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venerdì 26 aprile 2024

Road House


Titolo: Road House
Regia: Doug Liman
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Elwood Dalton è un ex combattente di arti marziali della UFC (Ultimate Fighting Championship) ritiratosi a causa del tragico esito di un incontro, il cui ricordo lo perseguita. Per tirare avanti si guadagna da vivere prendendo parte a match clandestini nei quali prevale senza difficoltà, finché la proprietaria di un Road House in Florida non gli propone l'incarico di buttafuori nel suo locale, messo sempre più a rischio dalle ripetute risse e violenze. Seppure riluttante, Dalton accetta e si ritrova presto a fare i conti con un boss criminale intenzionato a far chiudere il locale (per poi acquistare il relativo appezzamento di terreno) servendosi della propria banda di delinquenti e di un folle e pericoloso picchiatore.
 
Alla fine per essere una sorta di remake non è poi così male. Cambiano pochi elementi e tutti in negativo tranne quella scheggia impazzita di McGregor che recita se stesso e l'assenza di un villain vero e proprio. Mancano le donne, per assurdo la vecchia pellicola si sforzava di inserire molte più scazzottate mentre qui sono abbastanza centellinate, il pre finale nella barca è imbarazzante e alcune scelte di Dalton come quella di portare dei bifolchi in ospedale dopo avergli menati a dovere fanno storcere il naso. E' intrattenimento ma senza avere il brio e il ritmo giusto, dura tanto e alcuni momenti sono veramente tiratissimi dando al film una noia mortale che sinceramente da un film del genere non meritiamo. L'incontro finale tra Dalton e Knox riprende tanto dagli ultimi film di arti marziali indonesiani.

mercoledì 27 marzo 2024

Dream Scenario


Titolo: Dream Scenario
Regia: Kristoffer Borgli
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Paul Matthews insegna biologia alla Osler University. È sposato con Janet ed è padre di due figlie, Hannah e Sophie. La sua esistenza è monotona ed è una di quelle persone che solitamente passano inosservate. Da un giorno all'altro comincia a comparire nei sogni degli altri. Sono persone che conosce oppure perfetti sconosciuti. Non ha mai un ruolo positivo. Nei primi sogni non fa nulla quando una persona si trova in pericolo. Ma successivamente, nell'universo onirico degli altri, diventa sempre più violento. All'inizio diventa celebre ma poi l'improvvisa notorietà gli si ritorce contro. Gli studenti non seguono più le sue lezioni, la sua presenza non è gradita nei locali pubblici, gli amici mandano via lui e la moglie a metà cena e anche la sua vita familiare va in frantumi. L'unico obiettivo che gli resta è quello di pubblicare il suo libro.
 
Borgli è un regista norvegese da tenere sott'occhio. Il perchè è semplice, ha già una sua idea di cinema di politica d'autore affermata nonostante abbia diretto pochissimo preferendo scegliere soggetti complessi e ambiziosi. Dream Scenario è un mezzo capolavoro, un film celebrale che ti entra dentro e racconta veramente tanto di questa società, del peso dell'inviduo, dei social e dei media. Sembra una specie di processo kafkiano in chiave post contemporanea.
Il tema dell'identità, dell'immaginario collettivo, di come un sogno possa trasformarsi molto velocemente in un incubo devastando la vita di un semplice uomo comune che vorrebbe finire di scrivere il suo libro continuando ad insegnare all'università conquistando i suoi alunni.
Disturbante ed onirico a tratti soprattutto nelle scene dei sogni, dove compare senza fare nulla ma come osservatore, quando comincia a trasformarsi in un sanguinario omicida come Freddy Krueger attaccando addirittura la figlia oppure raggiungendo scene formidabili di ironia drammatica con trovate tragicomiche e grottesche come nella scena in cui cercando di simulare nella realtà il sogno erotico che la studentessa fa di Paul, questo è così eccitato che dapprima raggiunge l'orgasmo solo perchè viene stimolato e poi scoreggia distruggendo in un secondo ogni piano erotico possibile.

Manodrome


Titolo: Manodrome
Regia: John Trengove
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Disoccupato e in procinto di diventare padre di un bimbo con la compagna Sal, Ralph sbarca il lunario lavorando come autista per Uber. Costantemente a corto di denaro, Ralph è sull'orlo di una crisi di nervi, ma ne è solo in parte consapevole. Da un lato i traumi infantili mai sopiti, dall'altro la disoccupazione e le preoccupazioni economiche portano Ralph ad avvicinarsi alle idee di Dan, guru a capo di una setta sull'orgoglio maschile "contro la ginosfera". Inevitabilmente anche i suoi rapporti con Sal e con i clienti e passeggeri della sua auto si complicano sempre più. 
  
