ne impedisce ogni alterazione. Per salvarlo i Guardiani dovranno risalire alle origini di Rocket e affrontare il suo creatore: l'Alto Evoluzionario, un essere quasi divino deciso e creare una razza perfetta per popolare la propria utopia.
 
Perchè le cose belle devono finire. Perchè Gunn a differenza di Raimi può fare quello che vuole. Perchè abbiamo solo adesso il villain più cattivo e interessante mai visto prima? Perchè Warlock sembra passare così velocemente dalla parte del bene quando i fumetti e la sua storia narravano tutt' altro. Dopo il primo capitolo, questo è sicuramente il più bello. Tutti e due ricchi di personaggi caratterizzati molto bene, tanta azione ed emozione ma anche tanta tortura ed esperimenti sugli animali. Credo ci siano alcune delle sequenze più inquietanti di tutta la saga della Marvel e non parlo solo delle gabbiette. Sontuoso, sempre ispirato, senza mai un rallentamento se non forse la visita sul pianeta a casa di mamma pipistrello.
Ancora una volta Gunn ha dettato legge spiegando ai Marvel Studios come il pregio più alto nel cinema da sempre è quello per cui la tecnica e la tecnologia devono essere impiegate al servizio della storia, piuttosto che fare rumore in plot privi di qualsivoglia cuore, stupore, mistero o meraviglia. Cannando malamente quasi tutti gli ultimi film e sequel speriamo che per la Marvel vengano impiegate menti e sceneggiatori più spavaldi e intrepidi e magari con qualche libertà maggiore.

giovedì 15 dicembre 2022

Guardiani della Galassia Holiday Special


Titolo: Guardiani della Galassia Holiday Special
Regia: James Gunn
Anno: 2022
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Un Holiday Special che si apre in un modo piuttosto peculiare: uno sfizioso flashback ci svela come Yondu fosse intento a schiacciare lo spirito natalizio di Peter fin da ragazzino, rovinandogli per sempre l'amata festività. Nel presente, avvicinandosi il periodo ormai traumatico per il leader dei Guardiani, a Drax e Mantis sovviene l'illuminazione per il perfetto regalo da fargli, ovvero portargli l'uomo di cui più ha parlato nel corso di tutti questi anni, nientepopodimenoche il suo mito Kevin Bacon. Inizia allora un viaggio dai caratteri estremamente trash sul pianeta nostrano, dove il magico duo è convinto di star cercando un eroe leggendario capace di salvare un'intera cittadina ballando e cose simili, non un semplice attore intento a passare un piacevole Natale con la famiglia.
 
Questa sorta di mediometraggio va preso con le pinze contando che la Disney avrà detto a Gunn di essere un pò meno politicamente scorretto per raccontare una fiaba post moderna sullo spirito del Natale infarcendolo (ma non in modo eccessivo) di buoni sentimenti con un colpo di scena finale nuovamente sulle origini e la famiglia di Peter. Per assurdo tutto funziona alla grande fino a quando non entra in scena Kevin Bacon che non riesce proprio ad entrare mai in parte, probabilmente rendendosi conto del momento quanto mai ridicolo e di una farsa che si regge solo grazie alla messa in scena e a qualche interpretazione. Invece le incursioni negli altri pianeti, qualche canzone, almeno non riescono a rendersi così detestabili ma soprattutto le gag e le battute tra Bacon, Drax e Mantis sono da cancellare riuscendo a fare peggio di quanto si potesse pensare.
Alla fine è un abbraccio collettivo, un vogliamoci bene con tanto di regalini finali e buoni sentimenti.

domenica 20 novembre 2022

Black Panther-Wakanda Forever


Titolo: Black Panther-Wakanda Forever
Regia: Ryan Coogler
Anno: 2022
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Re T'Challa è stato colpito da un grave malore e la distruzione dell'erba a forma di cuore causata da Killmonger rende impossibile trovare per lui una cura. Un anno dopo la morte del sovrano, i vari Paesi del mondo si fanno sempre più aggressivi nel tentativo di entrare in possesso del prezioso e potente vibranio, che il Wakanda rifiuta di vendere. Viene scoperto un nuovo possibile giacimento del metallo sul fondo dell'Oceano Atlantico, ma la spedizione internazionale è sterminata da misteriosi uomini dalla pelle blu, capitanati da un re capace di volare: Namor. Questi ritiene che l'interesse dei Paesi di superficie per il suo regno sia colpa della politica del Wakanda, così pretende che siano i wakandiani a neutralizzare la scienziata che ha scoperto come trovare il rarissimo metallo...
 
Wakanda forever è uno dei film più lunghi della Marvel. 166'. Sicuramente un'opera più colta e ambiziosa rispetto al precedente dove la prematura morte di Chadwick Boseman viene posta in primo piano a partire dai titoli di testa tutti sull'attore scomparso. Il film in sè riprende la questione del vibranio e la lotta con l'Onu che vorrebbe appropriarsene ma come specifica la regina Ramonda "non ne sareste in grado" come a ribadire che l'uomo bianco ne farebbe un uso sbagliato. C'è la rivalsa di Namor e del suo popolo, anche loro detentori del vibranio, contro tutti coloro che stanno in superficie e da lì l'improbabile alleanza con i wakandiani. Ci sono le nuove guerriere che prenderanno tute e armature per combattere il nemico, tutte in quota rosa e con delle interpretazioni interessanti.
E' un film dove succede di tutto, dove il ritmo a volte arranca e sfianca per le lungaggini e i toni melensi. Un film dove molti personaggi vengono caratterizzati in maniera molto interessante come la protagonista Shuri. Politicamente forse è uno dei film più complessi della Marvel. Per tutto il resto aldilà della solita struttura e del macchinone colossale di soldi è un film dove non vediamo una sola goccia di sangue, dove si riesce a parlare sott'acqua, dove Shuri viene trafitta da una lancia eppure tutto si rimargina e dove infine spunta un nuovo prototipo di Iron Man black female.

martedì 1 novembre 2022

Werewolf by night


Titolo: Werewolf by night
Regia: Michael Giacchino
Anno: 2022
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Ulysses Bloodstone, patriarca di un'illustre dinastia di Cacciatori che da secoli si occupa di tenere il mondo al sicuro dalle amenità che strisciano nelle ombre, è appena passato a miglior vita. La sua arma, una pietra magica dagli incredibili poteri mistici, dev’essere tramandata a un nuovo leader che possa guidare i Cacciatori nel prossimo futuro assicurando. Per farlo, la vedova Verusa raduna i più prolifici assassini di mostri, tra cui lo stesso Russell e la rinnegata figlia di Ulysses, Elsa, presso la tenuta Bloodstone in modo da indire una caccia mortale nel suo labirintico giardino il cui vincitore assumerà le redini della millenaria Crociata contro i mostri dell'universo Marvel.
 
