Titolo: Festa-Season 1
Regia: Simone Scafidi
Anno: 2013
Paese: Italia
Episodi: 10
Giudizio: 2/5
Giulia Crespi è scomparsa
misteriosamente insieme a nove compagni di classe di un liceo
milanese. Avevano organizzato una festa nella villa in collina di uno
di loro, ma nessuno ha mai fatto ritorno. Che fine hanno fatto i
ragazzi? Un filmato inviato ai loro genitori e girato la sera stessa
della scomparsa rivela una realtà inaspettata. Ma chi è che ha
girato quel filmato? E perchè? La verità sembra non essere nascosta
solo nel contenuto di quel video.
"Sarebbe interessante capire quali
difficoltà non si incontrano! L’horror è un genere difficile
perché non riesce ad accaparrarsi sovvenzioni statali, inoltre per
essere venduto all’estero deve essere girato in inglese e ha
bisogno di contenuti grandguignoleschi."
Uscito direttamente su Dailymotion e
Youtube in dieci episodi da circa '9, scandito uno per settimana,
questo lavoro che ha fatto abbastanza parlare di sè su diversi siti
è un atipico thriller 2.0 sperimentale e indipendente, ideato e
creato esclusivamente per il web.
Ho provato a guardarlo senza avere la
minima aspettativa e senza partire, come spesso capita con il cinema
italiano in genere (anche se questa serie avrebbe ben altri
appellativi dal momento che non è un film ma una serie), con i miei
soliti pregiudizi.
Dicevo ho provato ma la quantità di
elementi inconsistenti, i frame montati ogni cinque minuti e alcune
note elettroniche che destabilizzano la linearità e la narrazione
della serie ne hanno purtroppo sancito diversi limiti di contenuto e
di forma.
Recitato non male, ma peggio,
prendendosi un divieto di 18 anni (?) e commettendo gigantesche
ingenuità davvero imperdonabili al regista, pur abbracciando i
canoni del filone mockumentary, (scelta sempre più abusata nel
cinema, spesso per ovvi motivi di budget, vedi ad esempio il riuscito
GERBER SYNDROME) purtroppo diventa ripetitiva e monotona, con alcune
uccisioni che sembrano così assurde da non provare nessun tipo di
empatia verso i personaggi.
E' inutile cercare punti a favore
dicendo che l’intera sequenza della festa, infatti, è stata creata
in una sola notte, girando dal tramonto all’alba, sottoponendo agli
attori una prova attoriale consistente e lasciando ai loro personaggi
la facoltà di improvvisazione.
Anche se vero, il risultato è davvero
spiazzante in termini di ingenuità narrativa, di dialoghi e
soprattutto per tutti i film che cerca di citare e per la quantità
di errori in cui incappa.
La frase finale di Matteo che parla in
chat con Andrea lascia di fatto basiti, nel senso che ci si aspettava
forse una costruzione di maggior spessore, elemento che non traspare
mai in tutti e dieci gli episodi.
Sono rimasto colpito dalle recensioni
entusiaste e i commenti positivi su questa serie.
Se è doveroso rilanciare il cinema di
genere italiano e il thriller (perchè la FESTA non è un horror),
però non bisogna nemmeno regalare pareri positivi a caso.
Il coraggio a Scafidi non manca e
nemmeno in parte la messa in scena.
Spero che il giovane regista riesca
meglio nei prossimi lavori, magari lavorando di più sugli intenti e
sul soggetto e scegliendo se può degli attori capaci.