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martedì 12 luglio 2011

Nude Nuns with big guns


Titolo: Nude Nuns with big guns
Regia: Joseph Guzman
Anno: 2010
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Sorella Sara, vittima di abusi sessuali e mentalmente plagiata e sottomessa tramite droghe da un clero corrotto, si ritrova in punto di morte a ricevere un messaggio da Dio che la invita a vendicarsi. Armata di fede e pistoloni dovrà vedersela anche con i Los Muertos, un gruppo di motociclisti sicari ingaggiato per fermarla.

Oramai si è sconfinato già da tempo sull’exploitation e sul trash.
Gli esempi sono sacrosanti senza bisogno di annoverarli tutti anche se in questo caso alcuni richiami con il cinema di genere sono evidenti e più che mai profetici per capire il film, solo in parte riuscito, di Guzman.
Se Almodovar anni fa mostrava suore lesbiche che trattavano anche loro affari di droga e altro ancora, è toccato poi a Rodriguez e altri registi, meno conosciuti di lui ma non per forza di cose meno bravi, rimodernizzare i b-movie e puntare su alcuni contenuti che non perdono mai gli afecionados e la loro carica eversiva fatta di blasfemia a palate, donne sempre nude e dotate di una stupidità innata che la dice lunga su una visione d’insieme generale in chiave maschilistica fallocentrica(in questo caso altalenando le gnocche ai cessi veri e propri degni del velo da suora) scene lesbo, droga and rock’n roll, dialoghi accesi, armi a iosa e così via.
Guzman strizza l’occhio ai Grindhouse, al cinema pulp di Quentin(sempre più “copiato” dai nuovi cineasti che uno si è pure rotto i coglioni di sentirlo continuamente chiamato in causa), alle pellicole appunto di Rodriguez (Machete e Il Mariachi su tutte), cercando di riproporre alcune situazioni e cercando di mantenere una sua sfera di autorialità che però tarda ad arrivare e soprattutto non riesce, nonostante alcuni tentativi ben riusciti, a mantenersi costante diventando uno dei tanti film, che farà fare qualche risata, questo è certo, ma che ad un certo punto farà sbadigliare contando che oramai neanche Guzman autore anche della sceneggiatura non sa più cosa inventarsi per cercare di stupire il pubblico.
E’ così se anche un cazzo che si stacca dopo un colpo di pistola risulta pacchiano con il machi che piange il residuo della sua virilità allora fatevi veramente quattro calcoli…