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venerdì 26 aprile 2024

Ragazzo e l'airone


Titolo: Ragazzo e l'airone
Regia: Hayao Miyazaki
Anno: 2023
Paese: Giappone
Giudizio: 4/5

La guerra del Pacifico brucia Tokyo e il mondo di Mahito, un ragazzino traumatizzato dalla morte della madre, divorata dal fuoco dei bombardieri. Due anni dopo, elaborato il lutto, suo padre lascia la città per la campagna e per la cognata, da cui adesso aspetta un figlio. Mahito fatica ad accettare una nuova mamma e una nuova vita ma qualcosa lo distrae dal dolore. Un airone cenerino e ostinato lo tormenta e 'gli parla' conducendolo in un mondo fantastico e nascosto, dove scoprirà il mistero della vita e della sua famiglia. Tra antenati e parrocchetti, madri e matrigne, il ragazzo troverà le risposte che cerca e il futuro che merita.
Il ragazzo e l'airone è un bellissimo testamento di un autore che credo abbia regalato più di quanto potesse al suo pubblico creando un vero e proprio mondo magico.

Opere su cui si potrebbe rimaner a parlare per ore, significati e sfumature di ogni tipo. Temi sociali, globali, politici, ambientali e quant'altro. Una fiaba sempre più matura e coesa, alta e complessa, stratificata e solo in parte auto citazionista. Un film adulto e complesso dove i piani reali e surreali si alzano toccando sfere infinite, cosmiche e astrali, dove vediamo il grande costruttore ma anche una sorta di Caronte, morti che cercano una deriva, pappagalli cannibali e uomini e donne reali o mischiati con i poteri magici del folklore nipponico. E' molto minimale e minuziosa quest'opera, ancora più complessa da stratificare, passando da un estremo all'altro tra le intercapedini nascoste di varie dimensioni che risucchieranno Mahito in questo viaggio dell'eroe alla ricerca e la riscoperta di se stesso.

mercoledì 27 marzo 2024

Damsel


Titolo: Damsel
Regia: Juan Carlos Fresnadillo
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

La principessa Elodie è costretta a sposare il principe Henry del ricco regno di Aurea per salvare il suo costretto alla carestia. Ben presto però scopre che il matrimonio è una trappola; diventa infatti la vittima sacrificale per saldare un vecchio debito e viene gettata in una caverna dove c'è un feroce drago che, dopo aver ucciso altre spose, vuole farla fuori. Da sola, senza che ci sia nessuno ad aiutarla, deve fare affidamento a tutte le sue forze e alla sua capacità di resistenza per poter sopravvivere. In questa lotta in cui non sembra avere scampo riesce a trasformarsi in una guerriera e ad affrontare il drago faccia a faccia oltre a scoprire gli oscuri segreti di Aurea.

Damsel è il tipico esempio di fantasy che prova ad inserire delle caratteristiche nuove finendo per fallire miseramente dove forse con altri sceneggiatori si sarebbe potuto fare qualcosa di interessante.
Perchè gli elementi c'erano proprio tutti, dal budget, al cast sprecatissimo, all'impiego di una cg che purtroppo non riesce mai a convincere (parliamo ovviamente del drago) e così via per una sorta di revenge movie con la femme fatale che deve riscattare lei e tutto l'universo femminile rompendo una maledizione patriarcale che dura da secoli.
Un drago che accoglie le vittime sacrificali e i capi espiatori, ovviamente tutte donne, all'interno del suo labirinto di "Cnosso" divertendosi a giocare come con il gatto e il topo quando in realtà la giustificazione di questo rituale è peraltro molto triste.

venerdì 8 marzo 2024

Monarch-Legacy of Monster-Season 1


Titolo: Monarch-Legacy of Monster-Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2023
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 10
Giudizio: 3/5

Dopo la battaglia tra Godzilla e i Titani, che ha rivelato al mondo l'esistenza dei mostri, una famiglia si mette in viaggio per scoprire i suoi segreti sepolti e un'eredità che la collega a Monarch.
 
Probabilmente tutti avevano delle remore su questa serie pensando soprattutto al fattore costi e quindi un budget incredibile per poter mettere in scena alcuni Titani che abbiamo e non abbiamo ancora visto e non è detto che vedremo in futuro. In Monarch si parla tanto di potere, di questa agenzia di come nasce e con quali ideali soprattutto agli inizi molto antropologici e scientifici per poi cedere il passo agli interessi militari che prevalgono. Parte dopo un prologo ambientato nel 1973, la storia si sposta nella Tokyo del 2015 collegandosi direttamente agli eventi del G-Day di Godzilla, e introducendo la squadra "del presente", per poi di fatto giocare con le linee temporali di presente e passato rivelando indizi e mettendo in luce colpi di scena.
Nasce con l'ambizione forte di creare quell'espansione del MonsterVerse di Legendary Pictures, inaugurato nel 2014 dal GODZILLA di Gareth Edwards, e da lì KONG-SKULL ISLAND,GODZILLA II-KING OF MONSTERS e per finire GODZILLA VS KONG.
Pur amando i Kaiju ho davvero apprezzato lo sforzo, lo sviluppo, la produzione, la cura incredibile con cui siano stati creati i Titani e in quel finale dove compare proprio un altro importante protagonista.
Ho amato vedere Kurt Russel in un ruolo niente affatto scontato, di sicuro uno dei personaggi meglio caratterizzati rispetto ad altri più derivativi senza contare che non sempre il gruppo dei giovani protagonisti riesce ad essere convincente. Ci sono in particolare due episodi davvero inconcludenti e soporiferi che prendono solo tempo regalando noia e scelte di trama deprecabili.
Se fosse durata sei oppure otto episodi avrebbe avuto molto più successo.
Cio nonostante è ovvio che arriverà un sequel contando dove la storia si è fermata, in quell'assedio dove i nostri ritrovati i propri compagni dopo gli sbalzi temporali e congiungendo vecchi e nuovi, avranno a che fare con tutti i Titani risvegliati per scongiurare un nuovo G-Day.

