Visualizzazione post con etichetta Netflix. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Netflix. Mostra tutti i post

lunedì 24 marzo 2025

Witcher-Sirene degli abissi


Titolo: Witcher-Sirene degli abissi
Regia: Kang Hei Chul
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Potrebbe scoppiare una guerra ma l'amore tra un principe e una sirena lo impedisce. Riuscirà Geralt di Rivia a evitare il conflitto prima che sia troppo tardi?
 
Nel precedente WITCHER-NIGHTMARE OF THE WOLF era diretto da Kwan II Han qui abbiamo invece Kang Hei Chul. Potrebbe voler dire qualcosa...Witcher è un soggetto interessante, quell'eroe norreno di cui non ho ancora visto la serie che potrebbe essere associato a Beowulf oppure Slaine o molti altri di quel pantheon mitologico. L'atmosfera è sempre cupa e medievale, ci sono mostri, creature, maghi, stregoni. Insomma un contesto fantasy dove riesce a dimorare l'horror con combattimenti epici e la scelta di non lesinare con il sangue. In questo caso le sirene, quegli esseri spesso taciuti o mostrati dalla letteratura e dai film come creature leggiadre e positive quando invece spesso e volentieri hanno saputo rappresentare totalmente il contrario grazie proprio ad altri film e ad altra letteratura basti pensare anche solo all'Odissea di Omero.
Il risultato è un prodotto che si incastra alla perfezione all'interno dell'universo multimediale di The Witcher: gli amanti dei libri troveranno una storia che era stata tagliata dalla serie TV, anche se ritoccata, quelli dei videogame hanno il "loro" Geralt, mentre coloro che hanno visto solo la serie TV possono godersi una nuova avventura in quell'universo in compagnia del Ranuncolo che conoscono e con Yen sullo sfondo.

venerdì 28 febbraio 2025

Castlevania Nocturne-Season 2


Titolo: Castlevania Nocturne-Season 2
Regia: AA,VV
Anno: 2025
Paese: Usa
Stagione: 2
Episodi: 8
Giudizio: 3/5

Mentre la rivoluzione travolge la Francia, Richter Belmont lotta per difendere l'eredità della famiglia e per impedire l'ascesa di una spietata vampira assetata di potere.
 
La seconda stagione di Castelvania dopo la delusione cocente della serie di CASTLEVANIA del 2018 non poteva realizzarsi meglio di così. Contesto storico degno di nota e reso in maniera soddisfacente apportando anche personaggi storici come Robespierre ma soprattutto Erzsebet Bathory personaggio poco conosciuto ma con una storia quasi inverosimile. I personaggi sono ottimamente caratterizzati dalla parentesi iniziale in Egitto con Alucard a Richter che diventa a tutti gli effetti l'eroe principale ben affiancato da maghe di ogni tipo e componenti della famiglia Belmont.
Sembra in parte Berserk con tutta la galleria di demoni infernali, il sodalizio con la chiesa, dove tutto sembra corrotto e ci sono bagni di sangue in quasi ogni episodio. L'animazione poi è perfettamente bilanciata e il ritmo come non succedeva nella serie precedente è molto alto senza lasciare mai momenti di noia e incompiutezza. Se già i primi episodi sono interessanti nel finale si avrà una vera guerra tra vampiri, divinità, creature infernali, esercito e il nostro manipolo di protagonisti.


giovedì 30 gennaio 2025

Carry On


Titolo: Carry On
Regia: Jaume Collett-Serra
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Un giovane agente della TSA cerca di battere in astuzia un misterioso passeggero che l'ha ricattato per introdurre un pericoloso pacchetto su un volo la vigilia di Natale.
 
Carry On è un modestissimo thriller diretto da un mestierante dell'action commerciale americano.
Un film che tutto sommato riesce ad essere uno scalino superiore alle altre opere del regista se non altro per uno script banale ma non troppo e una galleria di attori in parte dove Bateman sicuramente fa la differenza. Un film quasi tutto girato in aeroporto, con un ritmo frenetico, un misterioso virus, intrighi internazionali, la voglia di avere uno scatto di livello e infine l'essere preso di mira dai killer di turno per il loro piano diabolico. Carry On si lascia vedere bene, ha pochi momenti lenti quasi tutti legati al legame di coppia tra Ethan e Nora che a tratti sono davvero stucchevoli

mercoledì 1 gennaio 2025

Terminator Zero-Season 1


Titolo: Terminator Zero-Season 1
Regia: Masashi Kudō
Anno: 2024
Paese: Giappone
Episodi: 8
Stagione: 1
Giudizio: 2/5

