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venerdì 4 luglio 2025

Daredevil-Born Again-Season 1


Titolo: Daredevil-Born Again-Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2025
Paese: Usa
Stagione: 3
Episodi: 9
Giudizio: 3/5

L'avvocato cieco Matt Murdock lotta per la giustizia mentre l'ex boss della malavita Wilson Fisk porta avanti la sua campagna come sindaco di New York City, portando allo scontro delle loro identità passate.
 
Daredevil tra le tante serie Marvel è stata tra le meno peggio regalando verosimiglianza alla storia di un super eroe molto umano e cieco passato quasi sempre in sordina e che di certo non se l'era vista bene con la saga dei DEFENDERS. Ho paura visto l'ultimo episodio che alcuni di questi potranno tornare per una battaglia tra questi anti eroi sotto certi aspetti e tutti i punitori di Fisk lasciati come guardiani di New York i quali sono riusciti a mettere a tappeto anche Frank, Punisher, Castle...a tal proposio guardate gli ester egg dopo l'ultimo episodio perchè c'è un bel colpo di scena
Born Again soprattutto all'inizio è meno action, mescola bene le carte per una spy story politica e di ambizione dove la scalata al vertice sembra l'unico modo per ottenere potere e permettere a Fisk grande co protagonista di mostrare quali sono i suoi veri intenti e obbiettivi.
L'originalità se così possiamo chiamarla, risiede nella sua capacità di fondere questioni personali lotte interne come la morte nel primo episodio di Foggy e battaglie epiche, addentrandosi al contempo negli arcani politici di New York. Il pubblico apprezzerà anche le interpretazioni sfumate di Charlie Cox e soprattutto quella di Vincent D'Onofrio, che incarnano perfettamente il duello tra giustizia e corruzione. Il titolo Born Again poi è un riferimento diretto all'arco narrativo del fumetto cult di Frank Miller, spesso acclamato come uno dei migliori della storia di Daredevil. Anche se la serie non vuole essere un vero e proprio adattamento, i fan possono aspettarsi cenni a questa leggendaria storyline.
Fin dai primi minuti, la serie ci lancia nell'azione con un inizio incisivo. Tuttavia, questa intensità fatica a essere mantenuta per tutto il primo episodio. Tuttavia, il primo episodio svolge il suo ruolo di incipit, immergendo gli spettatori nell'universo di Daredevil e gettando solide basi per i nuovi arrivati.
Dobbiamo aspettare la fine del secondo episodio per vedere una vera e propria inversione di tendenza rispetto ai primi scontri, che promettono di essere il perno centrale della stagione e di riaccendere l'interesse degli spettatori. Potere, manipolazione e corruzione sono al centro della trama. Matt Murdock combatte per difendere l'impossibile in tribunale, opponendosi al Kingpin, che è stato incastrato dalla polizia e accusato di omicidio colposo di un poliziotto sotto copertura quando stava semplicemente cercando di proteggere una persona che era stata aggredita dal poliziotto.


giovedì 26 giugno 2025

Reacher-Season 3


Titolo: Reacher-Season 3
Regia: Sam Hill
Anno: 2025
Paese: Usa
Stagione: 3
Episodi: 8
Giudizio: 3/5

In una città universitaria del Maine, Reacher aiuta un ragazzo che stava per essere rapito sparando al rapitore. Nella concitazione degli eventi, Reacher spara accidentalmente a un poliziotto: si scatena un inseguimento. Il ragazzo, che si chiama Richard Beck, rivela a Reacher di essere già stato rapito in passato e che suo padre aveva pagato il riscatto solo quando i rapitori gli avevano amputato un orecchio. Richard, ancora scosso, prega Reacher di accompagnarlo a casa da suo padre, Zachary Beck. Zachary ringrazia Reacher per aver salvato il figlio ma è sospettoso nei suoi confronti. Dopo aver fatto delle indagini su di lui, Zachary offre a Reacher un lavoro ma solo se dimostra di obbedire agli ordini e di avere sangue freddo giocando alla roulette russa. Reacher accetta e viene assunto nella sicurezza. Un flashback mostra che Reacher in realtà lavora sotto copertura per Susan Duffy, una agente della DEA che lo ha reclutato per trovare una sua agente sotto copertura scomparsa, Teresa Daniels: il tentato rapimento è stata un messinscena organizzata con Susan e i suoi colleghi Villanueva ed Eliot. Durante la prima notte in casa Beck, Reacher riesce a scoprire un nascondiglio sotterraneo, ora vuoto, dove trova traccia del passaggio di Teresa.
 
Reacher potrebbe non finire mai. Devo ammettere che pur non aumentando mai la posta in gioco riesce ad essere un thriller giallo action militare abbastanza interessante con indagini, complotti, nemici agguerriti, complici e tradimenti il tutto mescolato perlomeno con una mano dietro che sembra saper fare il suo lavoro Scott Sullivan.
Ancora una volta passato e presente del protagonista si incontrano per una storia che fa luce sui demoni interiori, mentre risulta decisivo per la risoluzione il rapporto tra genitori e figli. L'obiettivo rimane quello di sventare quante più associazioni illegali e cospirazioni possibili, soprattutto risalendo sempre più in alto nella catena di comando criminale. Le coreografie delle sequenze action rimangono il piatto forte del serial, a partire dalla scena iniziale al cardiopalma per poi proseguire con alcune trovate che mantengono gli spettatori sul filo del rasoio per il destino dei personaggi, o nei confronti di Jack di essere scoperto. Rispetto al secondo ciclo che riproponeva la vecchia squadra nell'esercito del nostro eroe mostrandone un aspetto maggiormente umano, e una storia più corale, qui torniamo all'idea della solitudine in cui vive il personaggio titolare per scelta propria (con tanto di strizzata d'occhio al mitico spazzolino che si porta sempre dietro come unico bene prezioso). Questo permette allo show di proporre nuovi personaggi e una nuova missione.

domenica 20 aprile 2025

Adolescence-Season 1


Titolo: Adolescence-Season 1
Regia: Philiph Barantini
Anno: 2025
Paese: Gran Bretagna
Stagione: 1
Episodi: 4
Giudizio: 3/5

È l'alba, e nella cittadina inglese dove vivono i Miller la polizia irrompe in casa, sconvolgendo la famiglia. Gli agenti non cercano il padre, Eddie, ma il figlio tredicenne Jamie, arrestato per omicidio. Portato in centrale, il ragazzo subisce un duro interrogatorio, via via scoprendo una serie di eventi impensabili, mentre una psicologa incaricata di valutarlo scopre i lati inquietanti della sua personalità e le influenze tossiche che ne hanno segnato la crescita, facendo emergere un quadro oscuro sull'adolescenza e sulle insidie digitali.