Nimona


Titolo: Nimona
Regia: Nick Bruno, Troy Quane
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Un cavaliere viene incastrato per un crimine che non ha commesso, e l'unica persona che potrebbe aiutarlo a dimostrare la sua innocenza è Nimona, un'adolescente mutaforma che potrebbe anche essere uno di quei mostri che ha giurato di uccidere.
 
Da ricordare più per la forza dei suoi mezzi, per le tecniche adottate, per lo stile quanto mai innovativo e spregiudicato e per essere politicamente scorretto (a modo suo) nel tratteggiare sempre temi sociali come l'inclusione di qualcuno di diverso, le diseguaglianze sociali e molto altro ancora con tematiche gender fluid e cavalieri che non vedono l'ora di amarsi l'un l'altro.
In Nimona come sempre il ritmo è concitato si vede che c'è stato un bel lavoro di ricerca e di creazione di un world building dove convergono proprio gli influssi tra animazione e videogame, confezionato in un look and feel da medioevo cyberpunk.
Nimona poi ha un flash back che arrotonda quello stile d'animazione rendendolo forse l'elemento più tradizionale seppur poi mostri la nostra protagonista come un vaso di Pandora quando deve scagliarsi contro l'avversario diventando in pochi minuti un complesso nugolo di trasformazioni da far impallidire la lotta tra Merlino e maga Magò.

sabato 17 febbraio 2024

Gatto con gli stivali 2-L'ultimo desiderio


Titolo: Gatto con gli stivali 2-L'ultimo desiderio
Regia: Joel Crawford, Januel Mercado
Anno: 2022
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Il Gatto con gli Stivali ha appena scoperto di aver esaurito otto delle sue nove vite, e ha incontrato un Lupo Cattivo che gli ricorda come, a questo giro, anche lui dovrà morire. Dunque Gatto va alla caccia di una stella caduta nella Foresta Oscura che possa esaudire il suo più grande desiderio: ripristinare le numerose vite perdute. Ma non è il solo ad avere una grande aspirazione esistenziale, ci sono anche Kitty Zampe di Velluto, Riccioli d'Oro e i tre Orsi e Jack Horner, un megalomane squilibrato uscito da una filastrocca di Mamma Oca. Ad affiancare il Gatto e la (sua?) Kitty c'è un microscopico cane travestito da felino che si offre volontario per la pet therapy ed è l'unico ad essere contento della propria vita così com'è. In una gara di velocità per assicurarsi la Stella dei Desideri tutti i personaggi dovranno rivalutare le loro priorità.
 
Devo ammettere che non mi aspettavo davvero così tanta roba da un sequel di un prodotto non proprio per adulti ma riuscendo come tanta animazione a sposarsi per tutti i target. In questo caso è stato fatto davvero un lavoro incredibile per tutto ciò che riguarda l'avventura, il viaggio dell'eroe, la formazione, i combattimenti, gli aiutanti, riuscendo a performare le prestazioni dei villain e creando una galleria di personaggi tutti convincenti. Dove l'antagonista principale riesce a far paura, dove le tematiche sociali puntando molto in alto e dove ironia e dramma riescono sempre ad essere ben bilanciati. Un sequel coraggioso e creativo che aggiunge cura formale, scelte interpretative inaspettate e una morale para filosofica al suo predecessore, spingendolo un bel passo più avanti

domenica 26 novembre 2023

Casa dei fantasmi (2023)


Titolo: Casa dei fantasmi (2023)
Regia: Justin Simien
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Ben è un astrofisico che si innamora di una medium e realizza una macchina fotografica quantistica, teoricamente in grado di immortalare i fantasmi... solo che non ne ha mai trovati. Anni dopo essere stato ridicolizzato dalla comunità scientifica per la sua invenzione, ha cambiato lavoro: ora fa la guida turistica a New Orleans, ma è depresso e alcolizzato. Nel mentre Gabbie e suo figlio Travis si trasferiscono in una villa infestata non lontano dalla città e i fantasmi gli impediscono di lasciarla. Chiedono così aiuto a un prete, che contatta Ben, ma le cose prendono una brutta piega e i quattro dovranno rivolgersi anche a una medium e uno studioso di storia locale. Riusciranno a scongiurare la maledizione della casa prima che sia troppo tardi?
 