Sarebbe interessante chiedere a Trengove, regista queer sudafricano, quale terreno volesse esplorare all'interno di questo film, perchè il film funziona anche se non sempre bene nel voler scegliere trame e percorsi diversi inciampando spesso e scegliendo un finale che poteva essere davvero molto più interessante. Ma l'analisi sulla sessualità di Ralph è forse l'elemento migliore e intenso del film grazie a Jesse Eisenberg che come il prezzemolo ovunque lo metti sta nel dare un quadro di macho all'interno della palestra ed è perfetta come scelta di un white trash proletario problematico e mono facciale che non riesce mai ad esprimere emozioni e sentimenti affondandoli dentro se stesso.
Prima di raggiungere il burn out alla Travis Bickle, Ralph conosce questa setta di invasati misogini e la loro filosofia della ginosfera che ancora adesso pur avendo spulciato Kant non mi è chiara.
Una discesa all'inferno come appare scontato anche da alcune semplificazioni di troppo, alcune scene quasi non sense come quella di seguire il nero palestrato per farsi sodomizzare e poi ucciderlo come una sorta di ammissione/repressione.

martedì 12 dicembre 2023

Migliore dei mondi


Titolo: Migliore dei mondi
Regia: Marcello Macchia
Anno: 2023
Paese: Italia
Giudizio: 3/5

Ennio Strano è un esperto informatico quasi cinquantenne che vive in funzione della tecnologia che lo circonda. Una sera, nella discoteca in cui suo fratello Alfredo distribuisce allegramente droghe ricreative, gli cade il cellulare ultimo modello: lo aiuta a recuperarlo Viola, una ragazza che "porta avanti uno stile slow" e tiene a distanza ogni device high-tech. Ma quando Viola si reca nel punto vendita di Ennio per farsi riparare un vecchio modem, l'uomo si ritrova in un mondo in cui la tecnologia si è fermata per decreto governativo al 1999, circondato da Nokia 3310, Pentium II, cabine telefoniche e negozi Blockbuster.
 
Possiamo definirlo il suo film più maturo ma non per questo il più bello che almeno per me rimane OMICIDIO ALL'ITALIANA. Con una storia già vista e in parte ingenua, Macchia parte bene strizzando l'occhio sui social, Tinder, relazioni fluide e la dipendenza dalla tecnologia casalinga. Immancabile che quando questo venga a mancare si finisce ridefinendosi cercando di lavorare sulla disintossicazione tecnologica ritrovando spirito e iniziativa. Con i migliori presupposti il film però non riesce mai a decollare diventando una macchietta perchè ad oggi la narrazione è macchinosa, Maccio non riesce a non distaccarsi dall'idea di scena come gag e slapstick che non sempre funziona. E poi la rivoluzione, questa sorta di casa hippie, il voler riprendersi in mano la vita facendo inutili discorsi ai giovani su come la tecnologia impronterà le loro vite è troppo moralistica e didascalica.

domenica 19 novembre 2023

Gen V- Season 1


Titolo: Gen V- Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2023
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 8
Giudizio: 3/5

Marie Moreau ha l'inquietante capacità di manipolare il sangue e quando lo scopre uccide involontariamente i propri genitori. La sorella, inorridita, ha voluto tagliare ogni legame con lei e anche per questo Marie ha deciso di diventare una vera supereroina: per ritrovarla e ottenerne il perdono. Riesce con il duro lavoro (ma pure con un misterioso patrono) a essere ammessa alla college Godolkin University School of Crimefighting, dove però le verrà insegnato soprattutto come gestire la propria immagine. La sua delusione viene presto superata da una serie di problemi alla scuola: prima la fuga di un confuso ragazzo, poi il raptus omicida del più promettente tra gli studenti: Golden Boy. Marie si ritrova così al fianco di Jordan, Cate, Emma e Andre nel cercare di scoprire cosa ha portato Golden Boy al suo gesto sconsiderato.
 