Adolescence parla di attualità, di consapevolezza, di social, di cyber bullismo e di femminicidi. Parla di come ormai sia sempre più difficile per un genitore comprendere la sub cultura del proprio figlio, cosa gli passi per la testa e cosa si possa nascondere dentro un cellulare. Partendo da un arresto a dir poco scioccante arriviamo subito in una centrale per conoscere gli agenti che si occuperanno di questo caso, lui poi avrà un ulteriore parentesi con il proprio figlio che frequenta la stessa scuola di Jamie, dove avverrà un interrogatorio in presenza del padre del colpevole e dell'avvocato. Barantini si affida alla scrittura e all'idea tra gli altri dello stesso Graham, il padre del ragazzo, caratterista e attore sontuoso che da solo potrebbe portarsi l'intera vicenda sulle spalle e in parte lo fa. Comparti stagni, piani sequenza, dalle mura dell'interrogatorio il sipario si apre mostrando cosa succede all'interno della scuola seguendo gli studenti come fece un certo Gus Van Sant in ELEPHANT, tra segreti, diatribe, scene di rissa e di fughe il tutto in un contesto che sembra sempre più difficile per gli insegnanti da gestire e dove il dramma ha causato i suoi molteplici effetti. La parte successiva dove sondiamo cosa si annida davvero in Jaime nel confronto con la psicologa è di sicuro l'aspetto più spaventoso e infine abbiamo la famiglia del ragazzo e il suo dover prendere atto delle colpe del proprio figlio attraverso quel video provatorio.
Una serie impattante e scioccante con tanti momenti reali quanto alcuni purtroppo irrealistici per cercare di dare per forza un ritmo anche quando non c'è, ma aldilà di ciò trovo che ci siano film sul sociale molto più intensi e meno derivativi o didascalici come questa mini serie interessante ma che spesso cerca troppo la lacrimuccia.

Squid Game-Season 2


Titolo: Squid Game-Season 2
Regia: Hwang Dong-hyuk
Anno: 2025
Paese: Corea del Sud
Stagione: 2
Episodi: 7
Giudizio: 3/5

La seconda stagione di Squid Game riprende tre anni dopo gli eventi della prima, seguendo Seong Gi-hun (456) alla ricerca di vendetta contro gli organizzatori dei giochi mortali. Determinato a smascherare il sistema corrotto dietro il torneo, Gi-hun intraprende una caccia che lo porta ad affrontare nuovi giochi brutali, incontrare personaggi inediti e confrontarsi con il Front Man dalla maschera nera, Hwang Jun-ho.
 
Partiamo da una premessa. Scelta voluta o non, l'inizio della seconda stagione si prende una grossa responsabilità e un enorme rischio ovvero far vedere il volto del compagno di Seong che sappiamo benissimo essere il nemico giurato. In tanti non se ne erano nemmeno accorti perchè in questi tre anni ne abbiamo visti di film e serie per cui trovare spazio per ricordare i particolari non è da tutti.
Era ovvio che prendesse le dovute distanze dalla prima stagione mettendo sì il focus sui giochi mortali, ma intessendo alcune sotto storie più legate ai complotti, alla ricerca disperata di questo poliziotto dell'isola in cui si svolgono i giochi, della ricerca dei pescatori di uomini che ingaggiano gli sfidanti alle fermate della metro e così via. Ancora una volta la Corea del sud ci mostra tutti i fanalini di coda come ha fatto negli ultimi vent'anni rivelandosi una delle realtà più brillanti, originali e prolifiche nel parlare di diseguaglianze sociali facendolo attraverso un gioco al massacro come succedeva per BATTLE ROYALE dove le inconsapevoli vittime e i disperati venivano promossi ad archetipi di una società in cui il fallimento economico si traduce in una condanna sociale senza appello. Ed è accettata in questo modo la mattanza come a estirpare l'uomo medio acellerando una nuova inerzia dei poteri alti ovvero avvalorarsi di una nuova classe sociale che non conosca debolezze e povertà. C'è più introspezione individuale basti pensare alla caratterizzazione e i conflitti di Seong piuttosto che gli episodi legati ai giochi preferendo l'indagine e le lotte interne. Sicuramente non siamo ai fasti della prima stagione ma d'altronde non era nemmeno facile trovare nuovi spiragli per non ripetere il già detto.

Star Wars-Skeleton Crew-Season 1


Titolo: Star Wars-Skeleton Crew-Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2024
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 8
Giudizio: 2/5

Sul pianeta At Attin, l'Impero di Palpatine e Darth Vader, caduto da soli cinque anni, non aveva mai messo le mani e la vita scorre pacifica fino alla noia, governata da una rigida burocrazia controllata dai droidi. Wim è un ragazzo che sogna di vivere le avventure degli Jedi di cui legge incessantemente un libro illustrato digitale; Neel è il suo migliore amico, è un alieno con le caratteristiche di un elefante antropomorfo e cerca di aiutare Wim con la scuola; Fern è la figlia ribelle della sottosegretaria di At Attin, che alla scuola preferisce le corse in moto antigravitazionali; KB è la sua migliore amica, dotata di alcuni potenziamenti cibernetici in seguito a un incidente. Queste due coppie di ragazzini si ritrovano loro malgrado insieme in un'incredibile avventura, quando trovano un'astronave sepolta nei boschi fuori città e per errore la attivano, risvegliando anche il droide SM-33. Presto il loro destino si incrocia con quello di Jod Na Nawood, un misterioso individuo che conosce bene il mondo dei pirati e che ha alcune capacità Jedi.
 
