Titolo: Jurassic Park
Regia: Steven Spielberg
Anno: 1993
Paese: Usa
Giudizio: 4/5
Grazie a un
rivoluzionario processo d’ingegneria genetica, l'imprenditore John Hammond, fa
clonare una ricca gamma di rettili preistorici dal Dna di dinosauri estinti. Questa
è l'idea per uno straordinario parco dei divertimenti. Per testare il sistema
di sicurezza, il miliardario Hammond ingaggia un trio di scienziati, i legali
degli azionisti del parco e un paio di nipotini, affinché perlustrino in
anteprima il grandioso parco, ma non tutto andrà bene.
“Dio crea i
Dinosauri. Dio distrugge i Dinosauri. Dio crea l'Uomo. L'Uomo distrugge Dio.
L'Uomo crea i Dinosauri. Spielberg inavvertitamente crea un semi-capolavoro”
Jurassic Park è appunto un semi-capolavoro.
Semi perché il mestierante Spielberg, per quanto non si
possa escludere dai maestri del cinema contemporaneo, è anche un grosso
furbacchione che ha sempre saputo regalare a Hollywood tanto fumo colorato bene
(senza stare qui a parlare della sua ideologia politica e i suoi aiuti allo
stato d’Israele).
Poi ci sono le eccezioni (LO SQUALO e la saga di INDIANA
JONES), i film seriosi e i drammi storici (SCHINDLER’S LIST,MUNICH,L’IMPERO DEL
SOLE,IL COLORE VIOLA) e quant’altro dove è sicuramente l’avventura il genere
che ha saputo meglio amalgamare lo spirito del regista.
Maestro dei blockbuster per famiglie, Spielberg fa parte
di quella classe di registi che oggi forse vengono un po’ rimpianti per la loro
assoluta capacità di dare enfasi al genere, mentre dall’altra mostra come i
nuovi arrivati non abbiano saputo cogliere le postille dei maestri (basta
vedere il sodalizio tra Spielberg e Abrams per il recente SUPER 8).
Qui non siamo dalle parti del suo miglior film ovvero LO
SQUALO, però ci troviamo di fronte ad un film che ha saputo vincere una
scommessa difficilmente raggiunta da qualcun altro per l’anno in cui è uscito.
Avendo certo carta bianca sui milioni di budget che
servivano per l’opera titanica, è il primo tentativo riuscito bene per vedere i
vecchi giganti della Terra.
Prima di questo film tutto sembrava assolutamente utopico
se non altro perché i risultati della c.g hanno registrato proprio in quegli
anni i primi risultati davvero spettacolari. I successivi tentativi di creare
un franchise sul fenomeno hanno naturalmente fatto emergere l’insuccesso e i
punti deboli che mostrano come non bastino da soli i dinosauri a tenere alta
l’attenzione dello spettatore.
Non viene rispecchiato il cinismo, la violenza del libro
qui è ai minimi termini e cautamente mostrata sempre per cercare di rendere il
più neutro possibile e omologando il target a tutte le fasce d’età.
Anche questo però è sinonimo di saper fare cinema.
Jurassic Park, anche se con queste piccole pecche, è
proprio il risultato di come abbia saputo soddisfare tutti, dai bambini ai
giovani per arrivare agli adulti e agli anziani.
L’idea poi alla base dello script e l’incidente
scatenante sono geniali, anche se per quelli bisogna ringraziare Crichton e i
meriti del suo libro e della sua stesura della sceneggiatura insieme a David
Koepp.