Nell'anno 2022, una guerra che continua da decenni vede contrapporsi i pochi umani sopravvissuti della Resistenza e un implacabile esercito di macchine ribelli. Nel 1997, la malvagia intelligenza artificiale Skynet acquisisce una coscienza e comincia una guerra senza fine contro gli umani. Intrappolata fra questi passato e futuro c'è una misteriosa e impavida combattente della Resistenza, chiamata Eiko, che viene scelta per tornare indietro nel tempo e cambiare il destino dell'umanità fino all'arrivo del Giorno del Giudizio. Arrivata nel 29 agosto 1997 si ritrova a proteggere Malcom Lee, un brillante scienziato giapponese a Tokyo che sta lavorando ad una nuova intelligenza artificiale (nota come Kokoro) progettata per competere contro l'imminente attacco di Skynet e di impedire la fine del mondo. Mentre Malcom cerca di comprendere le complessità morali derivate dalla sua creazione, inizia ad essere braccato da uno spietato e letale robot assassino proveniente dal futuro che altererà per sempre il destino finale dei suoi tre figli.
 
Terminator Zero è una mini serie d'animazione che sembra voler omaggiare i capitoli della saga in vari modi cercando di puntare sui temi più rilevanti e apportando alcune modifiche interessanti e altre che ho trovato piuttosto macchinose e fuorvianti come la parte infinita legata ai dialoghi tra Malcom e Kokoro. C'è la scena dell'inseguimento, la strage nell'edificio della polizia, questa strana valanga di robot trovati dal figlio di Malcom che con la Ai di Skynet sembrano ribellarsi all'uomo ma anche ai Terminator ingaggiando così un vero sterminio che soprattutto negli ultimi episodi riporta ad una guerra che sembra poter implodere da un momento all'altro. Il personaggio di Eiko sembra uscito da Dark Fate. La serie, infatti, racconta un'altra volta proprio ciò che accade durante il Giorno del giudizio, spostando però il focus su una zona geografica finora non trattata dalla saga: il Giappone. La natura "doppia" della trama, che mette in parallelo azione ed estese sessioni tecno-filosofiche, rende Terminator Zero una serie dal ritmo un po' ballerino e afflitta da qualche lungaggine di troppo, al punto che molto probabilmente le otto puntate da circa venticinque minuti ciascuna sarebbe potute essere condensate in un film di un paio d'ore.

mercoledì 11 dicembre 2024

Rebel Ridge


Titolo: Rebel Ridge
Regia: Jeremy Saulnier
Anno: 2021
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Un ex marine vorrebbe solo pagare la cauzione per il cugino, farlo uscire di prigione e andare avanti con la propria vita; ma dopo un violento scontro con il capo della polizia locale, il veterano comincia a svelare la pericolosa rete di corruzione che invischia la città.
 
Nei film di Saulnier i protagonisti fanno spesso una scoperta che non dovrebbero. Un cadavere, riciclaggio di soldi, misteri inconfessati, traffico di qualsiasi natura possa trattarsi. BLUE RUIN, HOLD THE DARK, GREEN ROOM, TRUE DETECTIVE. Un curriculum pressochè perfetto e ambizioso per un'autore che non accenna a smettere di sfornare film davvero interessanti con un ritmo che alza la posta con un'atmosfera in grado di farti esaltare e poi con alcune scene iconiche che spiazzano e colpi di scena inseriti al posto giusto. Saulnier ha una sua politica d'autore che lo diversifica da tutti gli altri. Anche sforzandosi non c'è mai nulla di derivativo nella sua scelta di intenti, su cosa e come mostrarlo sullo schermo. Sceglie un personaggio che seppur simile per tempi, modi e comportamenti riesce a ritagliarsi una sua originalità e personalità ben strutturata, caratterizzatata e definita. Rebel Ridge è quindi il luogo siffatto delle malefatte, di come tutto secondo Saulnier funzioni male, forze dell'ordine, politica, giudici. Una corruzzione che ormai sembra l'unico binocolo con cui vedere la realtà. Eppure Jeremy insegna come ci sia sempre qualcuno in seconda linea deciso a far trionfare la giustizia e non lasciare soltanto un quadro di puro e inusitato cinismo.