Quando non ci si aspetta nulla e si rimane piacevolmente sorpresi. Trovo Werewolf by night uno degli arrangiamenti più originali e divertenti dell'universo Marvel. Primo perchè dura poco, secondo perchè osa, terzo perchè cita i classici anni '30 e '40 miscelando dramma e commedia nera in b/n e poi per la scelta perfetta del casting e la promozione di nuovi mostri come appunto Werefolf ma anche il suo compagno di merende Man-Thing. Ci sono poi tanti accorgimenti, citazioni, dalla pietra Bloodstone in tinta rosso sangue che per alcuni aspetti lascia pensare al cult Scuola di mostri, sul come la produzione riesca sempre a individuare un target universale ma sviando leggermente dal teen movie, regalando un prodotto maturo, violento e con tanto sangue allargando quindi i confini in casa Disney come ha da poco fatto con Barbarian.
E poi il ritmo, una riunione, una caccia, lo scontro e la cerimonia. Tutto questo in pochissimo tempo senza perdersi in lungaggini varie e lasciando i dialoghi asciutti per proferire quel tanto che possa servire allo spettatore.

giovedì 29 settembre 2022

Moon Knight-First season


Titolo: Moon Knight-First season
Regia: AA,VV
Anno: 2022
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 6
Giudizio: 3/5

Steven Grant, timido e introverso londinese appassionato di egittologia, scopre di soffrire di un disturbo dissociativo dell'identità a causa del quale condivide il corpo con la personalità di Marc Spector, ex mercenario che serve come Avatar il dio della luna egizio Khonshu; le due personalità sono costrette a collaborare e prendere consapevolezza dei loro traumi passati mentre cercano di fermare Arthur Harrow, Avatar della dea Ammit, intenzionato a risvegliare la divinità
 
E' palese che rispetto alle altre serie Marvel recenti come Falcon and the Winter Soldier oppure Hawkeye per non dire quelle passate, Moon Knight rappresenti sotto molti aspetti un'impresa difficile e coraggiosa. Perchè passando dal comedy drama si passa alla tensione psicologica, al fantasy, al mistero, all'avventura alla ricerca di tesori nascosti e così via chiamando infine alla corte diverse divinità, culti e così via. Moon Knight è sicuramente più complesso, dove di certo non manca l'intrattenimento ma non è così esplosivo come negli altri prodotti Marvel e dove infatti quando l'azione avanza si ha per assurdo la resa minore a livello di enfasi narrativa e ritmo.
Il problema di aver dipanato un arco narrativo in soli sei episodi paga sotto diversi aspetti passando da una scena all'altra in diverse location su diversi piani temporali e a volte rendendo complessa la narrazione. Moon Knight vive di alti e bassi, con alcune sequenze in particolare ed episodi specifici davvero riusciti che entrano in contrasto con puntate davvero traballanti.


martedì 23 agosto 2022

Thor: Love and Thunder


Titolo: Thor: Love and Thunder
Regia: Taika Waititi
Anno: 2022
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Thor chiede l'aiuto di Valchiria, Korg e dell'ex fidanzata Jane Foster per combattere Gorr, che vuole sterminare tutti gli dei e portarli all'estinzione. I tre partono così per un'avventura cosmica per sconfiggerlo.
 
Waititi ormai è nell'olimpo dell'onnipotenza della Disney per cui non gli frega più niente degli inutili commenti della critica e del pubblico. L'unico ascolto è dato dal botteghino e in quello spacca per cui pochi cazzi, si continua a ridicolizzare divinità e mitologia mischiandola con la realtà post contemporanea e facendo un mix impazzito di caos, ironia e non sense.
Il terzo Thor sembra proprio agli antipodi rispetto all'esordio siglato da Brannagh nel 2010.
Qui ormai è una profusione di colori, ritmo e azione spesso senza una soluzione di continuità, dove Zeus viene ammazzato male perchè vittima della sua stessa vanità dove negli easter eggs bramerà di vendicarsi contro Thor e la sua dinastia ridando enfasi al potere degli dei. Ci sono così tante realtà e multi universi nel film che si fa fatica a star dietro a tutto e tutti nonostante nessuno alla fine dica poi niente di profetico o importante. Riassumerli tutti sarebbe dannoso e impossibile stilando pagine e pagine di dati inutili. Quello che resta, Gorr il macellatore degli dei, in un prologo che forse è tra le cose migliori del film ma che poi lo stesso diventa una sorta di Babadook pacchiano che porta i bambini in un'altra realtà senza farci niente ma aspettando la venuta dell'eroe.
Da qui forse il dato più scoraggiante, l'ultimo Thor è una vera e propria fiaba pacchiana per bambini che vengono rapiti da una Hogwarts Asgardiana e portati in un pianeta ombra..dove Thor ormai è il fantasma di se stesso ancora più nerboruto che combatte assieme ai GDG dei mostri che sembrano usciti da Labyrinth. Purtroppo siamo di fronte all'ennesima pagliacciata con una storia d'amore dove nei suoi assurdi cosmici si pensava che il Mjollnir potesse curare i tumori...