I super esistono in forma di ragazzini in una sorta di scuola degli X-Men.
Ognuno a suo modo può vantare a seconda del potere che ha, follower e prestigio mentre i più sfigati devono cercare come possono di ottenere anch'essi successo arrivando anche a maniere davvero disperate. C'è un piano segreto della Vought, tant'è che se escludiamo i super liberati dal bosco nel finale, gli unici antagonisti sono gli stessi umani che sperimentano continuamente a danni dei super. C'è tanta esagerazione che piace e soddisfa, è audace, provocatoria, irriverente, piena di dark humor, ma allo stesso tempo manca quella caratterizzazione dei personaggi che li rendeva così complessi nel fumetto e nella stesura di quel figlio di puttana di Garth Ennis e poi ripresa da Eric Kripke nel 2019 per creare questa storia. Ognuno sembra portare su di se un gravoso macigno tutto in un qualche modo condizionato dai Vizi e stravizi dell’odierna società celati sotto una favola nera di satira sociale abbastanza ben costruita. Forse uno dei problemi maggiori è il fatto di esagerare troppo con i colpi di scena del primo episodio per poi soprattutto dalla metà in poi continuare con questa sorta di indagine quando è abbastanza chiaro chi siano i mandanti e quale sia il reale obbiettivo. Gen V purtroppo non ha nemmeno quella qualità granitica attoriale dei suoi fratelli maggiori, alcuni riescono più di altri e mascherano bene alcuni stati d'animo ma altri sembrano freezerati in ruoli anche abbastanza stereotipati.

mercoledì 18 ottobre 2023

Totally Killer


Titolo: Totally Killer
Regia: Nahnatchka Khan
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Una ragazza rischia di rimanere bloccata nel passato: per tornare al presente dovrà sconfiggere un killer.
 
Totally Killer strizza l'occhio a diversi slasher che a loro volta devono tutto a SCREAM di Craven.
Abbiamo il killer mascherato, omicidi del passato mai risolti e una ragazza esageratamente tenuta sotto controllo dai genitori. Risultato. Quello che non ti aspetti almeno come incidente scatenante. Poi mischiamo tutto con una macchina del tempo e il risultato è un film che si sposta di circa trent'anni, prova delle soluzioni interessanti, non lesina con il sangue e prova a far ridere.
Anche se in alcuni dialoghi è abbastanza banale e la scelta degli attori non sempre funzionale, l'aspetto del film che più se la gioca è proprio questo sconvolgere il passato con degli effetti sul futuro che Jamie si ritroverà a dover sistemare senza avere il totale controllo di come saino andate le cose, banalmente seguendo tutto grazie al podcast dove nel presente venivano spiegate le morti del passato.


martedì 17 ottobre 2023

King of Killers


Titolo: King of Killers
Regia: Kevin Grevioux
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Garan fa parte di un gruppo di sicari internazionali. La loro prossima missione è la più delicata della loro carriera. Sono incaricati di eliminare l'assassino più pericoloso del mondo, il re dei killer. Ma scopriranno che in realtà saranno loro ad essere braccati.

Frank Grillo ama i b-movie. Riesce sempre a stupirti anche se spesso come in questo tamarrissimo caso in negativo. Un super killer che chiama a raccolta i peggiori criminali per ucciderli in una sfida uno contro tutti. Indossando poi una maschera nipponica senza nessun senso apparente.
Il film è veramente un b-movie ignorante dove l'incidente scatenante iniziale della morte della moglie di Garan non ha alcun senso e poi la caratterizzazione dei sicari e le loro mosse nel cercare di stanare Jorg Drakos sono semplicemente fuori tempo massimo e lo stesso Grillo recita con una spocchia esagerata che poteva esibire con forza e tenacia in BOSS LEVEL ma qui è tutto clamorosamente sbagliato anche in termini di scene action, sparatorie e combattimenti.

sabato 30 settembre 2023

Sol dell'avvenire


Titolo: Sol dell'avvenire
Regia: Nanni Moretti
Anno: 2023
Paese: Italia
Giudizio: 2/5

Giovanni, regista italiano in ambasce tra una moglie in analisi e un produttore sull'orlo del fallimento, ha smesso di credere nell'avvenire. A immagine del suo protagonista, figura di prua dell'Unità e della sezione comunista del Quarticciolo, vuole 'farla finita' col mondo che avanza in direzione ostinata e contraria: la consorte ha deciso di investire su un giovane regista de-genere, la figlia di sposare un uomo (molto) più vecchio di lei, la sua attrice principale di improvvisare l'amore in un racconto politico e poi c'è Netflix che produce cinema in scatola.
 