Qualche mese fa sono entrato nella casa dei fantasmi di Disneyland Paris. Vi dico solo che è stata più emozionante l'attrazione del parco al film, che comunque non rimane affatto male in termini di storia, messa in scena e maestranze coinvolte. La Disney trova una via di mezzo con un film di fantasmi, scricchiolii, evocazioni per coinvolgere tutti i target possibili e regalare avventura e poca paura quanto più qualche leggero brivido alla piccoli brividi. E' più una parata di star che cercano di rendere guardabile un lavoro che soprattutto in termini di scrittura appare troppo didascalico e con un ritmo che spesso entra a gamba tesa sulla narrazione così come alcuni dialoghi decisamente fuori misura dove le risate sono sempre ostentate

martedì 17 ottobre 2023

Grande e potente Oz


Titolo: Grande e potente Oz
Regia: Sam Raimi
Anno: 2013
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Oscar Diggs, detto Oz, è un mago da fiera e un seduttore, che illude spettatori e fanciulle con trucchetti da prestigiatore e promesse da marinaio. Balzato su una mongolfiera per sfuggire ad un rivale, si ritrova catapultato da un tornado nella fatata terra di Oz. Scopre così che il buon popolo di quel mondo lo crede il salvatore tanto atteso, che una profezia indica come un mago venuto dal cielo per sconfiggere la strega cattiva. Attratto dal tesoro reale in palio, Oz si mette in viaggio alla ricerca della strega, ma quello di mattoni gialli è soprattutto un sentiero morale, che lo allontanerà dall'egoismo di partenza e farà di lui una leggenda di magnanimità.
 
Un' altra marchetta. In questo caso un altro outsider come Sam Raimi. Il suo talento e la sua immaginazione frenati da una produzione che di fatto gli ha concesso molto poco e il risultato è uno di quei classici film alla Disney dove vincono senza convincere gli effetti in cg.
Oz, il grande e potente, aveva alcuni elementi interessanti come la goliardia del personaggio che si sposa perfettamente sull'egocentrismo di James Franco e la sua indole nel mordere e fuggire senza prendersi mai le responsabilità del caso. Il suo infatti sarà un viaggio dell'eroe immaginifico dove dovrà imparare a prendersi le responsabilità da uomo e non indietreggiare di fronte al problema o al nemico. Il finale con i fuochi d'artificio e il gioco di magia a palazzo, infatti pur essendo una delle scene meno fantasy del film, è una delle uniche davvero convincenti dove la scienza supera la magia e dove il regista celebra la grande illusione del cinema rispondendo alla domanda del perchè lui e perchè abbia accettato il progetto.

Indiana Jones e il quadrante del destino


Titolo: Indiana Jones e il quadrante del destino
Regia: James Mangold
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Indiana Jones ha appeso il cappello e da qualche anno insegna archeologia all'università di New York. In attesa di un divorzio, che pesa come il lutto del figlio, il professor Jones si trascina al lavoro e dentro una vita ordinaria 'scossa' soltanto dagli schiamazzi dei vicini. Alla vigilia della conquista della Luna, riceve la visita di Helena Shaw, figlia di un vecchio amico 'ucciso' dalla sua ossessione: la macchina di Anticitera, congegno meccanico concepito da Archimede per trovare buchi temporali. La metà del quadrante riposa da anni negli archivi di Indiana Jones, dopo averlo sottratto ai nazisti sconfitti nel 1944. Tornata dal suo passato, Helena vorrebbe recuperare il curioso reperto per venderlo a un'asta in Marocco. A pedinarla, bramando lo stesso bene, è Jürgen Voller, ex nazista che ha partecipato al progetto Apollo 11 sotto falso nome. (Ab)battuto anni prima da Indiana Jones su un treno in corsa, vuole rintracciare le due parti del quadrante e viaggiare nel tempo cambiando il corso della Storia. Una sparatoria in piena 'parata lunare' avvia la ricerca del prezioso oggetto. Tra Marocco e Sicilia, nazisti e antichi romani, l'avventura è servita.
 
Speriamo che sia il testamento di Indy. Perchè seppur vero che il film dalle promesse poteva essere molto peggio di quanto ho visto negli ultimi film della saga rimane la perplessità di un'operazione del genere e del suo perchè.
Il film prova a concentrarsi su un nuovo reperto di quelli da far strabuzzare gli occhi ancora una volta ai limiti tra reale e irreale come i viaggi nel tempo del film e alcuni clamorosi assurdi come il viaggio nei fondali marini e un Antonio Banderas capitano di una nave assurda. In tutto il film, come da sempre questa saga insegna, si passa da una soluzione di continuità ad un'altra con estrema frenesia, dove l'azione mangia la narrazione, dove tutto è sincopato senza spesso aver un senso logico. Dove si fa incetta di location e si abusa di cg soprattutto per quel quasi finale dove Indy incontra lo stesso Archimede. Ma poi questi nemici sempre goffi che sembrano usciti da un cartone animato che inseguono assiduamente il protagonista in ogni angolo della terra essendo sempre lì dietro l'angolo ma non riuscendo mai a essere incisivi in un faccia a faccia.
L'ennesima Indy junior molto più scaltra e ladra, doppio giochista che si prende gioco di Indy ma essendo di animo buono con il fedele nuovo "Shorty"di turno, un giovanissimo pronto a tutto, finisce per aiutare l'eroe.
Insomma una macchina del fumo fatta bene con troppi effetti speciali e un finale destinato veramente ad appendere il cappello. Karen Allen rimane la cosa più bella.

sabato 30 settembre 2023

Wendell and Wild


Titolo: Wendell and Wild
Regia: Henry Selick
Anno: 2022
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Dal duo squisitamente diabolico formato da Henry Selick e Jordan Peele arriva la storia di Kat. Per poter iniziare una nuova vita nella sua città natale, un'adolescente problematica tormentata dal proprio passato deve affrontare i suoi demoni personali, Wendell e Wild.