martedì 19 novembre 2024

Buco-Capitolo 2


Titolo: Buco-Capitolo 2
Regia: Galder Gaztelu-Urrutia
Anno: 2024
Paese: Spagna
Giudizio: 4/5

Nella prigione verticale composta da 333 livelli dove il cibo scende dall'alto su una piattaforma e dove riescono a sfamarsi soprattutto quelli che si trovano ai piani superiori, è arrivata Perempuàn. La donna, un'artista che ha deciso di sottoporsi volontariamente al progetto perché tormentata dal senso di colpa per una tragedia avvenuta nel corso di una mostra delle sue sculture, condivide la cella con il matematico Zamiatàn che si trova inizialmente al piano 24. Lui vorrebbe sempre mangiare la pizza, si rade spesso il corpo ed è tormentato dalla soluzione impossibile della radice quadrata di -1.
 
Il sequel del primo capitolo non sapevo nemmeno che fosse stato messo in cantiere. Il risultato è ancora meglio del primo che già non era male ma questo capitolo è a tratti ancora più distopico, estremamemte violento, cinico, grottesco, splatter, gore. Ci mette tutta la cattiveria possibile mostrando personaggi ancora più perfidi ormai completamente impazziti da questo esperimento e costretti a seguire delle regole ferree che non concedono speranza e salvezza per nessuno.
Qualsiasi piano è pericoloso. Il cibo quando c'è è pericoloso e crea disordine e trasgressione. I morti aumentano in maniera sporadica e si cercano torture ai limiti della concezione.

Its what inside


Titolo: Its what inside
Regia: Greg Jardin
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Una festa prematrimoniale si trasforma in un incubo esistenziale quando un amico che nessuno vedeva da tempo si presenta con una valigia contenente un misterioso dispositivo in grado di indurre lo scambio di corpi. Il gruppo cade nella tentazione di partecipare a un gioco perverso e scopre verità nascoste, desideri repressi e rancori profondi.
 
Ogni tanto Netflix tra le sue proposte quasi tutte uguali e fatte con lo stampino se ne arriva con qualche titolo niente male. E' questo il caso di un horror per alcuni aspetti atipico, perchè prima di tutto non è un vero horror, parla di scambi di corpi strizzando l'occhio alla scifi, parla di un macchinario strano ed è molto furbetto nel gestire la sceneggiatura soprattutto nel finale con qualche twist inaspettato e un climax divertente. Un ritrovo, quasi solo ed esclusivamente una location, scoperte, innamoramenti, segreti inconfessati e tanti dialoghi dove ovviamente ognuno nel corpo di un altro tira fuori quanto di più sbagliato sia nelle sue corde o con la sola intenzione di vendicarsi di qualche torto subito. Bravi gli attori perchè alla fine forse quella del cast per un film dichiaratamente di genere, era la cosa più difficile da gestire come quella di mettersi nel panni di un altro. David W.Thompson spesso scelto da Saulnier rimane il più azzeccato.

Shadows Strays


Titolo: Shadows Strays
Regia: Timo Tjahjanto
Anno: 2024
Paese: Indonesia
Giudizio: 3/5

Dopo una missione non pienamente riuscita in Giappone, 13 viene sospesa dall'Ombra, la società segreta per cui lavora. Poi incontra Monji, undicenne rimasto orfano, e si lega a lui. Quando il ragazzino viene rapito, lei entra in azione per ritrovare il suo unico amico, anche a costo di scontrarsi con il suo mentore e con l'organizzazione segreta di cui fa parte.
 
Tjahjanto è uno dei Mo Brothers ovvero coloro che hanno ridato spinta, vigore, mazzate, violenza e horror confezionando dei piccoli gioielli del cinema di genere. MACABRE, NIGHT COMES FOR US, KILLERS, HEADSHOT, MAY THE DEVIL TAKE YOU, MAY THE DEVIL TAKE YOU TOO, V/H/S 94, V/H/S 2. Insomma giovani, pieni di talento e di idee che si sono espresse perlopiù nell'horror e nelle arti marziali. Shadows Strays segue una sua politica d'autore lasciando spazio ai complotti, al revenge movie, alla final girls, alla resa dei conti, ad un'organizzazione spietata che agisce appunto come fantasmi senza lasciare tracce e dove di fatto 13 diventa la performer in grado di misurarsi con la stessa organizzazione e contro dei politici corrotti oltre che la malavita locale.
Dal punto di vista tecnico e delle maestranze coinvolte il film funziona molto bene, senza farsi mancare nulla, dove addirittura vediamo un ragazzino massacrato di botte per quasi tutto il film, dove di happy ending c'è ben poco sapendo che presto tutti moriranno. Però d'altra parte se confezionato molto bene la trama è di una banalità incredibile senza nessun vero colpo di scena, come quei quadri di un videogioco che vedi passare ma sai benissimo a cosa porteranno

venerdì 13 settembre 2024

Immaginario


Titolo: Immaginario
Regia: Yoshiyuki Momose
Anno: 2022
Paese: Giappone
Giudizio: 4/5