giovedì 12 maggio 2022

Doctor Strange nel multiverso della follia


Titolo: Doctor Strange nel multiverso della follia
Regia: Sam Raimi
Anno: 2022
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Stephen Strange fa terribili incubi, in cui un suo alter ego fugge con una ragazzina in uno scenario surreale. Cerca di raggiungere un arcano libro bianco, ma un demone vuole invece prendere il controllo della ragazza e rubarle i poteri transdimensionali - uccidendola nel mentre. Quando si risveglia, Strange si reca al matrimonio della sua amata Christine con un altro uomo. Il mago cerca con scarso successo di nascondere il proprio dolore e, quasi per fortuna, arriva a toglierlo d'impiccio un enorme mostro che insegue la stessa ragazzina del suo sogno. Strange e Wong fanno così la conoscenza della giovane: America Chavez, che dovranno proteggere da una minaccia nascosta nel multiverso. In cerca di aiuto, il mago si reca così da Wanda Maximoff, la potentissima Scarlet Witch.
 
Ormai i collegamenti tra i film Marvel proseguono senza sosta e il rischio di perdersi alcuni tasselli è una triste verità. Detto ciò non è che bisogna essere dei fanatici o fan server per avere tutte le risposte che servono, in fondo parliamo sempre di una politica dei super eroi.
Il sequel di Strange che poi si interconnette con altri film, non è il migliore della filmografia e nemmeno il peggiore contando che supera di gran lunga il predecessore. Di sicuro è il più coraggioso come evidenzia la scelta di Raimi in cabina di regia e avvalendosi della scrittura del padre di Rick & Morty. Tanto intrattenimento, svariate location, finalmente un pochino di sangue e qualche effetto orrorifico con cui l'autore omaggia i suoi film horror del passato.
Una storia purtroppo troppo targata per un pubblico adolescenziale come risulta il pubblico costituito perlopiù da famiglie e teen. Infatti se da un lato le peripezie tra i multiversi sono la parte più interessante e fantasy nonchè artistica e scifi, dall'altra i rapporti tra Wanda e i figli sono una lamentela e una piaga lacrimosa che non si può vedere. Un antagonista che così non è fin dall'inizio dove il nemico sembrava essere un altro addirittura facendo comparire sulla terra una creatura poliposa che il nostro dottore affronterà con lo stregone supremo ovvero Wong.
Con un finale e un easter eggs interessante dove si continua ad allargare le prospettive inserendo Clea la figlia del Distruttore di mondi, il film regala comunque momenti di uccisioni brutali come quando si inserisce la postilla degli Illuminati e la furia di Scarlet Witch contro tutti o quando massacra un intero villaggio di maghi.

sabato 5 marzo 2022

Hit monkey


Titolo: Hit monkey
Regia: AA,VV
Anno: 2021
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 10
Giudizio: 2/5

Aiutato dal fantasma di un sicario americano, un macaco giapponese si lancia in un'impresa alla ricerca di vendetta, avventurandosi nel mondo criminale di Tokyo: diventerà il famoso "assassino di assassini".
 
Ci sono serie che purtroppo dopo l'entusiasmo iniziale nel voler provare a trovare qualcosa di originale declassano prepotentemente dimostrando e palesando tutti i limiti e le incertezze narrative. E' il caso di questa mini serie Marvel che porta sullo schermo un personaggio poco conosciuto nelle diramazioni di tutti i super eroi visti negli ultimi anni e non a caso non è ne un super eroe ma nemmeno un umano. Dalla strage dei macachi alla morte di Bryce, forse i due climax più alti, si passa poi episodio dopo episodio alla ricerca di villain da stanare trovando alleati e nemici tra fantasmi, lottatori all'interno del carcere, politici corrotti, assassine temerarie, samurai di un'altra dimensione e così via. Hit monkey cerca di essere politicamente scorretto senza riuscirci, le continue battute di Bryce diventano leziose e monotone, il modus operandi con cui Hit Monkey uccide diventa soporifero e nonostante la carrellata di personaggi tutto appare scontato e noioso, con un montaggio e un ritmo che seppur frenetici non riescono a dare ossigeno trovandosi episodio dopo episodio a riproporre lo stesso schema cambiando solo personaggi e location ma lasciando la stessa narrazione di base. Nonostante ormai la Marvel sia una piattaforma in grado di regalare intrattenimento nelle più svariate forme e creando prodotti ad hoc per tutti i target d'età, Hit forse è stata la serie più inflazionata dove gli eccessi trovano l'effetto opposto e dove tutto sembra una parata del già visto dove gli unici guizzi in termini di scrittura arrivano e si fermano al primo episodio.

martedì 28 dicembre 2021

Spider Man-No way home


Titolo: Spider Man-No way home
Regia: Jon Watts
Anno: 2021
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

L'identità segreta di Spider-Man è stata svelata al mondo al termine del film precedente e ora Peter Parker via una situazione ingestibile. Assediato da media, accusato dai federali, tormentato da chi crede alle ultime dichiarazioni di Mysterio e pensa che lui sia un assassino... Anche solo andare a scuola diventa un incubo e Peter viene considerato persona non grata dalle università a cui vorrebbe iscriversi. Un problema questo che si estende alla sua cerchia più ristretta di amici: MJ e Ned Ellis. Con confuso altruismo, per risolvere soprattutto i loro guai e quelli della zia, Peter si rivolge al Doctor Strange, ma la magia ha sempre un costo...
 
