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mercoledì 15 novembre 2017

Black Mountain Side

Titolo: Black Mountain Side
Regia: Nick Szostakiwskyj
Anno: 2014
Paese: Canada
Giudizio: 3/5

Un thriller su un gruppo di archeologi che scopre una strana struttura nel nord del Canada, risalente a oltre 10 mila anni fa. La squadra si ritrova isolata quando i loro sistemi di comunicazione non funzionano e non molto tempo dopo cominciano a sentire gli effetti della solitudine.

L'esordio di questo regista dal nome impronunciabile è una bella sorpresa dal Canada che non smette mai di regalare alcune perle soprattutto nell'horror.
Black Mountain Side cerca di raccogliere vari elementi e tessere una trama sicuramente originale e interessante, attingendo dall'antropologia nuove specie viventi che sembrano essere esistiti millenni prima, cercando poi di inserire suddetto elemento con le caratteristiche dell'horror.
Diciamo subito che ci sono alcune importanti ispirazioni di cui la più grande e del maestro Carpenter è sicuramente LA COSA diventa subito l'elemento che più si assimila in quest'opera anche se più per le ambientazioni che non per le azioni dei personaggi. Azioni che purtroppo tendono ad essere come l'anima del film abbastanza derivative dove tra sospetti e tensioni il film ci mette parecchio prima di inserire la marcia e pur facendolo rimane comunque limitato per quanto concerne splatter, frattaglie e trasformazioni. Tutto si consuma nella casa senza troppi colpi di scena. L'elemento misterioso, ovvero la nuova civiltà scoperta, all'inizio, sembra innescare quel guizzo per cui magari ci troviamo di fronte a un'opera che sa scavare nel mito e nelle leggende per trovare materiale originale.
Però proprio su questa non riesce a dare quella spinta propulsiva che mi aspettavo parlando comunque di Inuit, perchè qua quello che viene risvegliato dai ghiacci e ben altra cosa che rimanda più per certi aspetti all'orrore cosmico di Lovecraft, negli ultimi anni sdoganato per fortuna con alcune buone e intense opere, dove le voci vengono sussurrate dall'entità risvegliata e la follia come sempre in questi casi avvolge tutti facendoli diventare cospiratori e carnefici.
Un film per certi versi a metà. Bastonato dalla critica e da molti blogger, diventa l'opposto di alcuni film horror più votati all'azione, anche LA COSA lo era, per prendere le giuste distanze e lavorare di suspance e dialoghi, non riuscendo sempre ad essere appagante nella sua messa in scena ma dimostrando un buon talento che lavora più di privazioni che di aggiunte.