Selick è una di quelle divinità dell'animazione in stop motion che bisogna venerare e che appartiene a quel pantheon con pochi e selezionati eletti. Purtroppo non ha creato molte opere ma quelle che ha fatto sono dei capolavori e dei cult indimenticabili. Opere profonde che mischiano i generi che profumano di horror, che mettono in scena drammi umani ma che allo stesso tempo sanno adattarsi ad ogni target possibile. Per questo credo in queste divinità e nel loro modo di plasmare l'inferno e di metterlo in scena in maniera unica e originale. Di unire comunità per bambini diversi e allo stesso tempo parlare di zombie, di crescita, di magia nera e di molto altro ancora partendo da un incidente scatenante davvero drammatico. Il nome del film poi non è nemmeno quello della protagonista ma dei faccendieri di Belzebù. Un film che a differenza delle opere precedenti di Selick crea forse troppo e diventa un tornado di anime che trascina con sè troppi elementi e storie senza mai concentrarsi davvero su una di queste, tant'è che Kat alle volte sembra messa da parte.
Eppure ha così tanta fantasia e cinema al suo interno, diventando un cocktail esagitato di generi e sotto generi senza limitarsi mai ma aumentando ancora di più la sua forza e i suoi elementi magici all'interno

Tartarughe Ninja-Caos Mutante


Titolo: Tartarughe Ninja-Caos Mutante
Regia: Jeff Rowe, Kyler Spears
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Lo scienziato Baxter Stockman, scheggia impazzita della misteriosa società TCRI, ha condotto esperimenti di mutazione su varie specie animali. Dopo l'esplosione del suo laboratorio, il fluido di mutazione si diffonde nelle fogne di New York, provocando effetti irreversibili su topi e tartarughe. Nascono così Leonardo, Donatello, Raffaello e Michelangelo, addestrati dal loro "papà" adottivo, il topo mutato Splinter, a divenire guerrieri ninja. Quando sono in età adolescenziale, le fogne cominciano a star loro strette e così le tartarughe tentano di integrarsi nella società degli uomini. Questi ultimi tuttavia sono terrorizzati e disgustati appena li scorgono, finché non conoscono la giornalista April, che vorrebbe coinvolgerli in un piano per sgominare SuperFly, una mosca super-intelligente e bipede che minaccia New York.

Pensavo fosse impossibile fare meglio di TMNT. Infatti il film del 2007 aveva dalla sua una trama più d'impatto mentre qui sembra ricollocare e dare nuova enfasi ad una storia che tutti conosciamo. Si parte dai principi spiegando com'è avvenuta la trasformazioni anzi le trasformazioni di diverse creature che come outsider decidono di ritrovarsi e fondare una loro leadership. Abbiamo nemici diversi, wtf incredibili come la storia d'amore di Splinter emostrare Donatello con gli occhiali.
Caos Mutante come prefigura il titolo è una valanga di eventi, di azione, di vero e proprio caos, di scontri, di presentazioni, di messe alla prova e della capacità di prendere delle decisioni niente affatto scontate. Dove April è una ragazzina nera e mezza fuori di testa, dove SuperFly fa impallidire tutti gli antagonisti storici delle tartarughe e dove Bibop e Rocksteady sono delle semplici comparse. Ancora una volta l'idea di affidarsi a Seth Rogen e Evan Goldberg si è rivelata una scelta funzionale per non parlare di uno stile d'animazione unico e dinamico.

One Piece- Season 1


Titolo: One Piece- Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2023
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 8
Giudizio: 4/5

Monkey D. Luffy è un giovane avventuriero che ha sempre sognato una vita di libertà. Luffy parte dal suo piccolo villaggio per affrontare un pericoloso viaggio alla ricerca di un leggendario tesoro, conosciuto come ONE PIECE, per diventare il Re dei Pirati.

Ero più che certo che dovese essere una merda. Ne ero più che convinto. E'invece mi sono dovuto ricredere con una serie che mi ha molto colpito perchè senza un uso smisurato di cg è riuscita a fare quello che doveva e meglio di quanto mi aspettassi. Gli episodi volano con un ritmo e una messa in scena decorosa, dove anche il lavoro di casting e la complicità tra gli attori per questa sfida si capta nell'aria. E' un risultato che fin dall'inizio sembrava una sfida destinata a fallire per un live action che a detta mia e di molti sembrava semplicemente impossibile. Invece tocca ricredersi.
Avevo le mie remore sull'attore che interpreta Luffy, su che arco di tempo e quali capitoli avrebbe raccontato la prima stagione di otto episodi. Alla fine riescono in maniera formidabile a raccontare i primi cento capitoli del manga in appena otto ore. Parliamo di un progetto che se prende il largo potrebbe arrivare ad avere una continuità mai vista per un manga di più di 500 milioni di volumi a fumetti venduti e di quasi 1100 episodi dell'anime in 25 anni di serializzazione dove ancora la storia non sembra volersi affatto concludere.
Forse l'unica nota dolente è nella parte legata a Kaya e Krahador Kuro dove seppur tutto sia configurato al meglio come attori e il lavoro faraonico fatto nelle scenografie, il tutto appare però privo di quel mordente che aveva contraddistinto gli episodi precedenti.


