Cuda un giorno scopre che il capo dell’organizzazione criminale per cui opera,Estelle, è coinvolta in un traffico di cyber-sex che recluta ragazze minorenni.
Tra queste ragazzine c’è anche Billie, che ha quindici anni e che rischia la vita perché ha deciso di ribellarsi e fuggire. Cuda, dopo aver conosciuto Billie, decide che è arrivato il momento di tagliare i ponti con il suo torbido passato e inizia così la sua missione per salvarla.
L’unico modo è quello di tradire l’organizzazione, boicottarla e farla fallire. Dovrà però uscire allo scoperto mettendo la sua stessa vita in pericolo.
Enforcer è quel b-movie figlio della più bieca ignoranza che però riesce nella sua prova salvifica grazie al ricorso roboante a tutti i clichè e gli stereotipi possibili. Un Banderas ormai decaduto che fa il sicario ma che cova dentro sentimenti e amore per i valori come la famiglia e la denuncia del traffico della prostituzione sulle minorenni. Il protagonista è un tamarro che sa usare i pugni e impara a usare anche i neuroni scoprendo che il boss per cui lavora è peggio di quanto pensasse. Mettiamoci sesso, violenza, sparatorie, delinquenti, pathos, ritmo e battute assolutamente scontate, il risultato alla fine per quanto già visto rimarrà molto meno indigesto del previsto