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martedì 25 febbraio 2014

Los Ultimos Dias

Titolo: Los Ultimos Dias
Regia: David Pastor,Alex Pastor
Anno: 2013
Paese: Spagna
Giudizio: 3/5

2013. Una misteriosa epidemia si diffonde in tutta la terra. L'umanità sviluppa un timore irrazionale degli spazi aperti che culmina in morte istantanea. Presto tutto il genere umano è intrappolato negli edifici. Mentre Barcellona è nel caos, Marc si mette alla ricerca della fidanzata Giulia senza mai uscire all'aperto.

Un film post-apocalittico spagnolo che parlasse del tema dell'Agorafobia non potevo certo farmelo sfuggire. Con 5 milioni di dollari di budget(cifra quasi miracolosa per una produzione spagnola indipendente) i fratelli Pastor, dopo il buon esordio con CARRIERS, affrontano di nuovo la paura atavica dell'uomo, ma sviluppando un film molto più solido e con macro-obbiettivi diversi rispetto al film d'esordio.
In questo caso Barcellona diventa una location perfetta per inquadrare il vuoto e creare un interessantissimo gioco di luce con un'ottima fotografia di Aranyò. La fotografia assume un'importanza strategica dal momento che proprio negli spazi aperti abbiamo i più riusciti contrasti e possiamo quasi dire una natura che spaventa l'uomo portandolo a preferire gli spazi chiusi.
Anche in questo caso come succede per numerosissimi film che trattano questo tema, l'azione e gli intenti del film, si spostano su una sorta di road-movie con scorci di buddy-movie, anche se molto più indirizzato su un versante drammatico, in cui i due protagonisti cercano di sopravvivere paralizzati a tratti dalla paura e dall'ambiente che li circonda.
L'idea, in questo caso, è perfetta e intelligente. I due registi poi riescono senza mai esagerare a portare a casa un film solido che può tranquillamente rivaleggiare con le grandi produzioni.
Una delle scelte che più ho apprezzato della coppia di registi è stata quella di lavorare per sottrazione, usando poco la c.g in modo sobrio e mai esagerato, risaltando invece molto la caratterizzazione dei personaggi e i loro stati d'animo.