domenica 3 settembre 2023

Seis Manos- Season 1


Titolo: Seis Manos- Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2023
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 8
Giudizio: 3/5

Alcuni orfani cresciuti da un anziano maestro di arti marziali rimangono coinvolti in un mistero che racchiude poteri demoniaci, cartelli della droga, antichi rituali e sacrifici di sangue.

Dai creatori di CASTELVANIA-SEASON 2 che non mi era affatto piaciuta pur essendo un seguace della serie e del genere vampiresco, arriva questa nuova serie animata dove si parla di folklore messicano, di magia nera, sette religiose, taoismo, mostri, arti marziali e di soprannaturale giusto per evidenziare gli elementi weird. Seis manos parla di amicizia, di legami quando nell'infanzia si è stati abbandonati dai propri genitori. Parla di fragilità e debolezze interne, di rabbia, rancore e vendetta. L'antidoto della serie è quella di prendere tossici come cavie che con una polvere proveniente dalle lacrime di Santa Luciféra si trasformano in mostri deformi auto-rigeneranti, apparentemente immortali e perennemente assetati di sangue e budella.
Ci sono due trame principali questa appunto dei ragazzi (dove l'unico che si salva e Silencio contando che Isabela è perennemente incazzusa e Jesus è un alcolizzato) di trovare il responsabile della morte del loro maestro e quella molto più debole dell'indagine della poliziotta Garcia e dell'ispettore in incognito Brister e dei suoi deliranti flash back. Certo per essere violenta quando deve lo è senza mai lesinare ma quello che la frega è di essere esageratamente sopra le righe e scontata oltre a non approfondire mai nulla di fatto nemmeno sul culto.

Flash


Titolo: Flash
Regia: Andy Muschietti
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Si avvicina il giorno del processo per il padre di Barry Allen, da anni in carcere per l'omicidio di sua moglie. Il ragazzo, che in realtà è anche il supereroe The Flash, ha cercato in ogni modo di dimostrare la sua innocenza, ma anche con l'aiuto delle Wayne Enterprises e dei suoi superpoteri non ha trovato come scagionarlo. Per disperazione arriva a correre più veloce di quanto abbia mai fatto, fino a raggiungere una sorta di ruota del tempo. Ma scopre presto che viaggiare nel passato non cambia solo il presente e il futuro: in questo mondo infatti il suo amico Batman è molto diverso e non sembra esserci alcuna traccia di Superman. In compenso il Barry di questa realtà vive felice con i genitori, ma per proteggere la sua vita il Barry originale dovrà stravolgerla e, nel farlo, finirà per perdere i propri poteri...
 
Pur non essendo un fan della Dc e sulle sue peripezie produttive e gli eccessi che portano spesso a prodotti infruttuosi, Flash è un trip. Un trip lisergico e disperato dove nella sua rincorsa verso ogni tipo di assurdo narrativo riesce ad essere originale e sbalorditivo almeno per ciò che concerne un diverso utilizzo dei metaversi. Perchè è pur vero che quelli visti finora sono quasi sempre risultati abbastanza equilibrati e minimali nella loro gestazione mentre qui tutto è caotico e disordinato basta vedere i flash che si fa il protagonista quando mischia i mondi e le conseguenze inattese e gli effetti perversi che produce distorcendo e non di poco la realtà. E' un film totalmente pieno di difetti e di attori stucchevoli e recitazioni sopra le righe. Però funziona proprio nel fattore intrattenimento anche se dura più di due ore. Allo stesso tempo tutto questo inseguire dimensioni e piani temporali risulta una voragine, un burrone davvero orrorifico in grado far rabbrividire lo spettatore su come si possa perdere tutto nel giro di poco e finire in un limbo di psicosi.

lunedì 10 luglio 2023

Spider-Man-Across the Spider-Verse-Part 1


Titolo: Spider-Man-Across the Spider-Verse-Part 1
Regia: AA,VV
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Miles Morales è tornato - o meglio, non se n'è mai andato. È da un anno che fa sempre le solite cose che farebbe un supereroe teenager, cioè andare a scuola, litigare con i genitori e salvare il mondo dalle minacce più o meno (im)probabili. Chi se n'è andata, invece, è l'unica cinta di amici che aveva, cioè Gwen, Peter, Peni, Spider-Ham e Spider-Man Noir, gli Spider-Man delle altre dimensioni che l'hanno spalleggiato nella sua prima avventura e che sono tornati ai loro rispettivi universi. Un giorno, però, Gwen riappare nella cameretta di Miles, spiegandogli di essere entrata a far parte della Spider-Society, un gruppo interdimensionale di Spider-Man, capitanati da Miguel O'Hara, il cui intento è impedire il collasso del Multiverso. E una delle anomalie a poterlo provocare è La Macchia, scienziato che ha acquisito il potere di aprire dei portali tra le dimensioni durante l'incidente del primo film, e ora nuovo nemico di Miles...
 