Forse alcuni autori dovrebbero gettare l'ancora e guardare l'avvenire di chi invece ha le idee molto chiare. Moretti aveva fatto abbastanza bene con l'ultimo TRE PIANI disegnando un dramma contemporaneo verosimile. Qui sbaglia proprio tutto. A partire dalla sua recitazione con un vocione macchinoso, una presenza che vuole rendersi altezzosa e fastidiosa oltre che petulante ma in fondo tenera e buona con il risultato finale gravemente insufficiente. Praticamente nessun attore e attrice nel ruolo, quasi nulla si salva, dalla descrizione e dal voler dare vita ad una fiction storico/politica così noiosa e preistorica al descrivere le nuove leve come se fossero solo e soltanto interessati alla violenza, ad una retorica continua in tutte le sue parti e forme che plasma il film senza mai farlo decollare ma invece distruggendo un'avvenire che Giovanni stesso sembra temere più di tutti gli altri.

venerdì 11 agosto 2023

Orrori di Dolores Roach


Titolo: Orrori di Dolores Roach
Regia: AA,VV
Anno: 2023
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 8
Giudizio: 4/5

Dolores Roach viene rilasciata dopo un'ingiusta condanna a 16 anni di carcere e torna in una Washington Heights riqualificata. Dolores ritrova un vecchio amico tossico, Luis, che le permette di vivere e lavorare come massaggiatrice nel seminterrato del suo negozio di empanadas. Quando la promessa della sua ritrovata stabilità viene rapidamente minacciata, "Magic Hands" Dolores è spinta al limite per sopravvivere.
 
Per fortuna che nonostante l'orda di serie e il mio non essere così avvezzo a questo format ogni tanto rimango piacevolmente stupito. Ed è il caso di questa mini serie con una durata molto congeniale per ogni episodio sui 25' e una storia che seppur già vista riesce a miscelare così tanti elementi di genere da farla diventare realistica nel suo elaborato paradosso. Riesce ad essere esagerata e splatter ma anche delicata ed elegante. Parla di cucina e ti fa venire la quolina in bocca ma poi mette in mezzo omicidi seriali e cannibalismo. C'è una storia d'amore e una di reintegro e crescita della protagonista che semplicemente devasta tutti i gregari presenti che le vengono a contatto.
E' così incredibilmente ed esageratamente scombinato da risultare quasi perfetto per come gli ingredienti vengono dosati al punto giusto. Una serie che va con un ritmo e una velocità pazzesca, recitata molto bene da attori quasi sconosciuti e in grado spero di regalare una seconda stagione che se riuscisse anche solo a fare la metà di quanto ha fatto nella prima sarebbe un ottimo traguardo.

Ipersonnia


Titolo: Ipersonnia
Regia: Alberto Mascia
Anno: 2022
Paese: Italia
Giudizio: 3/5

In un futuro distopico il sistema carcerario italiano è stato riformato grazie all'invenzione dell'ipersonno: le pene vengono scontate dai detenuti in uno stato di sonno artificiale in apposite celle acquatiche. David Damiani è uno psicologo che si occupa di monitorare la psiche e lo stato di memoria dei detenuti tramite risvegli periodici. Viola, la sua fidanzata ed ex moglie di un neurologo arrestato per omicidio, entra in contatto con una persona che sostiene di essere in possesso di informazioni che proverebbero non solo l'innocenza, ma anche il complotto che ha portato all'arresto di suo marito. E se questo fosse solo il primo indizio dell'oscura verità che si cela dietro al progetto ipersonno?
 
L'esordio di Mascia e un indie low budget interessante con buoni spunti ma troppa carne al fuoco e soprattutto numerose sotto trame e storyline. Da questo punto di vista forse rimanere nel carcere e concentrarsi di più sulla parte bio etica e psicologica dei danni e delle conseguenze ai prigionieri avrebbe giovato di più ma il film si vede che parte con discreto coraggio e voglia di aggrapparsi a diverse tematiche scifi prendendo di mira un po tutti con risultati non sempre soddisfacenti ma dotati di un notevole coraggio. Damiani è una sorta di Neo meno incosciente ma bisognoso di fare luce su cosa stia realmente perseguendo se un'ideale di innovazione volto a migliorare le sorti del mondo o un esperimento sociale crudele e senza nessun tipo di aiuto.
Ipersonnia oscilla tra così tante parti da sembrare un ibrido insaziabile che prende ovunque e in realtà sembra dire ben poco ma allo stesso tempo ha un ritmo e una fame che lo rendono un perfetto prodotto d'intrattenimento e un'ancora di salvezza per il cinema di genere italico (dove la scifi è sempre più messa da parte per evidenti ragioni di budget)

Primo giorno della mia vita


Titolo: Primo giorno della mia vita
Regia: Paolo Genovese
Anno: 2023
Paese: Italia
Giudizio: 3/5

