Titolo: Black Mountain Side
Regia: Nick Szostakiwskyj
Anno: 2014
Paese: Canada
Giudizio: 3/5
Un thriller su un gruppo di archeologi
che scopre una strana struttura nel nord del Canada, risalente a
oltre 10 mila anni fa. La squadra si ritrova isolata quando i loro
sistemi di comunicazione non funzionano e non molto tempo dopo
cominciano a sentire gli effetti della solitudine.
L'esordio di questo regista dal nome impronunciabile è una bella sorpresa dal Canada che non smette mai di regalare alcune perle soprattutto nell'horror.
Black Mountain Side cerca di
raccogliere vari elementi e tessere una trama sicuramente originale e
interessante, attingendo dall'antropologia nuove specie viventi che
sembrano essere esistiti millenni prima, cercando poi di inserire
suddetto elemento con le caratteristiche dell'horror.
Diciamo subito che ci sono alcune
importanti ispirazioni di cui la più grande e del maestro Carpenter
è sicuramente LA COSA diventa subito l'elemento che più si assimila
in quest'opera anche se più per le ambientazioni che non per le
azioni dei personaggi. Azioni che purtroppo tendono ad essere come
l'anima del film abbastanza derivative dove tra sospetti e tensioni
il film ci mette parecchio prima di inserire la marcia e pur
facendolo rimane comunque limitato per quanto concerne splatter,
frattaglie e trasformazioni. Tutto si consuma nella casa senza troppi
colpi di scena. L'elemento misterioso, ovvero la nuova civiltà
scoperta, all'inizio, sembra innescare quel guizzo per cui magari ci
troviamo di fronte a un'opera che sa scavare nel mito e nelle
leggende per trovare materiale originale.
Però proprio su questa non riesce a
dare quella spinta propulsiva che mi aspettavo parlando comunque di
Inuit, perchè qua quello che viene risvegliato dai ghiacci e ben
altra cosa che rimanda più per certi aspetti all'orrore cosmico di
Lovecraft, negli ultimi anni sdoganato per fortuna con alcune buone e
intense opere, dove le voci vengono sussurrate dall'entità
risvegliata e la follia come sempre in questi casi avvolge tutti
facendoli diventare cospiratori e carnefici.
Un film per certi versi a metà.
Bastonato dalla critica e da molti blogger, diventa l'opposto di
alcuni film horror più votati all'azione, anche LA COSA lo era, per
prendere le giuste distanze e lavorare di suspance e dialoghi, non
riuscendo sempre ad essere appagante nella sua messa in scena ma
dimostrando un buon talento che lavora più di privazioni che di
aggiunte.