E' difficile migliorarsi soprattutto quando si partiva dall'ottimo primo capitolo di questa saga che promette scintille e continue emozioni. La Sony dimostra dopo alcuni infruttuosi esperimenti saccheggiati da sceneggiatori indegni di ritrovare idee e contenuti grazie a talenti freschi che hanno voglia di esplorare questo universo di Spider Man sapendo coniugare al meglio il tema dei multiversi come invece la fase 4 della Marvel non ha saputo fare in questi ultimi anni.
E'partiamo da un'idea niente affatto semplice, collegata tramite ragnatele e sinapsi a tante sotto storie, una galleria di personaggi davvero convincenti, uno stile grafico immenso e alcune roboanti scene d'azione che diventano fin da subito indimenticabili regalando epicità a tutta l'operazione.
E poi finalmente abbiamo un grande interessante degno antagonista, personaggi la cui caratterizzazione è così consolidata da farli apparire meno semplici del dovuto, vediamo così tanti cloni di Spider Man da rimanere semplicemente ammirati per chi come me non ama in particolare questo eroe. Perchè alla fine quello di Dos Santos, Powers e Thompson è un lavoro in cui emergono fragilità e complessità, l'eroe non è mai convinto delle proprie capacità e tutti questi elementi portano a un'idea di realisticità importante che negli ultimi film era andata perduta.

Drago di mio padre


Titolo: Drago di mio padre
Regia: Nora Twomey
Anno: 2022
Paese: Irlanda
Giudizio: 3/5

Elmer, che ha problemi ad adattarsi alla sua nuova vita, decide di partire alla ricerca dell'isola Wilde e di un giovane drago che attende di essere salvato. Le sue avventure lo portano a incontrare bestie feroci e a scoprire un luogo misterioso.
 
Tutto ciò che orbita nella testa e tra i progetti di Tom Moore è oro che cola. Per me lui rappresenta uno dei più grandi autori d'animazione del suo tempo riuscendo a raccontare storie folkloristiche, di magia, di formazione, di spiritualità e natura. Il rapporto tra umani e animali, tra miti e creature magiche, riesce nei suoi lavori ad avere una carica e una messa in scena senza eguali nel suo campo e nel suo tempo. Un outsider non saprei in quale altro modo definirlo. A differenza dei suoi precendenti lavori, qui lascia alla sua socia della Cartoon Salon una fiaba riadattata per bambini e uscita su Netflix che potrebbe essere una via di mezzo tra ALICE E IL PAESE DELLE MERAVIGLIE e NEL PAESE DELLE CREATURE SELVAGGE. Il tutto però in chiave più socio-politica e teen con le due terre, una realistica e l'altra fantastica, devastate da una crisi economica e un effetto climatico che rischia di far affondare l'isola. Sempre in 2D, il film per bambini e non solo, riesce come sempre ad avere più piani di ascolto, imergendosi nel fantasy ma rimanendo aderente ad un impianto di viaggio di formazione dove Elmer nell'isola Wilde troverà insidie e pericoli ma alla fine guidato dai suoi intenti nobili riuscirà con un frenetico e drammatico terzo atto a risolvere il problema.
Ancora una volta i film della Cartoon insegnano come siano i bambini ad avere il compito di salvare gli adulti dai drammi in cui essi stessi incappano o nelle conseguenze inattese ed effetti perversi che gli stessi adulti evocano.

Willow-Season 1


Titolo: Willow-Season 1
Regia: AA, VV
Anno: 2022
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 8
Giudizio: 2/5

Un improbabile gruppo di eroi parte per una pericolosa missione in luoghi ben oltre la loro casa, dove devono affrontare i loro demoni interiori e unirsi per salvare il loro mondo.

Willow è quella serie un pò così che sembra nascere per accontentare un fan service sempre più legato al fantasy e vederlo modernizzato e soprattutto fluido. Un'operazione che non ha mai convinto tant'è che ci ho messo del tempo prima di decidermi a vederlo se non altro perchè da piccolo sono cresciuto con WILLOW e lo trovavo al tempo uno dei film più suggestivi del suo genere perchè risuciva a bilanciare tutti i piani regalando alcune scene decisamente macabre.
Tutto questo non accade in questa nuova serie dove l'ironia irrompe prepotentemente a volte creando e prendendosi minuti per dialoghi imbarazzanti. Il cast è tutto di giovani a parte Willow/Gandalf che porta la compagnia a compiere il suo obbiettivo. Tra i giovani ci sono ragazze che si amano, un'imprecisato guerriero che in una battuta sembra diventare l'oggetto sessuale preferito dalle stesse ragazze, un principe che smarrisce la via scegliendo il lato oscuro mentre un altro scopre che sua moglie altri non è che Elora Danan a cui Willow dovrà insegnare a usare la bacchetta e fare gli incantesimi.
Fanno appena una comparsa il folletto Rool e sua figlia, la figlia nana di Willow che viene per qualche strana ragione risparmiata dai sicari nemici mandati da Bafmorda (la sequenza del combattimento nel castello nei primi episodi è forse l'unico vero momento action accettabile) mentre le scene nelle caverne con i troll senzienti e un Allagash che si finge Mad Martigan cercando di salvare la compagnia sacrificandosi contro l'orda di troll non sembra mai volersi prendere veramente sul serio.
Purtroppo la stagione è noiosa, le parti sentimentali stemperano quel poco che l'atmosfera riusciva con difficoltà a creare, non c'è mai una reale paura e anche il finale è posticcio con la ragazza strega e il principe posseduto e una battaglia telefonata all'ennesima potenza.