Ormai è un dato di fatto quello di emulare in qualsiasi forma e genere i fasti di STRANGER THINGS. Lo hanno fatto in molti, ci sono riusciti in pochi. E qui chi se non Disney, Lucas Film e tutto il franchise e il multiverso della saga poteva esimersi dal cimentarsi. E lo fa strizzando gli occhi ai grandi classici come i Goonies, Explorer, Ritorno a Oz (Sm-33 è la parodia del personaggio di Tik Tok) e altri ancora. Ha il sapore nostalgico pur essendo un sequel dei fatti che abbiamo conosciuto nelle saghe precedenti. Pirati spaziali, Jude Law che non riesce a convincere e incidere con un personaggio che cerca di essere troppo complesso finendo per sbagliare tutto. Gli stessi ragazzi li ho trovati tiepidi, nessuno è mai riuscito a trasmettermi un emozione o un sentimento e le stesse vicende che si interfacciano tra pianeti, guerre stellari, scontri con astronavi potenti e fughe ed esplorazioni di gallerie sotterranee e prigioni non riescono mai ad appassionare stravolgendo il tutto con alcune battute banali e infantili. Forse l'unico aspetto di questo gruppetto di protagonisti e il non averli fatti già diventare adulti ma buttandoli nell'aventura in maniera diretta trovando un astronave e partendo per viaggi interstellari

Bondsman-Season 1


Titolo: Bondsman-Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2025
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 8
Giudizio: 2/5

Hub Halloran, un cacciatore di taglie assassinato, ottiene inaspettatamente una seconda possibilità dopo essere stato resuscitato dal diavolo per intrappolare e rispedire indietro i demoni fuggiti dall'inferno.

Bondsman poteva mostrare e doveva convincere fallendo su entrambi gli obbiettivi.
Soprannaturale, demoni, piani di realtà, inferno e paradiso che comunicano tra loro. Eppure tutto quello che poteva fare in modo funzionale decide di scriverlo, analizzarlo e metterlo in scena nella maniera più banale, ingenua e demenziale possibile.
Parte con un bell'omicidio e fidatevi è l'unica cosa interessante che vedrete. Per il resto i demoni che arrivino da cielo, mare, terra, fuoco o quello che vi pare fanno ridere in ogni episodio. Nessuno riesce mai anche solo lontanamente a provare a creare suggestione o brividi. Bacon per carità un bravo attore, recita sopra le righe dall'inizio alla fine. Il figlio e l'ex moglie sono da far internare e la sua socia, la mamma anziana, sembra l'esperta contro le arti nere e combatte il male con la sua armeria personale provando ma non riuscendo a non essere ridicola anche lei.
E' noiosa, ripetitiva, i plot narrativi sono nulli e rimestano tra le tante serie già viste promotrici di questi argomenti. Sembra mescolare in un bidone della spazzatura tutto il peggio che un estimatore del genere volesse vedere e il meglio di quanto un fruitore di serie scontato potesse aspettarsi.
Accontenta così la mediocrità e scontenta a piene mani appassionati con la A maiuscola.

Penguin-Season 1


Titolo: Penguin-Season 1
Regia: Craig Zobel
Anno: 2024
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 8
Giudizio: 2/5

Oswald Cobblepot, chiamato da tutti Oz e ogni tanto insultato con il soprannome "Pinguino", è un ambizioso gangster di Gotham City, della famiglia Falcone. Il boss del clan è morto da poco e il suo rampollo è un alcolizzato imprudente, che non controlla quello che dice. Finisce prestissimo per farsi ammazzare e a partire da questo evento Oz inizia a scalare il potere, puntando a controllare una nuova droga che dovrebbe rivoluzionare il traffico dell'intera Gotham. Per riuscirci dovrà placare i sospetti di Sophie Falcone, figlia del boss reduce da dieci anni di prigionia nel manicomio di Arkham, inoltre dovrà navigare un complesso doppio gioco con la famiglia rivale dei Falcone, i Maroni. Sul fronte privato ha poi una madre che gli è molto cara, ma che inizia a dimostrare sintomi di demenza, e un giovane collaboratore per il quale cerca di diventare una insostituibile figura paterna, in modo da avere la sua cieca fedeltà.
 
Il momento più drammatico dell'intera stagione è sicuramente il flashback di Oz dove ricorda di aver ucciso da piccolo i suoi fratellini tenendoli intrappolati in una fogna e facendoli così annegare. Tutto questo per rimanere da solo con la madre e avere tutto il suo amore. Colin Farrel forse con troppo trucco, tre ore per ogni seduta prima di iniziare a girare, cerca di dare profondità, complessità e carattere ad un personaggio che abbiamo conosciuto sotto più vesti nel cinema.
E lo fa nella maniera più umana contando che seppur diabolico e violento, alla fine Oz rimane comunque un outsider e un freak che scimmiotta gli italo americani sotto le spoglie irlandesi per diventare a tutti gli effetti una parodia di una saga mafiosa televisiva. Se poi ci mettiamo tutta la parte noiosissima della storia di Victor e di come muore la sua famiglia o la ancor più inutile storia di come il padre abbia fatto finire Sophie in un manicomio psichiatrico allora alcuni episodi andrebbero proprio cancellati. Purtroppo ho come il sospetto che avrà un sequel questa serie spin off che poteva essere molto più marcia e grottesca, cercando di analizzare il marcio che ha sempre contraddistinto Gotham facendo invece l'esatto opposto.

