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martedì 17 novembre 2020

Scomparsa Di Eleanor Rigby-Loro


Titolo: Scomparsa Di Eleanor Rigby-Loro
Regia: Ned Benson
Anno: 2014
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Eleonor Rigby è stata chiamata così da un ragazzo e una ragazza che si erano incontrati davanti ad un locale dove avrebbero dovuto suonare i Beatles, e forse nel nome scelto per lei, una volta che quel ragazzo e quella ragazza sono diventati una coppia sposata, c'era un'intuizione profonda riguardo al destino della propria figlia. Perchè Eleanor, quando noi spettatori facciamo la sua conoscenza, è una trentenne che ha scelto la solitudine, scomparendo dalla vita del marito Conor e rimanendo virtualmente alla finestra a contemplare tutta la gente sola come lei.

Si è tanto detto e parlato di questo film, anzi di questo lungo progetto. Sinceramente pur senza avere aspettative me lo aspettavo più entusiasmante e meno lungo portando alla luce questa ennesima versione, in chiave meno che mai indie come si poteva pensare, di una crisi di coppia che diventa crisi esistenziale
Scoperto l'arcano mistero che vuole Eleonor e Ruben divisi o pronti a rincorrersi senza mai di fatto perdere del tutto i contatti, ma rimanendo sempre collegati, questo affresco con poche varianti e cambiamenti rispetto allo schema classico, non riesce quando avrebbe dovuto fare quel salto in avanti di sceneggiatura elevando gli intenti e portando ad un buon lavoro di scrittura.
Ed' è davvero un peccato perchè gli elementi ci sono davvero tutti.
Nasceva come un progetto curioso di cui la versione sbarcata sulla Croisette è una riduzione delle due versioni presentate a Toronto sui rispettivi protagonisti.
Un progetto singolare e astuto a livello commerciale con tre film al tempo stesso, Him, Her, Them.
Benson riflette sulla possibilità di scegliere il proprio avvenire, di mettere a fuoco il libero arbitrio, di rispettare l'altro(a) in tutte le sue diversità e di accogliere le fragilità nel modo più spontaneo possibile.
Con un cast che fa la differenza, pensiamo alla Huppert, Hurt, e la travolgente Chastain, il progetto di Benson è un film nostalgico, che muove le corde dei sentimenti senza vibrazioni mai troppo forti ma anzi giocando su un apparente calma che sembra dover esplodere da un momento all'altro.
Un film di non detti, con un montaggio che pur volendo fare la differenza, si concentra troppo su se stesso, così come l'estetismo di fondo che a volte mette in ombra i protagonisti.
E'un film bipolare quello di Benson, che non riesce a scegliere un proprio binario ma oscilla tra dramma coniugale e commedia ironica a volte con dei dialoghi di troppo e la telecamera abbandonata a se stessa.