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venerdì 9 luglio 2021

Invincible


Titolo: Invincible
Regia: AA,VV
Anno: 2021
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 8
Giudizio: 4/5

Mark è figlio di Nolan Grayson, ovvero il supereroe Omni-Man, un alieno proveniente dal remoto pianeta Viltrum. Il giovane, nonostante sia spronato dal padre a credere in sé stesso, sembra non possedere quella scintilla Viltrumita che gli consentirebbe di acquisire i superpoteri. Al raggiungimento, però, del diciassettesimo compleanno qualcosa in lui inizia a cambiare, e lentamente si rende conto di avere in sé una forza ed una resistenza al di fuori delle umane capacità. Assunta l’identità di Invincible ed allenato dal padre, il ragazzo impara a volare e a combattere, giurando di proteggere i deboli dai soprusi e l’umanità dagli invasori alieni. Qualcosa di oscuro, però è già presente nella vita del ragazzo.
 
Ennis (BOYS) come Kirkman (WALKING DEAD) sono autori scomodi, o meglio degli outsider che non devono misurarsi con regole da rispettare, censure o target. Semplicemente destrutturano una regola Disney che negli ultimi anni ha reso equilibratissimo un franchise di film Marvel fatti tutti con lo stesso stoppino e tutti praticamente uguali con qualche eccezione che vede il nome di un certo James Gunn.
Invincible come per THE BOYS con cui ci sono stilemi e simbologie in comune, pur non esente da errori o punti deboli, rimane comunque una serie incredibile dove i colpi di scena fanno da padroni e dove ancora una volta non esiste il politicamente corretto. Alcuni personaggi come Omni-Man, Cecile, Atom Eve, Robot e Allen the Alien riescono davvero a dare quella componente in più caratterizzando personaggi complessi e mai superficiali, andando a prendere alieni, umani, meta-umani, cloni, robot, abitanti di galassie sconosciute e molto altro ancora dando una pluralità di registri narrativi con moltissimi rimandi ad una sci-fi mai banale ma dagli intenti complessi e stratificati.
Invincible poi mette subito in chiaro come nei dialoghi si possa dire qualsiasi cosa sbattendosene della censura, con una violenza incredibile e scene di massacri che come dall'episodio iniziale alzano l'asticella sulla componente splatter della serie.
A detta di molti che non hanno apprezzato la realizzazione artistica old school fine anni '80, a me non è affatto dispiaciuta rispondendo ad un quesito topico che nasceva negli anni '80 proprio con una delle serie più importanti al mondo quella di Parker e Stone dove la storia e la narrazione valgono di più della realizzazione grafica.
Qui seppur di buon livello assurge ad un altro compito che Kirkman svolge adeguatamente ovvero un'unità di fondo invidiabile dove con così tanti personaggi, trame e sotto trame, il film riesce a rispondere quasi sempre in maniera adeguata.