Titolo: Cold in July
Regia: Jim Mickle
Anno: 2014
Paese: Usa
Festival: TFF 32°
Giudizio: 4/5
Texas 1989. Dane è un corniciaio che vive nella provincia americana con la moglie e il figlio di pochi anni. Una notte, svegliato da rumori sospetti, scopre che un ladro è penetrato a casa sua. Recuperata la pistola spara accidentalmente un colpo che uccide il malvivente in salotto. Stabilita la legittima difesa, la polizia rilascia Richard dopo la deposizione in cui apprende il nome dell'uomo che ha ucciso. I giorni passano e Richard fatica a ritornare alla normalità. A peggiorare le cose arriva Ben Russel, galeotto in libertà vigilata e padre del delinquente defunto. Deciso a vendicare la morte del suo ragazzo, Ben minaccia il bambino di Richard, che chiede alla polizia di sorvegliare la sua casa e di proteggere la sua famiglia. Ben però rinuncia alla sua rivalsa, scoprendo molto presto e con l'aiuto di Richard che l'uomo morto in casa sua non è in realtà suo figlio.
Qualcuno conosce Joe Lansdale? È semplicemente uno degli scrittori più fighi in assoluto del panorama narrativo texano. Il King di serie B definito da qualcuno anche se non è affatto così.
In grado di scrivere di tutto, di qualsiasi genere, e in qualsiasi forma, è stato poche volte preso in considerazione dalla cinematografia se non con un film e un episodio dei MOH entrambi del buon Cosciarelli.
Freddo a Luglio, il romanzo conosciuto da noi, non è nemmeno tra i suoi migliori ed è quella classica indagine da far capponare la pelle, partendo come al solito da una situazione ordinaria per diventare straordinaria.
Ecco se ora ci mettiamo un regista che sembra amare lo scrittore e un cast assolutamente perfetto, allora s'intravede quello spiraglio, che forse in futuro porterà sullo schermo la ficata più totale di tutte che altro non è che la NOTTE DEL DRIVE-IN.
In più per chi di voi non conoscesse Mickle è meglio che si vada a cercare tutti i suoi film per rendersi conto di quanto questo regista abbia le idee assolutamente chiare su cosa voglia, in che modo e soprattutto quale genere prevalga.
Cold In July è un noir con venature pulp e dialoghi assolutamente centrati.
Shepard e il Don continuano a darsi a dei film indipendenti sempre più insoliti e interessanti, dimostrando di volersi sempre mettere in gioco e dare quella forma e impronta attoriale che vale assolutamente la pena di vedere.
L'attore di Dexter si supera in un ruolo per nulla semplice, creando insieme ai due veterani un trio che da tempo non si vedeva sullo schermo, per la totale aderenza alle logiche del film e per l'assoluto incastro che tutti e tre regalano, dando prova di enorme talento per un cinema slegato dalla logica delle produzioni ma che ha nella mente lucida del regista trentacinquenne, una delle promesse più brillanti della cinematografia americana cool e indi contemporanea.