lunedì 24 marzo 2025

Mr Pinkle-Season 1


Titolo: Mr Pinkle-Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2016
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 10
Giudizio: 4/5

Nella piccola e antiquata comunità di Old Town, la famiglia Goodman e il loro innocente figlio di sei anni Tommy hanno un border collie satanico di nome Mr. Pickles. I due trascorrono le loro giornate divertendosi in giro mentre all'insaputa di Tommy, della famiglia o di chiunque altro tolleri Mr. Pickles, eccetto il nonno di Tommy che cerca di farlo scoprire, il cane sgattaiola segretamente via per uccidere e mutilare le sue innumerevoli vittime. Il cane spesso ricompone e resuscita le sue vittime che poi risiedono nella sua tana sotterranea e eseguono i suoi ordini. Attraverso la sua furia malvagia e omicida contro coloro che minacciano Tommy, Mr. Pickles sembrerebbe portare ordine a Old Town, che altrimenti sarebbe piena di crimini di fronte ad uno sceriffo incapace.
 
Mr. Pinkle mi è stata presentata come una delle opere d'animazione più violente degli ultimi anni e manco a farlo apposta posso dire che si avvicina molto a quell'idea di violenza senza senso e raccapricciante come se SOUTH PARK avesse deviato in chiave satanista sotto molti aspetti.
Ora uno degli aspetti è la durata degli episodi di undici minuti che scorrono molto velocemente e aprono e chiudono siparietti con personaggi agghiaccianti che cercano di mostrare ogni nefandezza possibile e dove la stessa natura del protagonista Mr. Pickles è un servo di Satana ma al contempo un salvatore dai veri pericoli della società come a sottolineare la dicotomia onnipresente tra bene e male. L'asino uccello, il doc Walton che innesta delle protesi al seno al piccolo Tommy, il Bigfoot, l'Uomo Formaggio, Bello Kid, pedofili, criminali nani, cannibali, membri di società segreta, trash, fetish, fisting, bondage, sadomaso, la tana di Mr. Pinkle in cui avviene ogni tipo di orgia di sangue e mostruosità. Il tutto con uno stile che sembra quasi ironico quando invece è totalmente grottesco e libero da ogni tipo di critica e censura con un umorismo nero e cupo. Si ha proprio l'impressione di aver voluto creare qualcosa di anarchico dando un calcio in culo ad ogni tipo di perbenismo ma molto poco critico come invece succedeva per la saga di Trey Parker e Matt Stone. Qui sembra solo essere un divertissement accentuando gli aspetti violenti, grezzi, che prendono in giro tutto e tutti senza distinzione alcuna. Si fa beffe dei problemi e dei disagi, accentua problematiche che diventano punti di forza dei singoli personaggi ed è demenziale come pochi.

venerdì 28 febbraio 2025

Tulsa King-Season 2


Titolo: Tulsa King-Season 2
Regia: AA,VV
Anno: 2025
Paese: Usa
Stagione: 2
Episodi: 10
Giudizio: 2/5

Con le minacce incombenti della mafia di Kansas City e di un potente uomo d'affari locale, Dwight deve lottare per tenere al sicuro la sua famiglia e il suo gruppo e allo stesso tempo occuparsi di tutti i suoi affari. Inoltre, ha ancora delle questioni in sospeso a New York da risolvere
 
Tulsa King procede a testa bassa una saga che potrebbe durare all'infinito visto che in due stagioni sembra davvero succedere ben poco. Dwight Manfredi alla fine della prima stagione veniva preso da alcuni agenti segreti e portato in carcere per la denuncia fatta da Stacy per i conti in nero. Da qui il nulla nel senso che ritroviamo i suoi soci che a parte Mitch, uno sprecatissimo Garrett Hedlund, non fanno altro che dare fiato a dialoghi scialbi dove tutti pensano al proprio interesse nel voler far lievitare gli investimenti e le partnership (quella sulle pale energetiche in carcere diventa quasi ridicola). Forse l'unica eccezione potevano farla i nemici visto l'espandersi dei confini di Dwain. Frank Grillo è la new entry come Bill Bevilacqua di quelli che stanno sulle colline come spesso vengono definiti i bifolchi mentre l'altro è il boss locale Carl Tresher. Ci saranno in totale due scazzottate in dieci episodi, qualche sparatoria ma nessuna meritevole se non il twist finale dove vede Bill fare un insolito accordo con Dwight sbarazzandosi di un malavitoso locale. Ho quasi paura in cosa possiamo imbatterci nella terza stagione...

giovedì 30 gennaio 2025

Bad Guy-Season 2


Titolo: Bad Guy-Season 2
Regia: Giancarlo Fontana, Giuseppe Stasi.
Anno: 2024
Paese: Italia
Stagione: 2
Episodi: 6
Giudizio: 4/5

L'archivio del boss latitante Suro, un prezioso scrigno di intercettazioni che svela legami compromettenti tra mafia e Stato, domina la scena nella seconda stagione di The Bad Guy. Questo strumento di potere, desiderato e temuto in egual misura, si trasforma in un catalizzatore di tensioni, avvicinando i protagonisti a un punto di non ritorno. L'archivio è una bomba a orologeria, pronta a esplodere e a ridefinire ogni equilibrio.
 