Un amico immaginario deve tornare dal suo creatore prima di essere dimenticato o catturato da un uomo malvagio
 
Senza scomodare i faraoni dell'animazione come Kon Satoshi che ancora adesso piangiamo per la sua anticipata dipartita, il film di Momose è la consacrazione di quanto possa spingersi la voglia di riflettere sul potere salvifico dell'immaginazione. Per questo solo in piccolissimi momenti ho pensato a quel capolavoro di PAPRIKA. Qui ci troviamo di fronte ad un gran bel film, sontuoso, spettacolare, pieno di mezzi e risorse, di mondi e una galleria di personaggi esaustiva.
C'è un nemico molto potente, c'è la paura di crescere e di non essere creduti dagli adulti, c'è da parte di questi ultimi la rassegnazione e la voglia di razionalizzare troppo. C'è un passaggio di consegne che nel secondo atto cambia drasticamente mondo e piano di realtà. Ci sono colpi di scena, mentori magici, scene d'azione, di inseguimenti, di fuga da qualcosa che sta spegnendo l'immaginazione nei bambini e di una creatura famelica che si ciba dei sogni e dei ricordi di questi ultimi.
Spero che questo film abbia il suo dovuto spazio per farsi largo e dire la sua in un genere quello d'animazione fantasy che non è mai appassito ma qui si punta molto in alto con metafore importantissime che sono alla base per la comprensione dei personaggi come Amanda che crea mondi e amici immaginari per elaborare un brutto lutto appena capitato

Furies-Season 1


Titolo: Furies-Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2024
Paese: Francia
Stagione: 1
Episodi: 8
Giudizio: 2/5

Lyna ha vent'anni, studia all'università, ha un fidanzato poliziotto e una vita apparentemente normale. In realtà è figlia del commercialista della mafia di Parigi e da sempre fa di tutto per stare lontana dalla vita criminale dei genitori. Fino al giorno in cui, mentre festeggia il compleanno, suo padre viene ucciso davanti ai suoi occhi: da quel momento per Lyna comincia una discesa agli inferi che la porterà a scoprire il segreto della sua identità e risalire così alla «Furia», la donna che veglia sulle famiglie mafiose della città e impedisce le guerre tra clan. Lyna rintraccia la Furia, la carismatica e potentissima Selma, e si mette al suo servizio non sapendo bene (o forse sì...) a cosa va incontro.
 
Furies è una gradevole serie di intrattenimento che spero non abbia un seguito. Perchè pur avendo un buon ritmo che và scemando soprattutto negli ultimi pessimi episodi, è un prodotto che alza troppo la posta in ballo inserendo troppo e finendo per essere stucchevole e derivativo. Pur con delle buone intuizioni, il cast, la messa in scena, le location e le maestranze in generale pecca proprio nel voler esagerare in tutti i modi. E' un continuum di alzata di livello partendo dal basso e finendo per far diventare Lyna e la Furia due personaggi complementari che però ormai non sembrano più aver nulla da dire perchè sono state strizzate troppo velocemente con drastici colpi di scena che a volte lasciano l'amaro in bocca. Il vero antagonista, ovvero il padre di Lyna interpretato dal redivivo Mathieu Kassovits è scritto con una velocità tale da renderlo una sagoma e l'ennesimo personaggio scontato e già visto fuori dalle righe. Mi viene da fare un arduo paragone con un'altra mini serie simile sotto certi aspetti per la spensieratezza con cui è stata condotta l'operazione ma con risultato molto più convincente ovvero CONTINENTAL

venerdì 9 agosto 2024

Under Paris


Titolo: Under Paris
Regia: Xavier Gens
Anno: 2024
Paese: Francia
Giudizio: 2/5

La brillante scienziata Sophia scopre che un grosso squalo nuota nelle profondità del fiume.