L'ultimo capitolo legato alla saga di Spider Man seppur non esente da errori legati alle scelte e di come costruire l'arco spazio temporale, il cubo, il Santo Sanctorum, e molto altro, bisogna ammettere che forse è tra i migliori usciti. C'è molta carne al fuoco, forse troppa, una galleria di personaggi infinita e qualche flebile colpo di scena (la morte della zia May in fondo a chi può importare..). Si chiude così la trilogia iniziata nel 2017 e da ora in avanti premono le aspettative di come verrà impiegato l'eroe nel Marvel Cinematic Universe. Il terzo capitolo diventa così il più ambizioso e complesso dove da una parte si spalancano le porte già aperte nel più gestibile mondo parallelo e animato con infinite possibilità narrative future, aprendo portali per dei collegamenti che sembrano sempre più finalizzati ad una lunga serie di film con personaggi ancora non inseriti nell'MCU. In questo caso tutto è legato ai viaggi temporali. Riportare a galla molti dei nemici di Peter e gli altri due Spider Man, per forza di cose è un valore aggiunto aumentando notevolmente gli scontri e i combattimenti, il pathos, il ritmo, l'azione e il coinvolgimento da parte dello spettatore, da un lato legato ad una fase nostalgica mentre dall'altra desiderosa di vedere come andrà avanti.

Hawkeye


Titolo: Hawkeye
Regia: AA,VV
Anno: 2021
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 6
Giudizio: 3/5

Hawkeye espande la storia di Clint Barton, un ragazzo cresciuto in una famiglia piuttosto disastrata, all'ombra di un padre violento e alcolizzato che, dopo anni di schiaffi e grida, è morto in un incidente d'auto, portandogli via anche sua madre e lasciandolo improvvisamente orfano. Dopo essere stato spedito all'orfanotrofio e aver trascorso sette anni della sua vita passando da una famiglia affidataria all'altra, Clint ha deciso di fuggire per unirsi al Circo Tibolt e farsi addestrare dallo Spadaccino e da Trick Shot per diventare un infallibile arciere. Diversi anni dopo, lo ritroviamo tra i Vendicatori e lo vediamo decidere di lasciare l'incarico di supereroe per dedicarsi alla famiglia, passando il testimone alla giovane e intraprendente Kate Bishop.
Lei, grande fan di Occhio di Falco e con il sogno di diventare un giorno una supereroina, diventa velocemente la sua protetta. Irritante ed equamente carismatica, Kate causerà tuttavia una serie di problemi con i quali Clint dovrà fare i conti ma che lo aiuterà anche a tornare dalla sua famiglia in tempo per Natale.
 
Hawkeye dimostra un'altra volta l'incredibile prolificità dell'universo MCU dai lungometraggi alle serie tv. Proprio queste ultime hanno avuto un esodo importante e stanno aumentando, esplorando quanti più personaggi e universi possibili e soprattutto rispettando le premesse magari sciorinate negli easter eggs dei film. In questo caso si parte dall'easter eggs di Black Widow e la promessa di Yelena Belova di vendicare la propria sorella quando le è stato detto è proprio Occhio di Falco in Avengers-Endgame ad ucciderla. Si esplora il passato di Clint e il suo bisogno nei 5 anni di solitudine di inventarsi Ronin e fare massacri a destra e a manca. Senza farlo apposta tutto tornerà e dovrà sconfiggere i suoi demoni del passato che includeranno Maya Lopez.
C'è poi la piccola Vendicatrice Kate Bishop figlia di una ricchissima donna alle prese involontariamente con operazioni criminali che includono alcuni super boss come l'ultimo episodio mostrerà. Kate è cresciuta con il mito di Occhio di Falco visto durante l'attacco alieno in Avengers-Age of Ultron, il quale le ha dato un obbiettivo scoprendo il coraggio di un umano senza poteri che combatte nemici molto potenti e agguerriti. Kate è la tirocinante sveglia che impara in fretta.
Clint sembra farlo apposta a non riuscire mai a stare con la propria famiglia. L'arco temporale abbraccia la settimana prima del giorno di Natale dove finiti i compiti e sconfitti i nemici, l'eroe tornerà al proprio ovile. Tra ironia, pochissima violenza e morti, ritmo altalenante, personaggi caratterizzati bene e con una loro evoluzione. I colpi di scena per alcuni personaggi come Jack Duquesne, anche se i cattivi però risultano davvero poco carismatici dove il big boss arriva però solo nell'episodio finale. Chissà se è un caso che due importantissimi personaggi della serie Daredevil-Season 1 compaiano uno qui e uno nell'ultimo Spider Man-No way home

domenica 21 novembre 2021

Eternals


Titolo: Eternals
Regia: Chloe Zhao
Anno: 2021
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Nel cinquemila avanti Cristo, gli eterni giungono sulla Terra dal loro pianeta natio di Olympia, a bordo dell'astronave Domo. Sono dieci emissari di dèi cosmici dalle proporzioni inconcepibili: i celestiali. Il loro compito è debellare i mostruosi devianti e proteggere gli umani, senza però guidarli né aiutarli in alcun altro modo, lasciando loro compiere ogni sorta di orrore storico. Gli eterni hanno dalla loro straordinari poteri: alcuni sono guerrieri altri hanno doti più mentali, di controllo della materia, di genio scientifico o di capacità illusorie. Sconfitti i devianti, al tempo dell'arrivo dei conquistadores in America, i dieci eterni si dividono e prendono strade diverse, ma quando i devianti misteriosamente ritornano ecco che anche gli eterni devono riunirsi per combatterli. Le cose però non sono semplici come sembrano...
 