Transfomer-Il risveglio


Titolo: Transfomer-Il risveglio
Regia: Steven Caple Jr
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Sul mondo dei Maximals, robot con la forma di animali terrestri, giunge il divora pianeti Unicron, in cerca della chiave di transcurvatura. I Maximals però fuggono portandola con sé, impedendogli così di liberarsi. Il transformers Scourge, al servizio di Unicron, è però sulle loro tracce... Nella New York del 1994, nel mentre, l'ex soldato Noah Diaz e la brillante archeologa Elena Wallace navigano difficoltà personali e soprattutto professionali, che li portano, in modo diverso, a scoprire l'esistenza dei Transformers. Per questi ultimi la chiave di Transcurvatura sarebbe il solo modo di ritornare sul pianeta nativo di Cybertron, ma la minaccia di Unicron è troppo grande per correre dei rischi.
 
E'difficile pensare di poter fare sempre peggio dei precedenti in un sequel. Qui come per altri franchise si sfiora anzi ci si immerge in un vuoto cosmico sorprendente dove addirittura nel finale vengono citati gli Avengers e dove nell'ultima scena al protagonista viene dato un bigliettino per entrare nei GI Joe. Continuo a non essere ancora così stanco nell'infliggermi, ben consapevole, delle tali pacchianate con l'unico scopo di farmi ridere in sala e pensando a cosa si possano essere fumati gli sceneggiatori per arrivare a tale scempio. I protagonisti sono la classica coppia di ragazzi poveri e multietnici che in un modo o nell'altro si trovano a dover guidare gli ultimi Transformer rimasti e cercare di salvare il pianeta da Unicron, un essere distruggi pianeti che non viene nemmeno definito bene e nella battaglia finale si dovrebbe gridare allo scandalo per quanto la cg non permetta di capire cosa stia realmente accadendo. Optimus passa in secondo piano, Bumblebee di cui questo settimo capitolo sembra essere anche il sequel del primo capitolo dedicato al personaggio, muore e poi risorge. Mirage se non altro è la trovata più interessante del film e almeno prova dalla sua ad essere ironico senza perdere del tutto dignità e identità.
Diciamo che da come finisce potrebbe tranquillamente arrivare un ottavo capitolo oppure chessò Transformer & GI Joe.

mercoledì 7 giugno 2023

Star Wars-Visions-Season 2


Titolo: Star Wars-Visions-Season 2
Regia: AA,VV
Anno: 2023
Paese: Usa
Stagione: 2
Episodi: 9
Giudizio: 4/5

Forse gli studi Lucas hanno capito che svincolarsi dalla lunga e intricata mitologia di Star Wars può portare a squisitezze come queste due stagioni animate e MANDALORIAN.
Il perchè è semplice, avendo fantasia ed esplorando l'universo e la scifi ci sono molte più possibilità e meno ragnatele che segnano il destino e gli obbiettivi di alcuni personaggi ormai noti.
E' così dopo una prima stagione sopraffina dove ancora adesso il primo episodio ispirato ad Akira Kurosawa sembra qualcosa di unico e intenso nonchè una delle citazioni più colte e profonde che l'animazione recente abbia raggiunto. E qui sembra esserci ancora più libertà e voglia di scopririsi allargando i confini rendendo i lavori ancora più onirici e straripanti di colori e stili quando mai diversi e incredibili nella loro ricerca stilistica. Vengono assoldati maestri indiscussi e assoluti come Tom Moore quasi a rimarcare che sebbene lo scorso anno fossero quasi tutti niponici qui abbiamo la creme de la creme europea.
Sith il corto spagnolo dove un artista jedi appassionata di pittura dovrà scontrarsi contro il suo maestro Sith che la vuole nel lato oscuro e dove le pennellate e le sterzate sembrano condire un corto frenetico in combattimento lasciando la scia delle spade laser.
La grotta dell'urlante del sopracitato Moore mischiando folklore come sempre nei suoi film richiama le tradizioni irlandesi che sempre compaiono nei suoi film mischiando mitologia, la banshee con i Sith in una sorta di strega intrappolata in una caverna e con un finale inaspettato
Tra le stelle sempre spagnolo è il più ecologista, uno anche dei più politici nonostante una trama semplice ma efficace in una ricerca estetica sopraffina dove tra il racconto del genocidio della tribù indigena e il combattimento finale si gode parecchio
Io sono tua madre è sicuramente il più ironico e quello che si prende meno sul serio su una grande corsa tra astronavi dove gareggiano madre e figlia assieme.
Viaggio verso la testa oscura, coreano, è uno dei tasselli più complessi e importanti della stagione con uno stile ormai che non ha più bisogno di presentazioni come lo stesso studio Miur che ormai negli ultimi anni sta diffondendo il suo verbo e dove anche la storia come in questo caso merita un plauso particolare.
La ballerina spia come sempre vede l'intrusione forse più inaspettata e autoriale di un autrice francese che si distacca completamente dai canoni soliti per racontare altri non detti dell'universo galattico
I banditi di Golak, indiano, sembra assorbire alcune formule ultimamente espresse nei blockbuster bollywoodiani per mostrare un manipolo di personaggi pazzeschi e un ritmo che si accosta molto per stile, tradizioni, look e musiche al tipico cinema di genere
La cava, giapponese, è quello politicamente più forte, un metaforone sullo sfruttamento e la disobbedienza civile, un cortometraggio toccante e commovente che racconta di un popolo oppresso e dimenticato che cerca tramite mutuo aiuto di sopravvivere e di non essere dimenticato
Il canto di Aau, africano, è la quintessenza della bellezza e della ricerca onirica, visiva, tecnica, estetica. Pura avanguardia in un corto che mischia religione, magia, folklore, viaggio dell'eroe, percorso di formazione..qualcosa di unico per tutti e cinque i sensi, un corto che va a chiudere una stagione brillante e poliedrica, allucinata e complessa nonchè matura e variopinta con stili, idee e colori più che mai congeniali e originali.

