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giovedì 22 ottobre 2015

Bikes vs Cars

Titolo: Bikes vs Cars
Regia: Fredrik Gertten
Anno: 2015
Paese: Svezia
Giudizio: 4/5

Bikes vs Cars descrive una crisi globale di cui tutti abbiamo il dover di parlare. Il clima, le risorse del pianeta, le città la cui l'intera superficie è consumata dalle automobili, un traffico caotico, in crescita continua, sporco e rumoroso. La bicicletta sarebbe un ottimo strumento per cambiare la situazione, ma i poteri che lucrano sul traffico privato investono ogni anno miliardi in azioni di lobbying e pubblicità per proteggere i loro affari. Nel film incontriamo attivisti e pensatori che lottano per città migliori e che rifiutano di smettere di pedalare nonostante il crescente numero di ciclisti uccisi nel traffico.

Bikes vs Cars: è una guerra o una città? O una guerra quotidiana che attivisti paladini compiono senza mezzi termini lasciandoci anche la vita come spesso capita soprattutto in Brasile.
Bikes vs Cars è un documentario intelligente che approfondisce molto bene il discorso legato a coloro che non possono rinunciare alla bicicletta.
Saggio e mai banale, è un film che prima di tutto ci regala un sacco di preziose informazioni.
Un docu che spazia molto in termini geografici, portandoci da un estremo all'altro, in uno schema corale di racconti e scoperte davvero entusiasmanti.
I temi sono tanti, troppi forse, tutti ancorati grazie ad un credo straordinario che muove i suoi protagonisti a cercare sempre più di scommettere su questo prezioso mezzo.
Il traffico, i problemi climatici legati all'inquinamento, la scarsa pianificazione urbana, una lotta contro una industria automobilistica inarrestabile, sono solo alcuni dei temi sviluppati, certo con molta enfasi e sentimento uniti da una colonna sonora che cerca sempre di emozionare il suo pubblico, a sensibilizzarci su tanti problemi che si nascondono dietro l'industria dell'automobile come ad esempio il fatto che oggi ci sono un miliardo di automobili nel mondo ed entro il 2020, tale numero raddoppierà.
Allo stesso tempo pensare al rovescio della medaglia, ovvero che grazie agli ingorghi nasce la spinta a pensare politiche di mobilità diverse e infine scoprire alcuni luoghi simbolo come Copenaghen o Amsterdam dove il quaranta per cento i pendolari in bicicletta tutti i giorni e dove uno spassoso e autentico taxista che odia i ciclisti, ovvero la maggioranza, cerca di farsene una ragione quotidianamente, sono le strategie su cui il popolo muove il proprio attivismo, le proprie ragioni e i diritti.

Il film di Gertten forse meriterebbe una visualizzazione più vasta, non solo all'interno del Festival di Cinemambiente, ma all'interno anche di prestigiosi festival internazionali.