C'è da dire una cosa. Anche se Eternals non riesce ad essere epico come vorrebbe, nel finale apre ormai ad un world building Marvel che sembra non avere mai fine immettendo personaggi importantissimi e allungando così una filmografia che sembra non avere fine. Dane Whitman aka il cavaliere nero e Starfox. Una bella botta direi contando il peso complessivo che ricoprono i due personaggi. Per quanto concerne gli Eterni e i Vendicatori.
Eternals è un film che vorrebbe essere complesso in diversi passaggi senza però riuscirci per quella difficoltà di mischiare mito e fumetto, storia dell'uomo e le contraddizioni che lo governano.
Il potere degli Eterni ma allo stesso tempo i loro limiti nel dover obbedire ad un entità più grossa di loro e infine ad un complotto che dovrà dividerli per vedere chi opterà per fare la scelta giusta.
Il 25° film della Marvel non poteva essere più ambizioso ponendo delle sorta di divinità ad andare a spasso nel tempo per settemila anni raccontando peregrinazioni in più di 130 location.
Jack Kirby deve aver strizzato molto l'occhio alla tragedia, al mito greco, a questi dei coraggiosi ma allo stesso tempo capricciosi e arroganti. In tutto questo mostrando la prima coppia gay dell'universo Marvel.
Al di là di queste aperture che pur facenti parte di una post modernità matura e che sinceramente condivido appieno, mostrano al contempo il limite di altri paesi che ne hanno negato la proiezione, sembra a volte issarsi per catalizzare l'attenzione su questo tipo di elementi tralasciandone altri molto importanti. Eterni, Celestiali, Devianti. Molte diversità, tante modalità che sembrano intrecciarsi e in cui la cosmopolita Zhao ci illustra il più grande cast di nuovi personaggi del MCU fino ad oggi in un film e allo stesso tempo anche unico perché il gruppo è composto da un numero uguale di uomini e donne, ed è il cast più internazionale e diversificato fino a oggi.
Per quanto concerne il ritmo e il montaggio il film spesso e soprattutto nel secondo atto perde quell'atmosfera e quella tensione minando la storia e spostandosi da una location all'altra in alcune sotto trame davvero ingenue e noiose. Recupera con polso e sostanza nel terzo atto, nel tradimento di Ikaris, nella trasformazione e nella presa di coscienza del deviante Kro (anche se viene sconfitto in maniera troppo frettolosa) e nel rendere Druig l'eterno in assoluto più complesso e affascinante interpretato da un attore che stimo moltissimo come Barry Keoghan.
L'idea infine di un dio, se così possiamo chiamarlo, come Arishem il giudice, che muove i destini e gli obbietti degli eterni e non solo, come pedine per i propri scopi personali e il suo ego, non è affatto male, diciamo che si affaccia alla maggior parte delle storie di religioni dei monoteismi.


martedì 2 novembre 2021

Venom-La furia di Carnage


Titolo: Venom-La furia di Carnage
Regia: Andy Serkis
Anno: 2021
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Il giornalista Eddie Brock si reca in prigione per intervistare Cletus Kasady, serial killer che sta per essere condannato a morte. Durante l'esecuzione qualcosa va per il verso storto e Kasady diventa l'ospite umano di un altro simbionte alieno, Carnage, e comincia a seminare paura, violenza e delitti per tutta la città. Nel frattempo, dopo essersi stabilito nel corpo di Eddie Brock, Venom tenta di prendere il sopravvento su chi lo ospita, ma i contrasti con lui fanno sì che prenda la decisione di lasciare quel corpo.
 
Il primo Venom era brutto. Un peccato perchè tra gli anti super eroi o i villain in questo caso simbionti alieni rappresenta una delle cose più belle e originali nonchè esteticamente affascinanti di tutto l'universo MCU. Un'opera schizzata a cui è sempre stato dato poco peso prendendolo a schiaffi in faccia come se fosse qualcosa a metà tra la c.g più schizzata e un'ironia becera in grado solo di infastidire. I limiti e la povertà di questo sequel sono importanti così come l'aver sprecato un'occasione di vedere Carnage, un'altra delle creature più interessanti in assoluto, venire privata di ogni tipo di caratterizzazione e senza dargli la minima seriosità e cattiveria di cui necessitava.
Serkis ha accettato per soldi. Hardy alle prese con il simbiota e tutti quei dialoghi sembra vicino ad essere internato per quanto lui e la cosa appaiano schizzati e impazziti e in cui alle volte diventa quasi fastidioso il ritmo dove tutto è fagocitato senza una soluzione di continuità. Harrelson accetta qualsiasi cosa gli venga proposta e i co protagonisti appaiono veramente inutili a partire dallo sprecatissimo Stephen Graham. In più tanto per buttarla in vacca, Venom quando decide di separarsi dal corpo di Eddie Brock sembra sperimentare la libertà imbucandosi in una festa a costume e facendo un monologo sul bisogno di poter avere la propria libertà e autonomia senza dover essere costretti a fare affidamento a qualcuno e liberare i propri istinti.

mercoledì 20 ottobre 2021

Shang-Ci e la leggenda dei dieci anelli


Titolo: Shang-Ci e la leggenda dei dieci anelli
Regia: Destin Daniel Cretton
Anno: 2021
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Sean e Katy sono amici e colleghi a San Francisco dove, nonostante ottimi risultati negli studi, lavorano come parcheggiatori in un lussuoso hotel. Sebbene la famiglia e gli amici di Katy cerchino di spingerla verso altre professioni, la ragazza preferisce un'esistenza semplice con serate insieme a Sean al Karaoke. Quando una banda di energumeni aggredisce Sean su un autobus per rubargli un amuleto di giada, lui è costretto a dimostrare le proprie straordinarie capacità nelle arti marziali. Svela quindi a Katy la sua vera identità: è Shang-Chi, cresciuto come assassino da suo padre, l'immortale Wenwu a capo dell'organizzazione criminale dei dieci anelli. Per salvare la sorella Xialing dagli sgherri del padre, parte per Macao insieme a Katy: sarà l'inizio di una incredibile avventura.
 