Bad Guy è stata una sorpresa nel nostro panorama seriale italiano con un prodotto difficile da definire che unisce e mixa così bene i generi da renderlo un concentrato di potenziale esplosivo.
Riscrivere di mafia ma in maniera originale, innovativa, al passo con i tempi a differenza di altre serie più restie a mantenere quei crismi classici. Bad Guy propone soluzioni nuove, personaggi memorabili, scontri tra stato e giustizia, casta e unioni con la mafia, corruzzione praticamente in tutti i reparti e alcune innovazioni con dei personaggi che non si sono mai visti. E' il ritmo e il continuo evolversi della vicenda a fare da padrone in questa nuova stagione. Verrebbe solo da dire che ne vorremmo di più perchè sei episodi non bastano. Lo Cascio ormai ha indossato un personaggio indimenticabile dimostrando che cosa è il talento e la classe in grado di dare sentimenti ed emozioni esprimendo il dolore ma anche la rabbia e la crudeltà. Sugli altri c'è poco da dire. La sorella di Nino dimostra di cosa vuol dire avere le palle in polizia e mantenere ancora saldi i valori. Testanuda, il nuovo ingresso, è un perfetto ibrido di follia pura e istinto da killer e dall'altra un'insolita maniera di affrontare la vita. Teresa Suro è quella fragilità psicopatica che esce di testa quando da piccola uccide per sbaglio la madre e tutto il resto del cast dove compare anche Aldo e un convincentissimo Mariano Suro e l'agente Costardello. Finale devastante per colpi di scena, violenza, reazioni e nuove alleanze che porteranno ad una terza stagione che vorremmo avere già

DanDaDan-Season 1


Titolo: DanDaDan-Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2024
Paese: Giappone
Stagione: 1
Episodi: 12
Giudizio: 4/5

Momo Ayase è una liceale bizzarra: vive con la nonna medium che ha l’aspetto di una ventenne, adora gli uomini all’antica come il suo nume tutelare, ed è convinta che i fantasmi esistano ma gli extraterrestri no. L’esatto opposto di un suo compagno di scuola piuttosto nerd, timido e riservato, bullizzato da tutti e miniera inesauribile di informazioni sugli alieni. I due fanno amicizia e si mettono alla prova: lei andrà in un ospedale dove in passato sono stati avvistati degli UFO, lui in un tunnel abbandonato teatro di apparizioni ultraterrene. Entrambi proveranno sulla loro pelle che alieni e fantasmi esistono, e dovranno fare squadra per evitare possessioni demoniache e incontri ravvicinati… di un certo tipo. L’intesa tra i due non è così casuale: il timido compagno nerd all’antica di Momo si chiama… Ken Takakura.
 
DanDaDan di cui non sapevo nulla circa il manga e la trama mi ha stupito fortemente per tutta una serie di motivi dalla sboccataggine, al non avere assolutamente freni inibitori, ha mostrare quanto sanno essere delle merde gli studenti d'oggi, ha come può essere pericoloso sottovalutare il folklore culturale del proprio paese e ad aver saputo mischiare azione, horror, body horror, mostri, alieni, trasformazioni, magia nera, esoterismo e tanto altro ancora. In più con una padronanza e velocità di ritmo e con dialoghi frenetici e calzanti che rendono tutta la visione un trip lisergico come non capita spesso anzi sta diventando sempre più raro.
DanDaDan è un titolo perfetto, onomatopeico, per riassumere l’idea di frastuono, confusione, accumulazione visiva e narrativa che si infrange sullo spettatore. Un frastuono anarchico che accompagna Momo e Ken attraverso i generi, dall’horror alla fantascienza, passando per il demenziale e il romanzo di formazione sentimentale tanto caro ai lettori degli shonen manga.

Grotesquerie-Season 1


Titolo: Grotesquerie-Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2024
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 10
Giudizio: 3/5

La detective Lois Tryon deve indagare su una serie di omicidi ritualistici estremamente violenti e macabri che sconvolgono una piccola comunità. Ogni scena del crimine è caratterizzata da simbolismi religiosi e messaggi criptici, portando Lois a collaborare con Suor Megan, una giornalista e suora affascinata dai culti e dal true crime. Nel corso delle indagini, Lois deve anche affrontare i propri demoni personali, trovandosi in bilico tra ciò che è giusto e ciò che è inevitabilmente corrotto e oscuro.

Grotesquerie di Ryan Murphy che non conosco perchè non ho mai visto AMERICAN HORROR STORY aveva tutti gli elementi per farsi piacere, dalla religione, al poliziesco, all'indagine, al grottesco, a questo serial killer che imbastisce delle morti come fossero affreschi dimostrando un certo malsano talento nella tortura e tanto altro ancora anche se sui personaggi secondo me poteva risultare più incisiva. Intanto l'aspetto che mi è piaciuto è che tutti in un qualche modo diventano insopportabili nel giro di poco. Nessuno si salva e nessuno riesce mai a contenere i propri vizi, le proprie voglie, i propri eccessi, scegliendo sempre il proprio piacere personale e andando oltre taboo e superando i freni inibitori. Se da un lato l'aspetto della messa in scena, le location, la fotografia, sembra tutta far parte di una cornice interessante e poco squilibrata è forse l'aver voluto destrutturare l'intera vicenda dalla fine del settimo episodio, quando viene abbattuto il serial killer (purtroppo la sua identità diventa inesorabilmente scontata) e da lì per mezzo di plot twist discutibili viene stralciata tutta la precedente vicenda. Tutti diventano l'esatto opposto di quello che erano, diventa LOST in trip. Il consiglio è di vederla fino al settimo episodio e poi di lasciar perdere anche perchè se questo poi avesse avuto uno scopo e un senso ancora potevo accettarlo ma così non è stato.

mercoledì 1 gennaio 2025

Dostoevskij-Season 1


Titolo: Dostoevskij-Season 1
Regia: Fratelli D'Innocenzo
Anno: 2024
Paese: Italia
Episodi: 6
Stagione: 1
Giudizio: 4/5

Enzo Vitello è un poliziotto che vive profondi tormenti causati soprattutto dal difficile rapporto con la figlia Ambra da lui abbandonata da tempo e pericolosamente avviata sulla via della tossicodipendenza. Il suo lavoro lo obbliga a confrontarsi con un serial killer, che lui e i suoi colleghi hanno soprannominato Dostoevskij perché dopo gli omicidi lascia messaggi con riflessioni sul senso della vita. Apparentemente non esistono moventi per le uccisioni e le vittime non offrono elementi per creare collegamenti tra di loro. Enzo assume su di sé la responsabilità di catturare Dostoevskij quasi come un'ossessione dettata forse da una inconfessabile vicinanza di pensiero.
 