Xavier Gens è un regista da cui mi aspetto sempre qualcosa in più. Negli ultimi anni purtroppo ha deluso a causa di scelte sbagliate, flop e forse ha perso quel mordente che facevano di lui uno dei top registi horror francesi post contemporanei.
Alla prova con uno shark movie nonostante il finale resti il momento più alto del film, sembra quasi da un lato una campagna mediatica sulla Senna prima delle Olimpiadi, dall'altro un attacco ecologista, eco-revenge con le bombe sul fondale che devasteranno tutto. Nassim Si Ahmed che deve essere messo in luce e infine gli squali, i veri protagonisti che in realtà sembrano soltanto il risultato di tutta una serie di problemi. Un film confuso dove il ritmo fatica ad ingranare e ogni tanto alcune scene come quella nei sotterranei sembrano create soltanto per regalare un po di azione di cui il film scarseggia incredibilmente.

Cobra Kai-Season 6 (1 parte)


Titolo: Cobra Kai-Season 6 (1 parte)
Regia: AA,VV
Anno: 2024
Paese: Usa
Stagione: 6
Episodi: 5
Giudizio: 3/5

I due dojo guidati da Johnny Lawrence e Daniel LaRusso cercano di risolvere i loro dissidi interni per unirsi tutti insieme in visto del Sekai Taikai. Dopo un apparente pace nella valley i vecchi malumori vengono a galla quando i due sensei devono scegliere i migliori da portare al grande torneo.

5 di 15 episodi. Tre parti per un'unica stagione. Quella finale. Cobra Kai è un'altra di quelle serie nostalgiche di cui non si sentiva bisogno. Ci hanno provato. Hanno scelto la strada più semplice possibile e di fatto sono rimasti basiti anche loro di questo inaspettato successone. Perchè sei stagioni vuol dire che il prodotto è andato bene per quanto concerne la scelta del cast, il teen movie, l'avventura, il pathos, l'azione, la morale che spesso non riesce bene ad essere identificata ed un continuo passare da una scuola all'altra come a dire che per un giovane è difficile in fondo saper scegliere da che parte stare.
Cinque episodi che servono in questo caso a farci riscoprire quanto i nostri protagonisti sono cresciuti, c'è un piccolo spazio per il passato di Miyagi che non sembrava poi così innocente, Mike Barnes che non sapendo più dove andare a sbattere la testa cerca di ritrovare se stesso in una grotta combattendo un serpente per vincere le sue paure e poter guidare un gruppo di giovani giapponesi davvero cazzuti. Ci sono poi altri personaggi secondari alcuni incredibilmente fuori misura come Chozen Toguchi, la zizzania messa dallo stesso Lawrence per smussare i buoni sentimenti dei suoi allievi e poi quello che di fatto è la semina per il gran torneo che sarà la terza parte finale di questa stagione

venerdì 2 agosto 2024

Beverly Hills Cop 4


Titolo: Beverly Hills Cop 4
Regia: Mark Molloy
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Il detective Axel Foley si ritrova trascinato negli opulenti dintorni di Beverly Hills per indagare sulla prematura scomparsa di un suo confidente di lunga data.
 
Continuano le operazioni nostalgiche legate ad alcune saghe interessanti firmate da autori pretigiosi come capitava per Tony Scott o John Landis. Gli ingredienti di queste ricette sono l'andare a ripescare quasi tutto il cast, mischiarlo con giovani promesse (Joseph Gordon-Levitt che sembrava sparito dai radar) e alcuni villain direi mai così scontati. Sembra tutto imbolsito e in parte con quella vena legata al poliziesco e all'action che non riesce mai ad ingranare regalando un'opera lunga e pasticciata connotata da tutti i luoghi comuni possibili. Ad esempio abbiamo la figlia di Axel che fa l'avvocatessa e che ha un senso di giustizia tale e quale al padre ma che allo stesso tempo non sopporta perchè si sente abbandonata da quest'ultimo. La storia d'amore tra la figlia e Bobby è stata tranciata di netto perchè Jane non sopportando il padre non può stare con un poliziotto. Taggart che non sembra rendersi conto di spalleggiare un ispettore malavitoso e Billy che sembra continuare a combattere la corruzione non avendo più l'età. Il finale della sparatoria, come la scena dell'elicottero e altre che non starò ad elencare sono il leitmotiv che decreta i limiti di questa inutile operazione commerciale.

martedì 23 luglio 2024

Badland Hunters


Titolo: Badland Hunters
Regia: Heo Myeong Haeng
Anno: 2024
Paese: Corea del Sud
Giudizio: 3/5

Un terremoto spaventoso ha trasformato Seoul in una terra desolata post-apocalittica. I sopravvissuti devono affrontare non solo le minacce provenienti dalla natura, ma anche quelle umane, dal momento che non vige più nessuna legge se non quella del più forte. Fra i superstiti ci sono anche Nam-san e Choi Ji-wan, che lavorano insieme come cacciatori delle terre desolate.
 
