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giovedì 26 giugno 2014

Blue Caprice

Titolo: Blue Caprice
Regia: Alexandre Moors
Anno: 2013
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

La terrificante storia del giovane serial killer Lee Boyd Malvo e del suo "mentore" John Allen Muhammad, che nel 2002 uccisero venti persone in pochi giorni per creare una nuova società utopica.

Quando sento parlare di Blue Caprice, film passato in sordina da noi, ma piccolo baluardo del Sundance, si parla innanzitutto della violenza e della tragedia messa in atto dai due protagonisti.
In realtà il film parlando anche della violenza insiste su temi molto più importanti e che facilmente passano inosservati soprattutto in un "inusuale" e "illusorio" rapporto padre/figlio.
Quello che di certo si sà è che tra i due nacque una delle più terrificanti storie degli ultimi decenni, Malvo avrebbe dichiarato ai giudici di aver subito anche violenze sessuali da Muhammad, che voleva terrificare la nazione, uccidendo dieci bianchi al giorno per un mese, allo scopo di chiedere un grande riscatto e fondare una società utopica per afroamericani in Canada.
Con una grande e sofferta interpretazione di Isaiah Washington nei panni del mentore, Moors crea le basi per un film molto serio, ma che alle volte diventa troppo sintetico in alcune aspetti della socializzazione e della fase in cui si crea una comunione tra i due.
Il film, nella prima parte che poi è anche la migliore del film, si concentra sui meccanismi che portano Lee e John a dipendere l'uno dall'altro e ad abbracciare la violenza fisica in una forma spietata ed esplosiva da cui fin da subito sanno che non potranno tornare indietro.