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domenica 27 novembre 2022

Hellraiser (2022)


Titolo: Hellraiser (2022)
Regia: David Bruckner
Anno: 2022
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Belgrado. Per conto del milionario Roland Voight, Serena, recupera la "Configurazione del Lamento", un rompicapo a forma di cubo consegnatole da Lorenz. Nella sua lussuosa villa, in Massachusetts, Voight tiene un festa durante la quale sacrifica il gigolò Joey, facendo uso del cubo maledetto, che permette a creature mostruose di accedere alla nostra dimensione.
Sei anni dopo. La tossicodipendente Riley, vive assieme al fratello Matt, il suo compagno Colin e la coinquilina Nora. Fidanzata con Trevor, Riley si lascia convincere a partecipare a un furto in un grande magazzino, ma quello che i due rubano è proprio il cubo in grado di evocare i Cenobiti. Riley riesce a completare una delle diverse configurazioni, diventando inconsapevole responsabile della scomparsa del fratello Matt, a sua insaputa torturato e ucciso dai Supplizianti. Nel tentativo di rintracciare Matt, Riley contatta Serena, attuale proprietaria del "cubo" rubato, e apprende di Voight, scomparso nel frattempo misteriosamente, senza apparente ragione. Riley decide di recarsi nella villa di Voight, venendo presto raggiunta da Trevor, Colin e Nora.

Che fosse difficile, che negli ultimi anni il progetto ha visto sfumare al timone nomi pretigiosi questo lo si sapeva e da un lato ce lo si poteva anche aspettare contando che a differenza di tante saghe, quella di Clive Barker è una delle più complesse da trattare contando che non ha una narrazione tradizionale e un mostro che va avanti uccidendo e così via. Qui da sempre come tutto ciò che concerne il prolifico autore siamo di fronte ad una perla di sadismo, sadomaso e body horror soprattutto nello sdoganamento di un capitolo che sembra come intenzioni voler assorbire i primi tre capitoli inserendo una galleria appunto di Cenobiti particolarmente suggestiva. Dove il sangue torna a scorrere a fiumi e dove l'horror diventa perverso e allucinante tutto votato in fondo alla ricerca del piacere che per gli umani è troppo limitato mentre per i Cenobiti assurge a qualcosa che potrebbe sembrare un martirio continuo. Da questo punto di vista è speculare il milionario Voight in quella sua spregiudicata ricerca del piacere, dell’ossessione di andare oltre ogni limite estremo attraverso il dolore cambiandola con una più vaga e “spirituale”, un raggiungimento verso una forma altissima di potere per arrivare ad un colloquio diretto col Leviatano che passa ovviamente per il raggiungimento e il superamento risolvendo tutte le configurazioni della scatola di Lemarchand che dovranno essere vergate con un sacrificio umano per passare alla successiva fase.
Il progetto targato Hulu sicuramente rispetto a quello del '87 ha diverse e svariate differenze tutte in un qualche modo legate anche ai tempi post contemporanei, ad un cast di giovani, ad un andare incontro a scenografie (il palazzo-cubo come trappola alchemica) ed effetti speciali molto più complessi (le torture a cui vengono confinati alcuni di loro in particolar modo Voight e lo sfasamento temporale quando si viene trafitti dalla scatola).
In più di due ore il film alterna comunque un ultimo atto molto più frenetico quando finalmente tutta l'azione viene, con i pro e contro, gestita dentro il palazzo-cubo, ad un primo atto quasi votato sul sociale dove conosciamo fin troppo bene Riley, i suoi problemi dalle dipendenze e la sua paranoia quando si impossessa della scatola.
Forse uno degli elementi che più mi ha lasciato basito, anche se il film mi è piaciuto pur senza farmi impazzire, è quello di aver infilato questa postilla per cui si possono anche sacrificare gli stessi Cenobiti alla Configurazione dei Lamenti, andando totalmente contro il meccanismo di “sacrificio” e di sangue che i demoni stessi chiedono. Allo stesso tempo però la scena finale è così crudelmente deliziosa da accantonare alcune ingenuità.