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sabato 27 giugno 2015

Festa

Titolo: Festa-Season 1
Regia: Simone Scafidi
Anno: 2013
Paese: Italia
Episodi: 10
Giudizio: 2/5

Giulia Crespi è scomparsa misteriosamente insieme a nove compagni di classe di un liceo milanese. Avevano organizzato una festa nella villa in collina di uno di loro, ma nessuno ha mai fatto ritorno. Che fine hanno fatto i ragazzi? Un filmato inviato ai loro genitori e girato la sera stessa della scomparsa rivela una realtà inaspettata. Ma chi è che ha girato quel filmato? E perchè? La verità sembra non essere nascosta solo nel contenuto di quel video.

"Sarebbe interessante capire quali difficoltà non si incontrano! L’horror è un genere difficile perché non riesce ad accaparrarsi sovvenzioni statali, inoltre per essere venduto all’estero deve essere girato in inglese e ha bisogno di contenuti grandguignoleschi."
Uscito direttamente su Dailymotion e Youtube in dieci episodi da circa '9, scandito uno per settimana, questo lavoro che ha fatto abbastanza parlare di sè su diversi siti è un atipico thriller 2.0 sperimentale e indipendente, ideato e creato esclusivamente per il web.
Ho provato a guardarlo senza avere la minima aspettativa e senza partire, come spesso capita con il cinema italiano in genere (anche se questa serie avrebbe ben altri appellativi dal momento che non è un film ma una serie), con i miei soliti pregiudizi.
Dicevo ho provato ma la quantità di elementi inconsistenti, i frame montati ogni cinque minuti e alcune note elettroniche che destabilizzano la linearità e la narrazione della serie ne hanno purtroppo sancito diversi limiti di contenuto e di forma.
Recitato non male, ma peggio, prendendosi un divieto di 18 anni (?) e commettendo gigantesche ingenuità davvero imperdonabili al regista, pur abbracciando i canoni del filone mockumentary, (scelta sempre più abusata nel cinema, spesso per ovvi motivi di budget, vedi ad esempio il riuscito GERBER SYNDROME) purtroppo diventa ripetitiva e monotona, con alcune uccisioni che sembrano così assurde da non provare nessun tipo di empatia verso i personaggi.
E' inutile cercare punti a favore dicendo che l’intera sequenza della festa, infatti, è stata creata in una sola notte, girando dal tramonto all’alba, sottoponendo agli attori una prova attoriale consistente e lasciando ai loro personaggi la facoltà di improvvisazione.
Anche se vero, il risultato è davvero spiazzante in termini di ingenuità narrativa, di dialoghi e soprattutto per tutti i film che cerca di citare e per la quantità di errori in cui incappa.
La frase finale di Matteo che parla in chat con Andrea lascia di fatto basiti, nel senso che ci si aspettava forse una costruzione di maggior spessore, elemento che non traspare mai in tutti e dieci gli episodi.
Sono rimasto colpito dalle recensioni entusiaste e i commenti positivi su questa serie.
Se è doveroso rilanciare il cinema di genere italiano e il thriller (perchè la FESTA non è un horror), però non bisogna nemmeno regalare pareri positivi a caso.
Il coraggio a Scafidi non manca e nemmeno in parte la messa in scena.

Spero che il giovane regista riesca meglio nei prossimi lavori, magari lavorando di più sugli intenti e sul soggetto e scegliendo se può degli attori capaci.