TERRA DELL'ABBASTANZA, FAVOLACCE, AMERICA LATINA. Un trittico che ha saputo ritagliarsi un'anomalia nella filmografia italiana dimostrando talento, cinismo e un lato reale nostrano che spesso si decide di non voler osservare o filmare. Ero perplesso per questa mini serie perchè da noi non siamo molto abituati e ci si affida spesso a clichè di genere. In questo caso sapevo che sarebbe stato qualcosa di diverso e intenso. Qualcosa di atipico. Un'indagine, un polar, un poliziesco bizzarro e diverso. Una narrazione che rifugge ad una metodologia per come siamo abituati a vederla narrata. Uno stile tecnico che risalta i dettagli, i primi piani, le ambiguità, gli scorci che sembrano inutili e i particolari apparentemente privi di senso. Dostoevskij sembra protrarre una politica e una poetica nonchè visione d'intenti di un disagio che sembra allargarsi come una macchia d'olio nel nostro paese. Scelgono case diroccate, sentieri tortuosi in mezzo al fango, non sembra nemmeno esserci l'attenzione a doversi chiedere in quale anno siamo e come mai tutto sembra così antiquato e arretrato. I due fratelli scavano nell'abisso delle coscienze dove nessuno si salva, tutti hanno dei fantasmi nell'armadio e nessuno sembra esente dalle colpe e dove alla fine uno degli elementi più clamorosi è quello di non empatizzare davvero con nessuno dei personaggi. Ci sono alcune scene e momenti tra i più dolorosi dell'intera cinematografia italiana degli ultimi vent'anni e il ritmo così ipnotico e soporifero avrà sicuramente molti detrattori.

Terminator Zero-Season 1


Titolo: Terminator Zero-Season 1
Regia: Masashi Kudō
Anno: 2024
Paese: Giappone
Episodi: 8
Stagione: 1
Giudizio: 2/5

Nell'anno 2022, una guerra che continua da decenni vede contrapporsi i pochi umani sopravvissuti della Resistenza e un implacabile esercito di macchine ribelli. Nel 1997, la malvagia intelligenza artificiale Skynet acquisisce una coscienza e comincia una guerra senza fine contro gli umani. Intrappolata fra questi passato e futuro c'è una misteriosa e impavida combattente della Resistenza, chiamata Eiko, che viene scelta per tornare indietro nel tempo e cambiare il destino dell'umanità fino all'arrivo del Giorno del Giudizio. Arrivata nel 29 agosto 1997 si ritrova a proteggere Malcom Lee, un brillante scienziato giapponese a Tokyo che sta lavorando ad una nuova intelligenza artificiale (nota come Kokoro) progettata per competere contro l'imminente attacco di Skynet e di impedire la fine del mondo. Mentre Malcom cerca di comprendere le complessità morali derivate dalla sua creazione, inizia ad essere braccato da uno spietato e letale robot assassino proveniente dal futuro che altererà per sempre il destino finale dei suoi tre figli.
 
Terminator Zero è una mini serie d'animazione che sembra voler omaggiare i capitoli della saga in vari modi cercando di puntare sui temi più rilevanti e apportando alcune modifiche interessanti e altre che ho trovato piuttosto macchinose e fuorvianti come la parte infinita legata ai dialoghi tra Malcom e Kokoro. C'è la scena dell'inseguimento, la strage nell'edificio della polizia, questa strana valanga di robot trovati dal figlio di Malcom che con la Ai di Skynet sembrano ribellarsi all'uomo ma anche ai Terminator ingaggiando così un vero sterminio che soprattutto negli ultimi episodi riporta ad una guerra che sembra poter implodere da un momento all'altro. Il personaggio di Eiko sembra uscito da Dark Fate. La serie, infatti, racconta un'altra volta proprio ciò che accade durante il Giorno del giudizio, spostando però il focus su una zona geografica finora non trattata dalla saga: il Giappone. La natura "doppia" della trama, che mette in parallelo azione ed estese sessioni tecno-filosofiche, rende Terminator Zero una serie dal ritmo un po' ballerino e afflitta da qualche lungaggine di troppo, al punto che molto probabilmente le otto puntate da circa venticinque minuti ciascuna sarebbe potute essere condensate in un film di un paio d'ore.

venerdì 13 settembre 2024

Bear-Season 3


Titolo: Bear-Season 3
Regia: AA,VV
Anno: 2024
Paese: Usa
Stagione: 3
Episodi: 10
Giudizio: 4/5

La terza stagione di The Bear si apre con un episodio suggestivo e spiazzante: dopo la frenesia della puntata che chiudeva la stagione precedente, durante la quale Carmy rimaneva chiuso - proprio nel giorno più importante della sua vita - nel frigo, Tomorrow è un lungo, alienante e suggestivo flashback. Un episodio sul passato per lo più muto, composto dei frammenti della sua esperienza come apprendista chef nelle cucine dei ristoranti stellati di New York, Copenhagen, Yountville e Chicago (tornano in due camei gli chef interpretati da Joel McHale e Oliva Colman) collegati dall’incessante, mesmerizzante colonna sonora di Trent Reznor e Atticus Ross. Per poi tornare, nei nove episodi rimanenti, ai consueti ritmi indiavolati del ristorante creato da Carmy e Syd.