Arianna ha perso la figlia e non se ne dà pace. Napoleone è un motivatore che riesce a spronare tutti tranne che se stesso. Emilia è un'eterna seconda confinata sulla sedia a rotelle che ha messo fine alla sua ascesa nella ginnastica artistica. E Daniele è uno youtuber riluttante sfuggito ai bulli ma non alla propria mancanza di autostima. Un uomo misterioso intercetta i quattro nel momento in cui hanno deciso di farla finita, e ora deambulano insieme a lui, né morti né vivi. L'uomo ha intenzione di fornire loro una prospettiva diversa dalla quale guardare la propria situazione durante una settimana in cui rimarranno sospesi nel tempo, senza bere né mangiare, e senza che nessuno si accorga della loro presenza. Ma non è facile far cambiare idea a chi si sentiva arrivato al capolinea della propria vita.
 
Genovese è quel regista mediocre che fa un cinema mediocre che comunque rimane il meno peggio tra tanti mestieranti nel nostro paese. Negli ultimi anni è migliorato anche se alcuni film mi lasciano sempre perplesso per quella intrusione nel soprannaturale in formato molto basic senza mai provare ad andare oltre i toni da commedia come in PLACE. Seppur con delle similitudini qui si lavora sul suicidio, sul senso di colpa e sull'accettazione. Su alcuni morti che come in una sorta di limbo vengono portati in giro da una sorta di Caronte buono che cerca di lavorare con loro su ciò che hanno fatto e le conseguenze dei loro gesti. E' un film a tratti molto drammatico e con parecchio pathos pur lasciando quel dubbio di fondo su come a livello drammaturgico si potesse fare qualcosa di più. Manca una risonanza emotiva in grado di coinvolgere, alcune scene alcuni personaggi appaiono davvero troppo sterili come se non ci fosse qualcuno a dirigerli con le idee chiare sapendo tirar fuori quel qualcosa in più da una galleria tra gli attori più famosi del nostro paese.

Sayen


Titolo: Sayen
Regia: Alexander Witt
Anno: 2023
Paese: Cile
Giudizio: 2/5

Sayen sta dando la caccia agli uomini che hanno ucciso sua nonna. Usando la sua formazione e la sua conoscenza della natura, è in grado di ribaltare la situazione, venendo a conoscenza di una cospirazione che minaccia le terre ancestrali del suo popolo
 
Il secondo lungometraggio di Witt direttore della fotografia di Scott in numerosi film è un concentrato di stereotipi per un revenge movie con una final girl per un survivor movie d'azione.
Pur concentrandosi sugli inseguimenti, sulla bellezza dei paesaggi e delle location, la storia non sta davvero in piedi e sembra voler solo mostrare le prodezze della protagonista inseguita da un gruppo di mercenari armati fino ai denti. L'idea della tribù Mapuche con i suoi ideali e rituali viene appena accennata dal momento che subito viene mostrato il potere della multinazionali e la corruzione di una politica che pur di prelevare il cobalto e fare soldi a palate non esitano a fare una sorta di genocidio. Purtroppo tutta la parte socio politica e antropologica nel film manca e alcune scene di inseguimento alla lunga diventano ridondanti e alcune decisamente assurde come quella del ponte.

martedì 6 giugno 2023

Nanny


Titolo: Nanny
Regia: Nikyatu Jusu
Anno: 2022
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Aisha, un'immigrata senegalese senza documenti, trova lavoro come tata di una ricca coppia di Manhattan. Mentre conquista facilmente l'affetto della loro giovane figlia Rose, diventa una pedina nel matrimonio della coppia. Perseguitata dall'assenza del giovane figlio che ha lasciato in Senegal, Aisha spera che il suo nuovo lavoro le dia la possibilità di portarlo negli Stati Uniti e condividere la vita che si sta rifacendo. Ma mentre il suo arrivo si avvicina, una presenza soprannaturale inizia a invadere sia i suoi sogni che la sua realtà.
 
In Nanny a colpire non è il tema dell'emancipazione, della maternità, dell'immigrazione, della perdita, del sacrificio e del dolore ma quello della servitù e di come sia difficile ora più che mai lavorare come "baby sitter" in una casa di gente benestante con un controllo pervasivo che passa dalle uscite, al cibo da mangiare, ai tempi da rispettare e tutto il resto. Questa sorta di sostituzione al ruolo genitoriale senza potersi affezionare più di tanto alla bambina del caso e dovendo fare soprattutto attenzione affinchè proprio Rose non si affezioni troppo a lei creando disagio nella madre. Una tematica relazionale che seppur vista centinaia di volte il film della Jusu, al suo esordio, riesce a trattare meglio della tematica folkloristica del film, la strega sirena, o del pesante ma abbastanza telefonato colpo di scena del secondo atto. Sicuramente un film sulla cultura afro che deve molto a Jordan Peele e di come abbia rimesso in auge alcune tematiche sulla disparità razziale, le disuguaglianze, il politicamente corretto, la mentalità bigotta e ottusa dei bianchi e molto altro ancora

martedì 18 aprile 2023

Bad Guy-Season 1


Titolo: Bad Guy-Season 1
Regia: Giancarlo Fontana
Anno: 2022
Paese: Italia
Stagione: 1
Episodi: 6
Giudizio: 4/5