Shang-Ci era un personaggio che proprio non conoscevo, pensavo fosse una specie di parente di Iron Fist ma mi sbagliavo. Ciò detto al cinema avevo qualche dubbio nel non sapere che cosa aspettarmi visto che la Marvel spesso è un piano della bilancia che propende per progetti molto simili tra di loro. Invece qui l'effetto paradossalmente è tra i migliori degli ultimi anni con due atti netti, il primo realistico tra San Francisco e Macao e il secondo del tutto fantasy in un mondo sconosciuto dominato da creature leggendarie, draghi e mostri giganteschi. Insomma il top dell'esagerazione per un film d'avventura in grado come sempre di mettere tutti d'accordo sul target, regalandoci la perla sui titoli di coda di quanto siano antichi gli anelli anche rispetto alle gemme e poi un film con tantissima azione, qualche scorcio di epicità presa dai film wuxiapian (wushu contro tai-chi), la filosofia taoista, il bene contro il male, l'eroe che deve salvare il mondo ma con in aggiunta tanta ironia a volte quasi esagerata come capita per quasi tutte le battute di Katy.
La parte a Macao con il palazzo dei combattimenti clandestini è pura goduria così come l'aver saputo mettere insieme tematiche orientali, un protagonista sconosciuto, Tony Leung che sembra tornato un ragazzino e molto altro ancora per più di due ore che scorrono velocissime.


lunedì 16 agosto 2021

Black Widow


Titolo: Black Widow
Regia: Cate Shortland
Anno: 2021
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

La piccola Natasha è cresciuta per alcuni anni in Ohio con la madre Melina, il padre Aleksei e la sorella Yelena. Quella famiglia è solo una copertura, ma è anche l'unica che lei e Yelena hanno avuto, perché per il resto del tempo sono state addestrate e manipolate nella "stanza rossa", un programma segreto russo per creare superagenti assassini. Quando anni dopo Yelena le fa avere un antidoto a quel programma, Natasha si trova tagliata fuori dagli Avengers ed è anzi ricercata, in seguito alla Guerra Civile tra Capitan America e Iron Man. Inizia così una missione che riporta a casa la Vedova Nera, facendole ritrovare la madre adottiva Melina e il Red Guardian Aleksei, che sostiene di essere stato la controparte russa di Capitan America
 
Credo che assieme ai film sugli Avengers-Infinity WarsAvengers-Endgame il secondo Captain America-The Winter SoldierCaptain America-Civil War e Guardiani della Galassia, Black Widow sia la cosa migliore uscita dagli studi Marvel escludendo ovviamente tutto ciò che concerne l'animazione.
Era davvero un'impresa ardua rendere così bene uno degli Avengers meno amati, Natasha (soprattutto perchè come per Occhio di Falco non ha poteri o armature speciali), le sue origini, il contesto familiare, la fuga e tutto un primo atto davvero potente ed emozionante.
Natasha come sempre è in fuga, si sposta da un paese all'altro scappando ancora da chi la vede colpevole per quegli Avengers definiti disobbedienti. Allo stesso tempo conosciamo sua sorella, un personaggio cazzuto e caratterizzato alla stragrande, con un ottima prova attoriale e un cambiamento repentino in termini di emotività e sentimenti.
E poi ci sono quei genitori disfunzionali che hanno seguito il regime e ciò che gli veniva chiesto, arrivando alla fine a dover scegliere da che parte stare combattendo un male che si eleva ad un astronave sopra tutto e tutti con all'interno una sorta di zar russo che controlla e seleziona la Stanza Rossa una delle scelte e delle metafore politiche e sociali indubbiamente più belle e complesse del film dove in alcune scene anche abbastanza strazianti veniamo a sapere di queste bambine spaventate e seviziate e rese sterili, immagini e falsificazioni da mockumentary per creare delle bambine killer in grado di controllare il paese

mercoledì 2 giugno 2021

Falcon and the Winter Soldier


Titolo: Falcon and the Winter Soldier
Regia: AA,VV
Anno: 2021
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 6
Giudizio: 3/5

Sei mesi dopo gli eventi di Avengers: Endgame, Sam Wilson e Bucky Barnes collaborano in un'avventura globale che metterà alla prova le loro abilità e la loro pazienza
 
Al di là di quanto si dica della serie Falcon and the Winter Soldier è un prodotto commerciale di intrattenimento valido e divertente.
Un cinecomic canonico ed elementare senza virtuosismi di trama o sceneggiatura ma restando perfettamente in linea con le aspettative e regalando azione a profusione e qualche caratterizzazione interessante e momenti di connessione emotiva che sono spesso mancati nel MCU come in questo caso il personaggio meglio interpretato e ideato ovvero Zemo.
La prima stagione con sei episodi fa quello che deve regalando combattimenti, sotto trame da blockbuster e abili interazioni tra i personaggi, dimostrando di essere degna dell'eredità di Captain America con il suo intrigo in giro per il mondo, la matura critica sociale e lo scoppiettante rapporto tra le star Anthony Mackie e Sebastian Stan come qualcosa di paurosamente tempestivo in un Captain America nero che vola nel cielo giorni dopo il verdetto riguardante la morte di George Floyd . Ci sono anche qui una vasta gamma di location, dove l'episodio migliore rimane quello in Indonesia, nella terra di nessuno piena di killer e gentaglia. Alla fine tra personaggi tormentati come il Capitan America scelto dal governo biondo e con gli occhi azzurri, la terribile denuncia del gruppo terroristico potenziato e i meta-umani, la storia mostra un'azione violenta, cruda, che non lesina sul sangue e che confeziona una messinscena davvero matura per gli standard cui ci hanno abituato i Marvel Studios.

martedì 15 settembre 2020

New Mutants


Titolo: New Mutants
Regia: Josh Boone
Anno: 2020
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Dani Moonstar è la sola sopravvissuta a una misteriosa catastrofe, in cui ha perso la vita anche suo padre. Quando si risveglia scopre di essere rinchiusa in un Istituto per giovani e problematici mutanti, che hanno bisogno di aiuto per imparare a controllare i propri poteri. Gli altri pazienti sono Illyana che parla con un draghetto di pezza, Berto, che non ama raccontare del proprio potere, Rahne, che è stata maltrattata da un reverendo dopo avergli rivelato il suo potere, e Sam che è vistosamente infortunato dall'uso delle proprie abilità. L'arrivo di Dani scatena disturbi psichici sempre più potenti e gli incubi sembrano diventare realtà, inoltre l'Istituto diretto dalla dottoressa Reyes potrebbe non essere benevolo come vorrebbe sembrare.