Con un pilot stupendo e sorprendente si apre un'altra stagione della serie tra le migliori mai uscite finora nel panorama seriale. L'episodio filler o recap per alcuni superfluo mostra come tutto in questo episodio è perfettamente calcolato con assoluta perizia, struttura narrativa, fotografia, montaggio, l'utilizzo della musica praticamente senza dialoghi. Tre quarti delle inquadrature sono completamente inedite e raccontano alcuni lati ancora non mostrati del lutto di Carmy per il suicidio del fratello e il conseguente rifugio nella cucina, mondo che lui ama ma che usa per rifugiarsi in un luogo in cui può non autorizzarsi a stare male. E qui tocca aprire una parentesi su Claire.
A chiunque sarebbe piaciuto scoprire come poteva evolversi la situazione ma è ancora più interessante una serie che resta fedele a se stessa e alla sua narrazione della vita vera perchè a volte le cose le mettiamo in pausa senza concedercele. I camei sono fantastici a partire da tutti i personaggi che ritroviamo come alcuni componenti della famiglia Berzatto con l'episodio in cui Michael e Richard conoscono Tina nella tavola calda ( un episodio davvero commovente in cui scopriamo la forza di volontà e temerarietà di Tina che d'altronde non sorprende come nelle precedenti puntate) l'episodio del parto con una sempre in forma smagliante Jamie Lee Curtis e poi l'episodio clamoroso della dipartita di chef Terry, un'Olivia Colman al top, e tutta la galleria di personaggi e come si svolgono gli eventi. The Bear cambia, trova sempre sentieri diversi e spiazzanti, non è mai mono tono ma cerca di trovare nuovi linguaggi e sistemi di messa in scena. Per questo rimane il top.

Boys- Season 4


Titolo: Boys- Season 4
Regia: AA,VV
Anno: 2024
Paese: Usa
Stagione: 4
Episodi: 8
Giudizio: 3/5

Dopo aver fallito nell'eliminare Patriota con l'aiuto di Soldatino, ai nostri ragazzi viene ordinato dalla CIA nonché dal prossimo Presidente degli Stati Uniti di uccidere il più presto possibile Victoria Neuman, vicepresidente eletta e figura chiave di un terrificante piano che la Vought sta architettando con un nuovo e temibile alleato, Sister Sage. Nel frattempo, Butcher fatica prevedibilmente ad accettare la sua morte imminente a causa del tumore che infesta il suo cervello e Patriota cerca di comprendere una dimensione a lui particolarmente estranea, quella di genitore nei confronti di Ryan.
 
La penultima stagione. Boys è la tipica serie che tutti vogliono e da cui dipendono per poi sviscerarla anatomicamente per cercare crepe e anomalie. Resta sempre e di fatto una serie potentissima, politicamente scorretta, pulp, splatter, con torture e scene di sesso sfacciate, volgarità di ogni tipo e persone che muoiono nel modo più crudele possibile.
Analizzando bene la stagione di sicuro ci sono diverse scene che non vengono spiegate, ribaltamenti che accadono perchè devono succedere. Giusto un paio di esempi..in un episodio non si sa come Butcher riesce a rapire uno del gruppo dei cattivi per poi minacciarlo di creare il composto V senza che nessuno se ne renda conto ed è impossibile contando che erano tutti assieme quando tale rapimento è avenuto. In un altro episodio il padre di Hughie sembra riprendersi grazie al composto V e stermina quasi un'intera ala di un ospedale senza che poi succeda nulla.
Ma ci sono altri momenti come questi tuttavia il ritmo è sempre serrato al punto giusto. Ci sono le new entry che seppur ci mettono un pò ad ingranare poi funzionano. Si percepisce una fondamentale staticità dei protagonisti e delle loro sotto trame facendo pochi progressi nonostante il tema di quest'annata fosse proprio il cambiamento. La staticità o meglio il compromesso più grande che sembra sempre più difficile da accettare e ora che Patriota e i suoi sanno chi sono i Boys di Butcher, è assurdo che non vogliano farli fuori o che si facciano scrupoli a livello d'immagine o politico dopo tutto quello che hanno combinato. Eppure è quello che succede per gran parte della stagione, coi nostri che riescono sempre a scampare per un pelo ad ogni agguato o aggressione grazie al potere meta narrativo della "plot armor": non possono morire perché lo show non può fermarsi. Sembra voler ribadire come è importante avere una nemesi ma allo stesso tempo si rimane costantemente passivi quando arrivano i clamorosi colpi di scena.

Furies-Season 1


Titolo: Furies-Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2024
Paese: Francia
Stagione: 1
Episodi: 8
Giudizio: 2/5

Lyna ha vent'anni, studia all'università, ha un fidanzato poliziotto e una vita apparentemente normale. In realtà è figlia del commercialista della mafia di Parigi e da sempre fa di tutto per stare lontana dalla vita criminale dei genitori. Fino al giorno in cui, mentre festeggia il compleanno, suo padre viene ucciso davanti ai suoi occhi: da quel momento per Lyna comincia una discesa agli inferi che la porterà a scoprire il segreto della sua identità e risalire così alla «Furia», la donna che veglia sulle famiglie mafiose della città e impedisce le guerre tra clan. Lyna rintraccia la Furia, la carismatica e potentissima Selma, e si mette al suo servizio non sapendo bene (o forse sì...) a cosa va incontro.
 