Dopo CONCRETE UTOPIA e BARGAIN di nuovo lo sfondo è quello di un terremoto che ha devastato la società rendendo gli abitanti rimasti e divisi tra vittime e carnefici in una landa post apocalittica dove bisogna imparare a vendere cara la pelle. Per certi aspetti sembra una versione coreana di Bud e Terence alle prese con maniche di bifolchi, predoni alla Mad Max, sette e scienziati pazzi che conducono esperimenti assurdi e questo personaggio enigmatico una donna chiamata “l’Insegnante” che con un misterioso contingente militare persuade la co protagonista a seguirla presso una comunità ricca che accoglie bambini e adolescenti.
Badland però riesce a tratti ad essere più comico e a non prendersi mai davvero sul serio come nei titoli sopra elencati. Questo lo porta come gli intenti e gli obbiettivi dei personaggi nonchè un certo tipo di narrazione ad essere più derivativa e prevedibile regalando uno spensierato divertimento e un un divertissement convincente.

mercoledì 3 luglio 2024

X-Men '97


Titolo: X-Men '97
Regia: AA-VV
Anno: 2024
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 10
Giudizio: 3/5

Dopo il finale della serie Insuperabili X-Men che ha portato la scomparsa di Charles Xavier dal mondo, gli X-Men si preparano ad affrontare nuove incredibili minacce.
 
Di fatto sono un sequel questi dieci episodi dopo la famosa serie d'animazione del '94. Infatti dagli intenti, dalla soundtrack e dalla scelta dei protagonisti si può dire che si è fatto un buon lavoro avvalendosi di una animazione più matura e stratificata e immettendo una quantità biblica di personaggi, questo per far capire come senza scomodare gli altri personaggi Marvel, l'universo X-Men sia già abbastanza popolato. Avendo un periodo storico ben preciso in cui si è andato a collocare, dove la scelta da noi sui prodotti seriali d'animazione americani non era proprio così interessante, dove i nipponici dettavano legge e dove soprattutto concepire un prodotto che non fosse solo botte da orbi e intrattenimento, non era facile. Beau DeMayo di MOON KNIGHT per certi versi è stata la scelta giusta andando a scegliere tematiche mature, politiche dove Marvel Animation è stata attenta, come quasi mai succede, a fare in modo di legare insieme in dieci episodi faccende spigolose legate al nazismo, la difficoltà di conciliare un’esistenza normale con le conseguenze del gene X e ovviamente i triangoli amorosi e la difficoltà a farsi piacere e a dover accettare le scelte scriteriate di una grossa parte dei "sapiens". In più c'è un multiverso dove vediamo Xavier e come viene portato in prima linea da una popolazione mutante e aliena, cattivi di cui ci si era dimenticati e soprattutto la morte di uno dei personaggi più interessanti della serie, un buono che non verrà dimenticato e che porterà nel finale ad una separazione prima di una riconciliazione


lunedì 13 maggio 2024

Spaceman


Titolo: Spaceman
Regia: Johan Renck
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

L'astronauta Jakub Procházka si trova da 189 giorni da solo in una missione spaziale ai confini della galassia e si rende conto che sua moglie Lenka, rimasta incinta, potrebbe non aspettarlo più quando ritornerà sulla Terra. In un momento di disperazione, riceve un inaspettato sostegno da Hanus, una creatura aliena che si nasconde nelle viscere dell'astronave. Nel tempo lunghissimo che passano insieme, Jakub cerca di capire che cosa è andato storto nella sua relazione e come fare per riconquistare la donna che ama
 
