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sabato 8 aprile 2017

Vendetta di un uomo tranquillo

Titolo: Vendetta di un uomo tranquillo
Regia: Raul Arevalo
Paese: Spagna
Anno: 2017
Giudizio: 3/5

Il taciturno José frequenta il bar di Ana, il cui marito Curro è in galera, e avvia una relazione con lei. Quando il rapinatore esce, temiamo per la sorte degli amanti, ma la situazione si ribalta rapidamente a causa di un passato – legato proprio al colpo in gioielleria all’origine della detenzione – che ci viene dischiuso oculatamente.

I revenge movie possono ancora stupire questo è certo. Il potere della narrazione e le infinite trame permettono spesso di trovarsi di fronte a film molto interessanti.
L'opera prima del giovane regista spagnolo ha sicuramente il merito di avere una messa in scena molto forte, un cast azzeccato e una realizzazione tecnicamente senza una nota di demerito.
Il problema alla base è la trama che seppur riesce a salvarsi con un finale che in fondo trattiene tutto ciò che il film invece fino a quel momento ha esploso con forza e deflagrazione.
Un noir duro e spietato come ultimamente è la filmografia spagnola, che ci ha già consegnato alcune ottime opere che nessuno si aspettava come Isla minima, Unit 7, Toro, etc
Ancora una volta la miccia che fa esplodere la storia è una contesa d'amore, in cui è difficile scrivere una critica su dove Arevalo non ha saputo in fondo mostrare nulla di nuovo inserendo qualche elemento in più in un menage a trois.
Sembra aver guardato troppe volte il film di Refn senza averlo desaturato e reso hipster a dovere, trovandoci di fronte ad un film selvaggio dove la solitudine spinge le persone a fare atti indicibili e soprattutto a saper monitorare la follia e renderla lucida per il momento clou.