Un magistrato siciliano che lotta contro la mafia viene accusato ingiustamente di essere colluso con il boss Mariano Suro che ha sempre cercato di catturare e, dopo un rocambolesco salvataggio, torna per mettere in atto uno spietato piano di vendetta
 
Finalmente un prodotto fresco e originale, una mini serie con gusto, garbo, ritmo, black comedy, toni grotteschi e tanta ironia. Un ibrido di tante cose con una sua chiarezza d'intenti e una narrazione mai banale e prevedibile ma con tanti e curiosi colpi di scena. Ormai potrebbe sembrare che il tema del crime movie in particolare della mafia, il "mob drama" da noi sia diventata ormai materia ripetuta all'inverosimile con gli stessi stereotipi e clichè.
Bad Guy grazie ad un buon lavoro di scrittura e un protagonista in stato di grazia, aiutato da una galleria di attori in forma, riesce grazie ad un parco acquatico di notevole levatura , dove si muove parte della narrazione, a scardinare alcuni luoghi comuni prendendosi sul serio, devastando famiglie malavitose e impattando su personaggi che sono ancora ad oggi gli obbiettivi di una certa politica (il crollo del ponte di Messina).
Lo scambio di personalità, la passione per le mine, il desiderio di vendetta, le alleanze, la guerra tra famiglie finali, un racconto finalmente liberato dai generi e dalle convenzioni, stravagante e ad oggi l'unica vera sorpresa della serialità nostrana su tematiche criminali e mafiose.

giovedì 2 marzo 2023

Lupin III vs Occhi di Gatto


Titolo: Lupin III vs Occhi di Gatto
Regia: Hiroyuki Seshita, Kôbun Shizuno, Keisuke Ide
Anno: 2023
Paese: Giappone
Giudizio: 2/5

Sheila, Kelly e Tati sono tre sorelle e gatte-ladre. Nell'intento di trafugare un dipinto in un museo, incontrano Lupin III che sta per rubarne un altro. Entrambi fanno parte della serie "La Ragazza e i Fiori" di Michael Heinz. Ma quando, tra una lotta e un'altra, scoprono di essere accomunati dallo stesso obiettivo, si accende una scintilla.
 
L'unione fa la forza. Alla fine è sempre così. Prima trovano il modo di metterli contro e poi quando si scopre che lo stesso informatore è il capo della setta segreta che vuole le pietre magiche, il trio delle cats e il trio di Arsenio collaborano per stanare l'organizzazione nemica ricicla i soldi grazie alle opere d'arte. Pochi colpi di scena, l'azione a volte è decisamente troppo irreale, per fortuna le slapstick a parte le interazioni tra i due ispettori (Toshio e Zenigata) non emerge molto (ed è un bene) ma nel complesso è una storia troppo già vista dove alla fine per assurdo manca proprio un vero protagonista dove sembrano tutti gregari di qualcosa aspettandosi almeno un confronto tra personaggi iconici, amatissimi e, soprattutto, potenzialmente complementari. Ci siamo invece trovati di fronte a un lungometraggio che spesso perde il filo, ulteriormente penalizzato da un character design assolutamente non all'altezza della situazione che si regge unicamente su alcune riuscite e roboanti scene d'azione

martedì 20 dicembre 2022

Marilyn ha gli occhi neri


Titolo: Marilyn ha gli occhi neri
Regia: Simone Godano
Anno: 2021
Paese: Italia
Giudizio: 3/5

Diego ha dei problemi di contenimento delle frustrazioni ed è ripiegato su se stesso. Clara è affetta da mitomania, dice bugie così convincenti da convincere anche se stessa della loro veridicità. I due fanno parte di un gruppo sottoposto a riabilitazione forzata sotto la guida di uno psichiatra che tenta, non senza difficoltà, di liberarli dalla concentrazione su sé obbligandoli a gestire un ristorante per le persone del quartiere.
 