Spaceman è un altro film solitario e intimista all'interno di un astronave in mezzo allo spazio profondo come lo era stato al tempo il bellissimo MOON. Renck, l'autore della serie di CHERNOBYL, prendendo spunto dal romanzo da cui il film è tratto spinge molto su questa sorta di dialogo prima interno e poi esterno, questa espiazione della colpa legata alle responsabilità come futuro padre e dalle colpe dei padri (il suo torturatore comunista ai tempi della guerra). In questa sorta di catarsi interna e dai pochi e accennati dialoghi con il capitano del progetto, Tuma, la quale cerca di mantenerlo su un piano lucido proprio quando Jakub intraprende un viaggio onirico dove conoscerà questo ragno gigante ovvero Hanus l'alieno.
Tutti i dialoghi con esso riescono ad essere molto reali e portano l'alieno a cercare di comprendere la natura umana spiegando quella aliena e le differenze tra obbiettivi e bisogni delle due razze. Rimane un’intensa quanto bizzarra seduta psicoanalitica di un’ora e quaranta a gravità zero, dando l’opportunità all’ormai (s)perduto Jakub di metabolizzare, seppur a distanza di settecento milioni di chilometri dall’amato globo terracqueo, l’ormai deteriorato rapporto con l’amata moglie Lenka
E' un film lento e solitario, Jakub appare e viene definito "l'uomo più solo del mondo", un weirdness strano e per certi versi assurdo soprattutto dove sembra andare a parare nel climax finale

giovedì 9 maggio 2024

Rebel Moon-Parte 1 figlia del fuoco


Titolo: Rebel Moon-Parte 1 figlia del fuoco
Regia: Zack Snyder
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

L'universo è terreno di conquista per gli eserciti del Mondo Madre. La stirpe reale che da millenni regnava sul pianeta è stata sterminata in un misterioso attacco e ora a tessere le fila dell'Imperium è il Reggente Belisarius. Ma a contrastare la sempre più spietata ricerca di risorse dei suoi eserciti si ergono ora un pugno di ribelli capitanati dai fratelli Bloodaxe, a cui alcuni pianeti dei confini esterni danno rifugio e aiuto.
 
Questa operazione costosissima, una sorta di blockbuster nella precisa idea di quella che vorrebbe essere la scifi per Snyder devo dire che lascia sgomenti e basiti ovviamente in negativo.
Certo con un budget faraonico da 165 milioni di dollari ed effetti visivi all'avanguardia qualcosa di buono il film per fortuna riesce anche a costruire riuscendo se non altro a non avere mai grossi cali di ritmo. Il problema rimane come sempre da ricercare in quel braccio di ferro fatto tra un'estetica da cinefumetto che non sembra mai avere una propria politica d'autore e alcuni rallenty davvero inguardabili dove ogni singola azione viene sottolineata nemmeno fosse un atto eroico di chissà quale tipo. Un film piatto e privo di personalità dove ancora una volta manca un lavoro vero sui personaggi, dal momento che ne vengono mostrati molti dai riferimenti ad Aldrich e Kurosawa senza simpatizzare ed empatizzare mai veramente con nessuno. La faccia granitica della bella Boutella non può che arrendersi al progetto come anche veder sprecato un Charlie Hunnam con un personaggio che sappiamo benissimo cosa sia in realtà senza rimanere colpiti da quello che doveva essere il clamoroso colpo di scena. Per qualche strana ragione il sequel è riuscito a fare ancora peggio.

Rebel Moon-Parte 2 la Sfregiatrice


Titolo: Rebel Moon-Parte 2 la Sfregiatrice
Regia: Zack Snyder
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Dopo aver sconfitto l'Ammiraglio Noble su Gondival e aver visto perire il leader dei ribelli Darrian Bloodaxe, Kora e il suo gruppo di combattenti tornano su Veldt, il pianeta abitato da semplici agricoltori minacciato dalla sete di risorse dell'Imperium. Ben presto, però, scoprono che Noble è ancora vivo, riportato su questo piano di esistenza dalla tecnologia del Mondo Madre, e che da lì a cinque giorni arriverà con la sua dreadnought a reclamare il raccolto di grano e la vita dei fuggitivi. Mentre si preparano le difese su Veldt, Kora cerca di scendere a patti con il suo passato, scisso tra la fedeltà al sanguinario Belisarius, il reggente dell'Imperium, e il rimorso per l'uccisione della principessa Issa, l'unica capace di riportare la pace nella galassia, gesto per cui ha ricevuto in dote il soprannome di "Sfregiatrice".
 