martedì 6 giugno 2023

Deer King-Re dei cervi


Titolo: Deer King-Re dei cervi
Regia: Masashi Ando,Masayuki Miyaji
Anno: 2021
Paese: Giappone
Giudizio: 3/5

Van e i suoi uomini lottano contro l'impero Zol e vengono sconfitti, mentre si diffonde una pestilenza diffusa dai Lupi Neri, che sembra colpire solo gli zoliani e lasciare illese le popolazioni indigene. In prigione Van salva una bambina, Yuna, dalle fauci di un lupo nero che però lo azzanna. Anziché contrarre la malattia, Van acquisisce dei poteri speciali e fugge insieme alla bambina, che adotta come una figlia. Gli imperiali si mettono sulle loro tracce, così come Hossal, sacro cerusico in cerca di un antidoto contro la pestilenza.
 
Deer King della coppia nata sotto l'influenza dello studio Ghibli è un lungometraggio d'animazione complesso con parecchie sotto trame, svariati personaggi che sembrano fare a braccio di ferro per chi debba essere il protagonista e tanti influssi e derive simboliche biomediche, spirituali e religiose.
Il tutto sempre senza avere quella trasparenza o chiarezza solita di altri cugini nel trattare determinate tematiche. Un film che nutre di grosse suggestioni di una parte tipica di quel folklore che narra insolite leggende ma la fluidità del racconto e della narrazione paga un prezzo alto a volte infarcendo di troppe spiegazioni a volte non dicendo nulla e lasciando degli irrisolti in una trama molto più complessa del dovuto. L'infezione fuori controllo da cui tutto sembra nascere lascia poi delle derive e delle divisioni su chi vorrebbe semplicemente accettarla e chi sembra fare di tutto per combatterla alla stregua dei Vax e No Vax che negli ultimi anni abbiamo conosciuto molto bene.

Mandalorian – Season 3


Titolo: Mandalorian – Season 3
Regia: AA,VV
Anno: 2023
Paese: Usa
Stagione: 3
Episodi: 8
Giudizio: 3/5

Il Mandaloriano Din Djarin è in possesso della Darksaber, che ne farebbe il leader della sua gente, ma è anche caduto in disgrazia per essersi tolto l'elmo, infrangendo un dogma della sua fazione. L'Armaiola sostiene che esiste un solo modo di ritornare sulla Via, bagnarsi nelle acque di Mandalore, ma il pianeta è una distesa di rovine e secondo Bo Katan si tratta di un'impresa disperata. Accompagnato dal piccolo Grogu, Din Djarin si inoltra comunque tra gli abissi del pianeta perduto della sua gente e dà inizio a un percorso di redenzione, che investirà non solo lui ma tutto il suo popolo.
 
Sembra una maledizione quella dei sequel delle stagioni di una delle serie tv più belle degli ultimi tempi. Mandalorian purtroppo vittima in parte di un fan service sempre più invischiato commette sicuramente alcuni errori che poteva di certo risparmiarsi prendendo Vie di fatto sbagliate o poco funzionali in termini di narrazione. Si punta di nuovo e tanto sul rapporto tra Grogu e Din Djarin dopo la fine della seconda stagione per l'addestramento jedi del bambino con Luke Skywalker.
Si punta poco anzi pochissimo sulla vicenda Mandalore senza mai analizzarne i processi e le vicissitudini al suo interno, preferendo ripiegare su facilonerie che servono spesso e volentieri a dare solo minutaggio agli episodi. Mentre nelle prime due stagioni uno dei punti forti era la compattezza con il gusto per racconti più brevi e compiuti, qui spesso si deraglia arrivando a dare una continuità narrativa per poi spezzarla a metà inserendo episodi come quello dove Din e Bo Katan si recano su un pianeta in cui vengono impiegati come una coppia di detective alle prese con un personaggio che sta modificando le AI di alcuni robot facendoli disertare dalle loro mansioni.