E' vero Marylin ha molte ingenuità, paradossi (per chi come me lavora in questo campo), sentimenti ed emozioni con grandi intenti ma difficilmente plausibili e molto altro ancora.
Però funziona. Un film su tematiche sociali che a differenza di altre commedie italiane viste negli ultimi anni almeno prova a non essere così melenso e banalotto, portando fragilità e soprattutto drammi di chi sembra confinato in una determinata situazione e la sua quotidianità.
Attori molto bravi devo dire, ed è sempre difficile fare questa accezzione contando che parliamo sempre degli stessi e Miriam Leone pur avendola vista poco, ha avuto poco di dare freschezza e brio ad un personaggio articolato e complesso come il solito buon Accorsi.
E poi il fatto che il film sia stato prodotto dalla Groenlandia la dice lunga sulle opere di Matteo Rovere su cui investe, cura e cerca di dare una spinta al cinema di genere italiano (anche se non è questo il caso). Rimane un film che alterna sempre momenti tragicomici a drammi realistici, malattia e cura, romanticismo e rabbia, disturbo mentale e leggerezza, incomunicabilità con il mondo esterno per paura di essere visti e far entrare lo stesso mondo esterno dentro le mura di casa, combattendo infine contro se stessi per provare a superarsi.

Karate Man


Titolo: Karate Man
Regia: Claudio Fragasso
Anno: 2022
Paese: Italia
Giudizio: 3/5

Claudio è il titolare di una palestra a Roma, ereditata dal padre benestante. Quando rimane ferito durante un incontro e finisce in coma, due strozzini ne approfittano per appropriarsi della sua proprietà con dei raggiri illeciti. Claudio esce dal coma grazie alla sua forza di volontà e alle cure della sua fisioterapista Laura, e il suo unico obiettivo è quello di riappropriarsi della palestra, e dovrà partecipare ad un ultimo incontro che potrebbe essergli fatale.
 
Karate Man se non fosse per il mio amore per le piccole produzioni e i film low budget tamarri che non si prendono sul serio, di cui questo è il caso, probabilmente visto da altri occhi sembrerebbe una trashata immane e in parte lo è dal momento che in più momenti è volontariamente ridicolo. L'ho apprezzato, pur avendo una recitazione imbarazzante e amatoriale (la fisioterapista è qualcosa di riprovevole), dalla sua il film vanta tutti i clichè e gli stereotipi possibili esasperandoli per idiozia e mettendo in scena una storia che non ha un briciolo di originalità. Dalla sua cita senza mezzi termini una marea di film da i MIGLIORI a ONG BAK a praticamente qualsiasi film action anni '80. Lui è inguardabile così come gli scagnozzi che sono tutti sopra le righe. Però fa ridere perchè è confezionato ad hoc per essere un prodotto commerciale e mainstream dove non viene detto nulla ma riproposto tutto. Combattimenti, delusione, sconfitta, amore, tradimenti, collera, vendetta e poi ovviamente redenzione. Certo da Fragasso che vanta una certa esperienza avendo attraversato tutti i generi ci si aspettava qualcosina in più ma è la tecnica e non la forma o la scrittura la sua peculiarità

domenica 27 novembre 2022

Butt Boy


Titolo: Butt Boy
Regia: Tyler Rice
Anno: 2019
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Il film racconta la storia di Chip Gutchell, un uomo sulla quarantina con un lavoro che detesta, un matrimonio infelice, disorientato dalla recente paternità. Se le premesse sembrano banali, presto la conformità dell'americano medio Chip verrà spezzata. Sono trascorsi appena 13 minuti dall'inizio del film quando il protagonista quasi inespressivo e dalla gestualità apatica, rimane segnato dall'esperienza del primo esame prostatico. Se per molti questo controllo risulta invasivo o umiliante, quando Chip viene sottoposto dal medico all'ispezione anale prova da subito un brivido di piacere, che di lì a poco si trasformerà in un impulso morboso: non potrà più fare a meno di esplorare il proprio retto.
 
