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domenica 22 aprile 2018

Bride




Titolo: Bride
Regia: Svyatoslav Podgayevskiy
Anno: 2017
Paese: Russia
Giudizio: 3/5

Una giovane donna in procinto di sposarsi deve fare i conti con una famiglia che manifesta comportamenti molto strani e inquietanti.

Di solito i russi non prediligono l'horror o meglio non fanno parte di quei paesi così affezionati al genere. Tuttavia quando prova alcune incursioni sul tema riesce alle volte a sorprendere con alcuni film interessanti come il pasticciato remake Viy(2014), Cargo 200 e il pesantissimo Philosophy of a Knife
(tuttora una delle pellicole più pesanti mai viste).
Con Bride il taglio è decisamente più commerciale. Fantasmi+Casa "stregata"+Folklore popolare e antichi rituali cristiani. Il risultato è un film che nel primo atto ha una misuratissima atmosfera con un ritmo lento e una profondità di campo con il compito di immergere lo spettatore in quella che sembra una tradizione piuttosto desueta anche in Russia.
Dal secondo atto in avanti il film velocizza il ritmo, i jump scare sono tanti e abbastanza misurati e l'idea generale è di un buon film che non ha nulla da invidiare al confronto con altre produzioni coadiuvati da budget faraonici.
Alternando sequenze ambientate nell'ottocento con una messa in scena contemporanea (il film è ambientato ai nostri giorni) narra di questa strana pratica in cui venivano fotografati i cadaveri per ricordarli e perché i loro spiriti rimanessero a vegliare sui congiunti; essi però sono catturati dall’obbiettivo della macchina fotografica con le palpebre chiuse e, sopra, degli occhi disegnati.
The Bride grazie anche a delle buone prove attoriali e una messa in scena efficace è quella dark story tipicamente russa, abbastanza indipendente e sconosciuta (non avrà mai una distribuzione da noi) capace di sinistre suggestioni e di muovere qualcosa di nuovo a differenza della moltitudine di film sul genere che vantano numerosi sequel e prequel forse eccessivi che spesso sottolineano l'intento commerciale e non quello narrativo raccontando in fondo sempre le stesse cose.