Titolo: Mobland-Season 1
Regia: Guy Ritchie
Anno: 2025
Paese: Gran Bretagna
Stagione: 1
Episodi: 10
Giudizio: 4/5
Londra. Due famiglie criminali si spartiscono la città come imperi feudali: gli Harrigan, dediti al traffico di armi e radicati in un'estetica aristocratica della violenza, e gli Stevenson, padroni del mercato degli oppiacei sintetici. La tregua che tiene insieme questi mondi collassa in una notte soltanto, quando Eddie Harrigan, nipote viziato del boss, accoltella un ragazzo durante una serata di eccessi. Si tratta del figlio del rivale Richie Stevenson, e la sua scomparsa rischia di far esplodere una guerra mai davvero conclusa. Figura centrale sarà Harry Da Souza, fixer della famiglia Harrigan: un uomo esterno per sangue ma interno per funzione, incaricato di gestire testimoni, trattative, rappresaglie e vendette incrociate, mentre attorno a lui tutto si disfa - la sua famiglia, la sua etica, il fragile equilibrio che tiene in piedi l'impero
Ques'anno Tom Hardy uno degli outsider indiscussi del cinema cazzuto ha saputo regalarci questa mini serie davvero interessante e divertente e il capolavoro HAVOC.
Tenacia, carisma, muscoli, faccia da duro, spavaldo e in grado di gestire tutte le situazioni nonchè crearle e intesserle in un quadro d'insieme che vede gang, famiglie criminali, revenge e bisogno di fare mattanza e molto altro ancora. In dieci episodi succede tutto e di tutto. Vediamo la crudeltà pura della criminalità (il corpo del figlio di Richie) la conduzione della famiglia in modo violento e viscerale di Conrad Harrigan, un'immenso Pierce Brosnan, assieme alla sua musa la figura più diabolica della famiglia che trama da dietro le quinte una strepitosa Helen Mirren che assieme a Conrad raggiungono l'apice per quanto concerne due personaggi indimenticabili, deliziosi che danno dimostrazione di cosa sia veramente il talento attoriale. Mobland in fondo parla di sottobosco criminale con tutti gli annessi e connessi, con le sue regole e la sua ritualità in fondo torna a ragionare sulle distanze e le sovrapposizioni tra la famiglia naturale e quella criminale e quanto certi equilibri possano o debbano essere spostati distruggendo in un attimo i suoi componenti.