Butt Boy è uno dei film più strani e bizzarri che ultimamente mi siano capitati di vedere e di film weird e folli ne fruisco una quantità immane. Un uomo che scopre di poter assorbire oggetti ed esseri umani nel suo buco del culo, in una sorta di universo parallelo tra pareti di carne e una sorta di ventre della balena. Che siano telecomandi, cani, bambini, poliziotti, il suo culo riesce a contenere proprio tutto. Ma questo avviene solamente dopo aver mostrato una realtà che per quanto edulcorata sia incredibilmente drammatica e depressiva. Un matrimonio allo sfascio, un problema con l'alcool in cui poco ser vono le riunioni con gli AA e in cui la nuova dipendenza irrefrenabile diventa proprio quella di inserire cose nel retto dopo la piacevole scoperta dell'esame prostatico.
Una monotonia perversa e dei colleghi di lavoro che sembrano dominati dal loro folle datore di lavoro che si lancia in balletti cercando di creare gruppo e come sostiene al detective, da quando c'è lui non è mai stato licenziato nessuno.
Butt Boy è un esordio eccellente, un low budget, un b movie assoluto, mondi impensabili nel deretano, finale con tinte di body horror esageratamente splatter, un survivor movie, un poliziesco, un dramma, un'indagine sulla discesa all'inferno di un uomo e oltre tutto ciò, una chiave ironica con cui Rice condisce situazioni, dialoghi, scambi tra personaggi e scene quanto mai bizzarre

domenica 9 ottobre 2022

Samaritan


Titolo: Samaritan
Regia: Julius Avery
Anno: 2022
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Sam è un ragazzino bianco in un quartiere a etnia mista e ha un solo amico, un corpulento nero che però è contrariato dalle scelte dal compagno. Sam infatti è povero, lui e sua madre sono a un passo dallo sfratto, quindi decide di partecipare a un piccolo furto in un drugstore insieme a una banda di giovani delinquenti. Così finirà per conoscere il loro boss, Cyrus, che lo prende in simpatia anche se hanno due miti diversi: Sam è un fan di Samaritan, un supereroe che si è battuto contro il fratello Nemesis per salvare la città, mentre Cyrus crede che Nemesis fosse quello che si ribellava a un sistema ingiusto. Sam è inoltre convinto che Samaritan non sia morto ma viva ancora in città sotto mentite spoglie...


Samaritan non capisco da dove sia uscito, il suo perchè, la sua genesi se non da un fumetto semi sconosciuto che faceva acqua da tutte le parti per la totale assenza di spirito d'iniziativa e di originalità. Ne paga care le conseguenze questo film approssimativo sulla terza età dove seppur Stallone con tutto l'impegno che ci mette non sfigura oltre che come produttore, ma al film manca tutto il resto tranne la mano del regista, quel Avery a cui bisogna dare lavoro perchè il talento è innegabile come i suoi due film precedenti Son of a Gun e Overlord. Purtroppo qui sono gli stereotipi a farla da padrone con antagonisti ridicoli che non si possono veder e che sembra che vogliano creare quel clima di disfatta e ribellione in una metropoli del terzo mondo dove significa colpire quelli più poveri di loro.
In più c'è il solito nonnismo e bullismo dove i ragazzini devono compiere gesti eroici da criminali per essere presi in considerazione e uno di loro, il protagonista con la madre problematica, che sogna che il suo super eroe preferito ritorni sulla Terra e magari anche a fargli visita. Non solo il suo desiderio verrà realizzato ma quest'ultimo gli salverà anche la vita..


lunedì 19 settembre 2022

Cattivo Sangue


Titolo: Cattivo Sangue
Regia: Simone Hibara
Anno: 2022
Paese: Italia
Giudizio: 3/5

Sergio, ex sicario romano, vive da alcuni anni a Malta, dove gestisce un ristorante. La sua routine viene spezzata dalla visita di Francesco, suo vecchio amico, ora divenuto poliziotto, che vuole assoldare Sergio per un ultimo incarico.

Se analizziamo Cattivo Sangue per il plot narrativo, il film di per sè non aggiunge molto al genere.
Se prendiamo Cattivo Sangue come esempio di cinema indipendente low budget italiano distante dalle produzioni famose e che continuano a dettar legge allora il film in sè è una felice e piacevole scoperta creata e messa in scena con anima e coraggio da un autore emergente che dimostra di sapere fare cinema.
Il film di Simone Hibara è prima di tutto anticonvenzionale, sporco duro e cattivo come dovrebbero essere i crime movie o i noir. Non esagera mai se non per raggiungere la causa e dare effetto agli intenti dei personaggi. Alcuni decisamente sopra le righe ma senza mai esagerare troppo (in fondo sono delinquenti della peggior specie per cui chi mai potrà andare a reclamare qualcosa). Con una buona recitazione e montaggio sono le scelte tecniche utilizzate da Hibara e la sua politica d'autore a rendere il film una piccola meraviglia dimostrando come sia possibile fare cinema di genere italiano anche senza produzioni alle spalle in grado di darti milioni di euro.
Tantissime le citazioni del film da quello europeo ma soprattutto dai nostri vecchi e compianti maestri del cinema di genere