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domenica 27 ottobre 2019

Signore delle illusioni


Titolo: Signore delle illusioni
Regia: Clive Barker
Anno: 1995
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Philip Swann è considerato il più grande illusionista del mondo. Tuttavia pochi sanno che in realtà nei suoi spettacoli non utilizza dei trucchi, bensì vera magia. I suoi poteri derivano da una devastante esperienza di dodici anni prima, quando aveva cercato di cogliere l'autentica percezione della realtà da Caspar Quaid, un uomo con poteri ed abilità demoniache. Per costringere Swann a essere il suo braccio destro nella distruzione del mondo, Quaidd rapisce una ragazzina, Dorothea, e nelle vicende che portarono alla sua liberazione, Swann sembra esser riuscito a uccidere e sigillare l'anima di Quaid. Tuttavia, dodici anni dopo questi eventi, alcuni seguaci di Quaid iniziano a compiere dei massacri e si mettono alla ricerca di Swann, ora marito di Dorothea. Per impedire il risveglio del vecchio mentore, Swann inscena la sua morte. La cosa insospettisce Dorothea, all'oscuro dei piani del marito, e decide di ingaggiare il detective Harry D'Amour (perseguitato da visioni demoniache) per far luce sugli eventi.

Barker per me è una sorta di profeta. Un personaggio da adorare ancora più di Lansdale e King.
Un autore, scrittore, pittore, regista, sceneggiatore e molto altro ancora che mi ha fatto scoprire il male sotto un'altra forma.
Il suo terzo film sicuramente non ha i fasti e non è così semplice da tradurre su grande schermo come lo erano stati i due precedenti lavori per numerosi motivi.
In primis la storia, molto complessa, tantissimi personaggi, molta simbologia, tematiche e modalità che assomigliano moltissimo alla sua graphic novel Apocalypse - Il grande spettacolo segreto (The Great and Secret Show), un fumetto incredibile in due volumi da leggere e rileggere più volte, tant'è che pensavo inizialmente che fossero la stessa cosa ma poi sono andato a rileggermi il Libro di sangue visto che nel fumetto la sinossi parlava dell'infinita lotta tra il bene e il male, in una versione in cui si contrappone la fame di potere al semplice elevarsi dello spirito a essere cielo.
Il film poi merita un'importante considerazione ovvero i tagli che sempre di più piovono come meteore impazzite da parte della produzione che su talenti di questo tipo deve mettere sempre le mani.
Amputare Cabal è già di per se un dramma, ma non inficia troppo sulla storia, farlo con Lord of the illusions è un atto criminale perchè la storia è complessissima e nonostante tutti gli sforzi del caso, si rischia di trascurare od omettere particolari che servono a dare chiarezza su una buona parte dei misteri e dei colpi di scena.
A livello tecnico il film è sicuramente segnato da un sacco di soldi che necessitavano e gli effetti in c.g, alcuni sono davvero orribili come il mostro/fantasma, Swann che cerca di apparire con un tremendo 3d in versione triangoli del Tagliaerbe. Dall'altra parte invece alcuni effetti sono abbastanza impressionanti, Quaid nel finale quando si leva la maschera ha un make up funzionale così come l'indemoniato che all'inizio turba il sonno di Harry.
Il film con meno violenza e sangue in assoluto per essere di Barker. Un film che come il romanzo, Il mondo in un tappeto, che spero qualcuno prima o poi prenderà in considerazione, ha una valenza magica, meno orrorifica ma più mistica e legata se vogliamo a quell'orrore satanico che a Barker piace molto. Qui i rimandi sono più al soprannaturale, alle illusioni, a ciò che sembra ma non è, ad un investigatore privato che entra in una sub cultura che non conosce e di cui non sa nulla come noi del resto.