Chi lo sà se il motivo per cui New Mutants non è stato quello che mi aspettavo è da individuare tra le cause nella gestione travagliata durata diversi anni. Fatto sta che il rilancio dei cugini degli X-Man, citati nel dialogo quando vengono a conoscenza che c'è un signore interessato a portarli nella sua struttura, diventa fin da subito un pretesto per lanciare un solo e unico messaggio ovvero di come le nostre stesse paure possano essere più pericolose di qualsiasi nemico.
Un'ospedale e la sua dottoressa (Glass) mostri in una c.g pessima (Miss Peregrine e la casa dei ragazzi speciali) incubi che perseguitano i protagonisti (Linea mortale oppure Nightmare 3-I signori della notte) il film fin da subito si rivela un niente di fatto mettendo nella galleria personaggi tutti sopra le righe, stereotipati e insopportabili (Anya Taylor-Joy su tutte e mi spiace visto il suo incredibile talento) che si trascinano in una storia che di fatto non mette nemmeno in risalto degli antagonisti ma cerca questa trovata disfunzionale delle proprie paure giocata male e senza forza e incisività nella scrittura.
E poi bisogna finirla con questi pretesti davvero a volte gratuiti come la storia d'amore tra le due timide ragazzine, l'esaltarsi per i propri poteri, la tamarria incontrastata di esagerare nell'abbondare con le scene scriteriate e fine a se stesse (tutta la battaglia inguardabile con l'orso), sperando che incubi come questi non abbiano sequel o se proprio devono, vengano scritti da chi ha qualche neurone facendolo girare bene e soprattutto con una regia pessima come quella di Boone.

lunedì 7 ottobre 2019

Spider Man-Far from home

Titolo: Spider Man-Far from home
Regia: Jon Watts
Anno: 2019
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Peter Parker torna a scuola, cercando di fare i conti con le catastrofiche conseguenze della guerra tra Thanos e gli Avengers. Lutto e confusione hanno lasciato il segno sul perenne adolescente del Queens, alla vigilia di una vacanza scolastica che porterà la sua classe a visitare alcune delle più importanti città europee, tra cui Venezia e Praga. Lasciata a New York zia May, Peter parte in compagnia del fidato amico Ned e con un piano per dichiarare il suo amore a MJ. Non solo da nuovi rivali romantici dovrà però guardarsi l'Uomo Ragno: il redivivo Nick Fury gli sta alle costole e non ha intenzione di concedere giorni di ferie quando c'è da salvare il mondo. Una nuova minaccia, gli Elementali, insorge dalle viscere del pianeta, e in mancanza degli Avengers Peter è chiamato a supporto di un eroe in visita da una Terra parallela, Quentin Beck.

L'ultimo Spider Man è noioso oltre che possedere una trama così infantile da far rimpiangere i tempi e le opere di Raimi.
Un film oppresso dalla produzione, da tutto quello che è successo in quella fase dove lo spara ragnatele viveva una lunga corsa all'asta tra Sony e Marvel. Dove non ho quasi mai visto un villain così caratterizzato male e con dei dialoghi imbarazzanti. Una prima parte lunghissima che non và da nessuna parte, e l'eroe più amato della Marvel investito di così tanta importanza da diventare il nuovo paladino (beh alcuni nell'ultimo capitolo degli Avengers-Endgame sono morti come i titoli di testa omaggiano) ripetendoci in continuazione che Peter sarà il nuovo Tony Stark, della responsabilità che gravita su di lui, di come la terra sia tornata alla normalità dopo la morte di Thanos e che il nostro Parker sta crescendo sia per quanto concerne gli ormoni (le scenette con MJ sono lunghissime e forzatissime) ma soprattutto che dovrà essere credibile come Iron Man.
Un film estremamente infantile, forse il più teen tra tutti quelli fatti finora, dove non si assapora mai il dramma, il sacrificio, gli inseguimenti sono piatti e non coinvolgono mai come le scelte di Peter che sembrano improvvisate data la velocità con cui si muove e per finire la c.g è onnipresente,
Il 23 film dei Marvel Cinematic Universe punta tutto come l'ultimo Thor-Ragnarok sul divertissement spegnendo il cervello e lasciandoci volare da un ponte all'altro.

domenica 28 aprile 2019

Avengers-Endgame


Titolo: Avengers-Endgame
Regia: Russo Brothers
Anno: 2019
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

In seguito alle azioni di Thanos nel precedente Avengers: Infinity War la popolazione dell'intero universo è stata dimezzata e tra i caduti c'è stato anche Nick Fury. Ma prima di morire questi è riuscito a lanciare un messaggio nello spazio alla potentissima Capitan Marvel, che tornata sulla Terra e di fronte a un gruppo di Avengers afflitto dalla sconfitta e dal lutto, vuole prendere le cose in mano.