Furies è una gradevole serie di intrattenimento che spero non abbia un seguito. Perchè pur avendo un buon ritmo che và scemando soprattutto negli ultimi pessimi episodi, è un prodotto che alza troppo la posta in ballo inserendo troppo e finendo per essere stucchevole e derivativo. Pur con delle buone intuizioni, il cast, la messa in scena, le location e le maestranze in generale pecca proprio nel voler esagerare in tutti i modi. E' un continuum di alzata di livello partendo dal basso e finendo per far diventare Lyna e la Furia due personaggi complementari che però ormai non sembrano più aver nulla da dire perchè sono state strizzate troppo velocemente con drastici colpi di scena che a volte lasciano l'amaro in bocca. Il vero antagonista, ovvero il padre di Lyna interpretato dal redivivo Mathieu Kassovits è scritto con una velocità tale da renderlo una sagoma e l'ennesimo personaggio scontato e già visto fuori dalle righe. Mi viene da fare un arduo paragone con un'altra mini serie simile sotto certi aspetti per la spensieratezza con cui è stata condotta l'operazione ma con risultato molto più convincente ovvero CONTINENTAL

venerdì 6 settembre 2024

Sugar-Season 1


Titolo: Sugar-Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2024
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 8
Giudizio: 4/5

John Sugar è un investigatore privato di stile e spessore, con una passione per il cinema classico americano che colora la sua percezione della città (nonché l'approccio narrativo della serie stessa). Immerso nelle torbide acque di Los Angeles, Sugar è alla ricerca di una ragazza scomparsa, Olivia Siegel. La sua indagine si svolge in un mondo intriso di segreti, quelli di Hollywood, caratterizzato da personaggi dubbi e da verità celate, dove nulla è mai come sembra.
 
Quando ho visto che dietro tutto c'era lo stampino di Fernando Meirelles mi sono meravigliato contando che ormai non sta più facendo molto. Sugar prende Colin Farrell, attore ormai che non ha bisogno di menzioni, è gli mette questa mini serie sulle spalle dicendogli qualcosa del tipo "fai un pò quello che vuoi e spamma come più ti piace il tuo personaggio" rendendolo a tutti gli effetti simpatico ma sempre modesto, indecifrabile e colto e allo stesso tempo misterioso come se un fardello enorme gravasse sulla sua politica del lavoro. Infatti sta ancora cercando qualcosa al di là di Olivia e lei è soltanto quel tassello che lo porterà ad una indagine che come succedeva per UNDER THE SILVER LAKE e altri del suo calibro a far venire giù tutta quella rete di complotti e misteri dello star system dove ogni pezzo grosso può fare ciò che vuole con il corpo di chi vuole.
Sugar ha alcuni ottimi spunti, una elegante messa in scena, dialoghi mai sobri e pungenti, personaggi ben caratterizzati e un finale che lascia sperare ad un sequel ma allo stesso tempo cambia completamente registro narrativo diventando qualcos'altro di totalmente inaspettato.

Reacher-Season 2


Titolo: Reacher-Season 2
Regia: AA,VV
Anno: 2023
Paese: Usa
Stagione: 2
Episodi: 8
Giudizio: 3/5

Dimenticatosi quasi del tutto degli avvenimenti visti nella prima stagione, questa montagna umana continua il suo pellegrinaggio per l'America senza affezionarsi a niente e a nessuno, ma è costretto a fermarsi quando - attraverso un messaggio cifrato - un suo commilitone lo informa che tutti i membri della sua vecchia squadra di investigatori stanno morendo in circostanze misteriose.

La seconda stagione inizia con il nostro vichingo ramingo che gira aspettando che gli cada una tegola in testa. La scena iniziale, quella peraltro più postata, sappiate che è tra le più tamarre ma allo stesso tempo migliori dell'intera serie. Perchè qui abbiamo di nuovo una squadra di soldati molto forti e determinati che aspettano il loro leader per cercare di capire chi stia mietendo queste vittime. C'è la ex ancora focosa Karla Dixon, il collega che sembra solo dall'inizio fare una sorta di doppio gioco David O'Donnell, quella di cui ci si può più fidare Frances Neagley. A questi poi si accostano personaggi anche questi inizialmente antagonisti al protagonista per poi diventarne partner come il ruolo migliore per Gaitano Russo che sembra il classico malavitoso poliziotto corrotto ma che poi scopriamo avere un cuore e sacrificarsi al momento giusto. Come sempre non bisogna aspettarsi profondità, Reacher è una sentenza, intuisce e profetizza come un sacerdote che gli altri non possono fare a meno di seguire e ubbidire. Reacher ha l'unico difetto che prova per qualche misteriosa ragione a provare a prendersi anche maledettamente sul serio ricercando delle dinamiche e delle complessità che quando ci prova gli si ritorcono per forza di cose contro.

venerdì 9 agosto 2024

Cobra Kai-Season 6 (1 parte)


Titolo: Cobra Kai-Season 6 (1 parte)
Regia: AA,VV
Anno: 2024
Paese: Usa
Stagione: 6
Episodi: 5
Giudizio: 3/5

I due dojo guidati da Johnny Lawrence e Daniel LaRusso cercano di risolvere i loro dissidi interni per unirsi tutti insieme in visto del Sekai Taikai. Dopo un apparente pace nella valley i vecchi malumori vengono a galla quando i due sensei devono scegliere i migliori da portare al grande torneo.

5 di 15 episodi. Tre parti per un'unica stagione. Quella finale. Cobra Kai è un'altra di quelle serie nostalgiche di cui non si sentiva bisogno. Ci hanno provato. Hanno scelto la strada più semplice possibile e di fatto sono rimasti basiti anche loro di questo inaspettato successone. Perchè sei stagioni vuol dire che il prodotto è andato bene per quanto concerne la scelta del cast, il teen movie, l'avventura, il pathos, l'azione, la morale che spesso non riesce bene ad essere identificata ed un continuo passare da una scuola all'altra come a dire che per un giovane è difficile in fondo saper scegliere da che parte stare.
Cinque episodi che servono in questo caso a farci riscoprire quanto i nostri protagonisti sono cresciuti, c'è un piccolo spazio per il passato di Miyagi che non sembrava poi così innocente, Mike Barnes che non sapendo più dove andare a sbattere la testa cerca di ritrovare se stesso in una grotta combattendo un serpente per vincere le sue paure e poter guidare un gruppo di giovani giapponesi davvero cazzuti. Ci sono poi altri personaggi secondari alcuni incredibilmente fuori misura come Chozen Toguchi, la zizzania messa dallo stesso Lawrence per smussare i buoni sentimenti dei suoi allievi e poi quello che di fatto è la semina per il gran torneo che sarà la terza parte finale di questa stagione