Se nella prima parte si passava da pianeta in pianeta cercando di assoldare nuovi alleati contro l'Ammiraglio e l'Imperium, qui ci si ferma su un pianeta dove fondamentalmente dei contadini seminano il grano e allora si cerca di raccoglierlo il prima possibile per usarlo come scudo prima dello scontro finale contro l'esercito nemico e invasore.
Praticamente assistiamo a un'infinità battuta di dialoghi alcuni particolarmente inutili nel sottolineare qualcosa che già conosciamo e cercare di rendere ancora più drammatico un esito dove già si saprà che Kora e soci vinceranno anche se con qualche piccolo sacrificio.
Prolisso e noioso contando che due ore potevano tranquillamente essere sintetizzate in ottanta minuti. I personaggi secondari scompaiono ancor prima di comparire e infatti dei contadinotti non se ne ricorda nessuno. Il terzo atto è tutto una sparatoria tra contadini che usano attrezzi vecchia scuola e dinamite in passaggi sotterranei contro la potenza di fuoco dell'Imperium.
Un massacro che vero massacro non è. Da notare come ci saranno almeno venti minuti di film in cui vediamo tagliare il grano sempre con i soliti rallenty che contraddistinguono il ritmo e il montaggio del regista senza sapere lo scopo di questa ambigua scelta.

mercoledì 27 marzo 2024

Manodrome


Titolo: Manodrome
Regia: John Trengove
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Disoccupato e in procinto di diventare padre di un bimbo con la compagna Sal, Ralph sbarca il lunario lavorando come autista per Uber. Costantemente a corto di denaro, Ralph è sull'orlo di una crisi di nervi, ma ne è solo in parte consapevole. Da un lato i traumi infantili mai sopiti, dall'altro la disoccupazione e le preoccupazioni economiche portano Ralph ad avvicinarsi alle idee di Dan, guru a capo di una setta sull'orgoglio maschile "contro la ginosfera". Inevitabilmente anche i suoi rapporti con Sal e con i clienti e passeggeri della sua auto si complicano sempre più. 
  
Sarebbe interessante chiedere a Trengove, regista queer sudafricano, quale terreno volesse esplorare all'interno di questo film, perchè il film funziona anche se non sempre bene nel voler scegliere trame e percorsi diversi inciampando spesso e scegliendo un finale che poteva essere davvero molto più interessante. Ma l'analisi sulla sessualità di Ralph è forse l'elemento migliore e intenso del film grazie a Jesse Eisenberg che come il prezzemolo ovunque lo metti sta nel dare un quadro di macho all'interno della palestra ed è perfetta come scelta di un white trash proletario problematico e mono facciale che non riesce mai ad esprimere emozioni e sentimenti affondandoli dentro se stesso.
Prima di raggiungere il burn out alla Travis Bickle, Ralph conosce questa setta di invasati misogini e la loro filosofia della ginosfera che ancora adesso pur avendo spulciato Kant non mi è chiara.
Una discesa all'inferno come appare scontato anche da alcune semplificazioni di troppo, alcune scene quasi non sense come quella di seguire il nero palestrato per farsi sodomizzare e poi ucciderlo come una sorta di ammissione/repressione.

60 minuti


Titolo: 60 minuti
Regia: Olivier Kienle
Anno: 2024
Paese: Germania
Giudizio: 3/5

Il lottatore di MMA Octavio ha solo un'ora per raggiungere il compleanno della figlia, altrimenti rischia di perderne la custodia per sempre. Per arrivare in tempo, dunque, deve far terminare il prima possibile l'importante incontro che ha in programma per quella sera, cosa che non piace ad alcuni dei malavitosi che hanno scommesso grandi somme sul combattimento.
 
E' un film adrenalinico 60 minuti, un concentrato d'azione che corre, mena, salta, investe, minaccia qualsiasi cosa che tocca prendendo un fisic du role e facendolo correre per un'ora per tutta Berlino alla ricerca di una torta per poter tornare dalla figlia prima che le venga definitivamente tolta da avvocato e assistenti sociali. In questa rincorsa Octavio salta un incontro falsato di MMA dove un gruppo di mafiosi hanno investito una grossa cifra finendo indebitati con dei russi che seppur si vedono solo in una scena, quella nei sotterranei, basta per far capire la pericolosità delle parti in gioco. E' una storia che va drittissima, il nostro protagonista è in un luogo e deve raggiungerne un altro, stop. Berlino appare come un posto dove valgono una serie di regole non scritte utili solo a rendere ogni cosa il più cool possibile. 60 minuti vale soprattutto e quasi solo per le scene di combattimenti realizzate quasi tutte da stunt professionisti dove una menzione particolare c'è l'hanno quelli della scena nella palestra e quella nella discoteca (giusto per strizzare l'occhio a John Wick 4). Alla fine è ignorante quanto divertente, semplice quanto mai troppo stupido.