Penultimo film della terza fase dell'universo Marvel. Ultimamente siamo inondati da universi diversi nel cinema o fenomeni culturali titanici, una cultura pop sempre più intensa che come in questo caso non ha mai puntato così in alto, 11 anni di storia per 21 film e oltre 44 ore di intrecci narrativi definito dall'Hollywood Reporter come "la cosa più vicina , tra quelle create nel mondo moderno, alla mitologia greca".
Che piaccia o no, un traguardo cinematografico così imponente è senza precedenti.
Ed è in questa condizione che ritroviamo i sopravvissuti del capitolo trascorso.
Girarli ambedue contemporaneamente deve essere stato enormemente complesso soprattutto per chi non si è fatto mancare nessun collegamento con i film passati ( e non parlo solo di Avengers-Infinity Wars ) basta pensare alla scena nell'ascensore di Cap, o altre simili sparse per tutta la prima parte omaggiando svariati film nello stesso universo.
Tre atti, tre macro capitoli, tutti scanditi in maniera profondamente disparata sia per forma che per intenti.
Sconfitta/Fallimento-Rinascita-Scontro/combattimento finale. Come tutte le strutture archetipiche anche qui i temi su cui ci si sofferma di più per ovvi motivi sono quelli del sacrificio e del fallimento.
Il film apre con una famiglia, quella di Occhio di Falco, che viene divisa e finisce con un altro importante momento dove vediamo tutti assieme finalmente uniti (quella stessa grande famiglia in cui più di uno decide di sacrificarsi). Dunque la famiglia, i legami, sono l'elemento più importante su cui vengono diramate le azioni e le scelte dei personaggi, quegli stessi legami che all'inizio del film vedono gli Avengers divisi ma che non aspettano altro di tornare assieme.
I viaggi nel tempo. Era logico e scontato che ci fossero. Il Regno Quantico era già materia trattata e d'altronde era impossibile aspettarsi un'altra linea narrativa. Vengono sfruttati bene, anche se l'inghippo di come arrivarci, arriva ancora una volta in maniera piuttosto affrettata con Stark che sembra destarsi da un sogno e capire in pochi secondi come costruire il meccanismo e Cap e Peggy Carter che difficilmente hanno potuto vivere in tutti quegli anni senza alterare nessun evento.
Uno stratagemma narrativo non particolarmente originale.
I combattimenti. Sono centellinati nei primi due atti (il precedente film d'altra parte ne ha concessi tanti) per arrivare a quello finale che mette tutti a tacere, confermando abilità, gestione di troupe sofisticatissime, e l'aver inserito tutti i personaggi (ma proprio tutti)
Endgame ha sì una storia interessante, complessa, insensata, multiforme, dove dal secondo atto i gruppi si divideranno per cercare le gemme nelle location che abbiamo già scoperto nel precedente capitolo.
Cerca rispetto al primo di inserire molta più ironia soprattutto nei dialoghi e in alcune slapstick (funzionando bene in alcuni casi mentre inciampa ripetendosi troppo con altri ad esempio Thor) finendo per concentrarsi su alcuni personaggi mettendone da parte altri e senza infine spiegare alcuni dove siano finiti (Loki)
Infine cita il suo stesso universo e riprende i diktat lasciati aperti chiudendoli nella maniera più epica possibile (forse pure troppo)
Il cast. Anche qui l'operazione è stata ambiziosa per aver avuto il numero più alto di star mai viste in un film.
Ritmo. Rispetto al film precedente, seppur la materia da trattare sia molto meno concitata, non ci sono paragoni. In questo caso l'effetto stiracchiamento è palese anche se ciò non comporta un calo dell'attenzione ma di sicuro il fatto che i combattimenti e l'azione sia drasticamente diminuita si fa sentire.
Personaggi. Era ovvio che su alcuni ci si concentrasse di più, ma proprio su questi come ad esempio Captan Marvel, sfruttata pochissimo, converge in maniera disarmonica con il resto degli Avengers arrivando dalle retrovie quando ormai il peggio è passato e in maniera peraltro drastica senza nessuna spiegazione.
Tutto questo porta a più di tre ore di film che viaggiano senza ripensamenti, cali drastici o sotto storie marginali. Alla fine quello che si pensava dovesse succedere è accaduto.
Dal momento che tre dei sei Avengers originali non ci sono praticamente più, ognuno ha scelto la propria strada, il proprio destino, rimanendo attaccato ai cari del passato o scegliendo gli "Imrama", viaggiando così per il resto della propria vita a caccia di mondi diversi esplorando viaggi meravigliosi.


giovedì 11 aprile 2019

Captan Marvel


Titolo: Captan Marvel
Regia: Anna Bodek, Ryan Fleck
Anno: 2019
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Vers vive su Hala, capitale dell'impero galattico e militarista dei Kree, è bionda ma ha il sangue verde-blu e viene addestrata a combattere controllando le proprie emozioni e i propri straordinari poteri energetici da Yon-Rogg. Quando finisce catturata dagli skrull, i nemici mutaforma dei kree, questi esaminano la sua mente in cerca di risposte, facendo riaffiorare in lei ricordi perduti della sua vita sulla Terra e di una misteriosa donna, le cui fattezze sono utilizzate anche dall'intelligenza suprema dei kree quando comunica con lei. Sarà l'inizio dell'avventura che la riporterà sulla Terra, negli anni 90, dove scoprirà il suo passato come Carol Danvers e si riapproprierà della propria identità.

Captain Marvel era uno degli ultimi film Marvel phase 2 dell'anno, prima del'ultimo Avengers-Endgame con cui ovviamente il film ha diverse affinità.
Alieni, una sci-fi che strizza l'occhio visti i tempi agli universi di STAR TREK e affini, una messa in scena tecnicamente incredibile e un cast che poteva certo dare di più soprattutto per quanto concerne la scelta della protagonista.
Captan Marvel è prima di tutto abbastanza noioso, dura troppo, si perde in inutili sotto trame che non aiutano la narrazione e la rendono macchinosa e solforosa, l'azione è centellinata e quando finalmente dovrebbe dare carburante in più si perde dietro inutili inseguimenti ed esplosioni stellari.
Per essere la prima eroina solitaria dell'universo Marvel oltre ad essere, così dicono, la più forte in assoluto, devo dire che mi aspettavo molto di più. La caratterizzazione mostra intenti spiccatamente militari come per Roger e altri delle fila sui super eroi, lasciando sempre dubbi sull'intento reazionario del messaggio.
Manca quella solidità narrativa che dove dovrebbe spettacolizzare e coinvolgere mostra tanto fumo e crede di portare avanti una metafora socio-culturale, come d'altronde credeva di fare anche Black Panther, che purtroppo così non è, o forse lo è solo per chi ha una visione limitata della realtà. Gli unici momenti in cui mi sono quasi divertito sono stati quelli sull'astronave dove vediamo quasi tutti i buoni riuniti e che scappano dalle astronavi dell'impero galattico e un gatto che riesce ad essere più coivolgente di tutto il resto dei personaggi.
Gli sceneggiatori hanno di nuovo sottovalutato l'intelligenza dello spettatore per arrivare a mostrare una ragazza che lotta per dei valori e che scopre che il suo impero e corrotto e gli alieni che combatte in realtà sono i buoni.