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domenica 22 novembre 2020

Shortcut


Titolo: Shortcut
Regia: Alessio Liguori
Anno: 2020
Paese: Italia
Giudizio: 3/5

Un gruppo di giovani studenti rimane intrappolato nello scuolabus, dopo che una misteriosa creatura ha invaso la strada. Il tempo scorre e ad ogni minuto che passa diminuiscono le loro possibilità di sopravvivenza contro le ripetute minacce di quell'entità.


Liguori continua a confezionare horror nostrani con attori stranieri come spesso accade nel cinema italiano. Un prodotto per le piattaforme streaming che nel totale insuccesso commerciale italiano, ha semplicemente fatto il botto negli Usa confermandosi un prodotto commerciale furbetto nello strizzare l'occhio all'adventure-fantasy che piace e in questo caso regala un film di formazione di cinque sedicenni alle prese prima con un maniaco e poi con un mostro.
La storia non aggiunge altro dal momento che possiamo tranquillamente dividerla in due atti contando che due solo le location, il bus e i sotterranei.
Gioca d'astuzia Liguori, c'è violenza e sangue ma in dosi da pubblico mainstream, i personaggi sono caratterizzati poco ma abbastanza bene e il mostro forse rimane il mistero più grosso dal momento che si lesina sull'approfondimento per cercare di puntare tutto sull'azione, tra inseguimenti, prove iniziatiche, sacrifici e senso di ribellione.
Rimane un prodotto anomalo questo Shortcut che non riesco a capire sinceramente se mi sia piaciuto o meno. Si lascia guardare, a livello tecnico supera la prova, gli interpreti di certo alzano l'asticella a confronto di imbarazzanti prove italiane che non avrebbero giovato, ma per il resto sembra un'esame fatto e confezionato apposta per l'estero per un mercato preciso che ama questi prodotti ma in fondo non vuole altro che intrattenimento.