Titolo: Signore delle illusioni
Regia: Clive Barker
Anno: 1995
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Philip Swann è considerato il più
grande illusionista del mondo. Tuttavia pochi sanno che in realtà
nei suoi spettacoli non utilizza dei trucchi, bensì vera magia. I
suoi poteri derivano da una devastante esperienza di dodici anni
prima, quando aveva cercato di cogliere l'autentica percezione della
realtà da Caspar Quaid, un uomo con poteri ed abilità demoniache.
Per costringere Swann a essere il suo braccio destro nella
distruzione del mondo, Quaidd rapisce una ragazzina, Dorothea, e
nelle vicende che portarono alla sua liberazione, Swann sembra esser
riuscito a uccidere e sigillare l'anima di Quaid. Tuttavia, dodici
anni dopo questi eventi, alcuni seguaci di Quaid iniziano a compiere
dei massacri e si mettono alla ricerca di Swann, ora marito di
Dorothea. Per impedire il risveglio del vecchio mentore, Swann
inscena la sua morte. La cosa insospettisce Dorothea, all'oscuro dei
piani del marito, e decide di ingaggiare il detective Harry D'Amour
(perseguitato da visioni demoniache) per far luce sugli eventi.
Barker per me è una sorta di profeta.
Un personaggio da adorare ancora più di Lansdale e King.
Un autore, scrittore, pittore, regista,
sceneggiatore e molto altro ancora che mi ha fatto scoprire il male
sotto un'altra forma.
Il suo terzo film sicuramente non ha i
fasti e non è così semplice da tradurre su grande schermo come lo
erano stati i due precedenti lavori per numerosi motivi.
In primis la storia, molto complessa,
tantissimi personaggi, molta simbologia, tematiche e modalità che
assomigliano moltissimo alla sua graphic novel Apocalypse - Il grande
spettacolo segreto (The Great and Secret Show), un fumetto
incredibile in due volumi da leggere e rileggere più volte, tant'è
che pensavo inizialmente che fossero la stessa cosa ma poi sono
andato a rileggermi il Libro di sangue visto che nel fumetto la
sinossi parlava dell'infinita lotta tra il bene e il male, in una
versione in cui si contrappone la fame di potere al semplice elevarsi
dello spirito a essere cielo.
Il film poi merita un'importante
considerazione ovvero i tagli che sempre di più piovono come meteore
impazzite da parte della produzione che su talenti di questo tipo
deve mettere sempre le mani.
Amputare Cabal è già di per se un
dramma, ma non inficia troppo sulla storia, farlo con Lord of the
illusions è un atto criminale perchè la storia è complessissima e
nonostante tutti gli sforzi del caso, si rischia di trascurare od
omettere particolari che servono a dare chiarezza su una buona parte
dei misteri e dei colpi di scena.
A livello tecnico il film è
sicuramente segnato da un sacco di soldi che necessitavano e gli
effetti in c.g, alcuni sono davvero orribili come il mostro/fantasma,
Swann che cerca di apparire con un tremendo 3d in versione triangoli
del Tagliaerbe. Dall'altra parte invece alcuni effetti sono
abbastanza impressionanti, Quaid nel finale quando si leva la
maschera ha un make up funzionale così come l'indemoniato che
all'inizio turba il sonno di Harry.
Il film con meno violenza e sangue in
assoluto per essere di Barker. Un film che come il romanzo, Il mondo
in un tappeto, che spero qualcuno prima o poi prenderà in
considerazione, ha una valenza magica, meno orrorifica ma più
mistica e legata se vogliamo a quell'orrore satanico che a Barker
piace molto. Qui i rimandi sono più al soprannaturale, alle
illusioni, a ciò che sembra ma non è, ad un investigatore privato
che entra in una sub cultura che non conosce e di cui non sa nulla
come noi del resto.