Rito

Titolo: Rito

Regia: Mikael Hafstrom

Anno: 2011

Paese: Usa,Italia
Giudizio: 2/5

E' la storia di un giovane seminarista americano che studia per diventare prete. In balia del credere o non credere, trova la sua occasione per dimostrare la propria fede quando dal Vaticano viene incaricato di seguire un presunto caso di possessione...

Ispirato dal libro di Matt Baglio, Hafstrom che aveva diretto il bel 1408 a dispetto di altre cagate come DERAILED, si affaccia al filone dei film sugli esorcismi dopo questi ultimi tre anni in cui gli americani si sono sbizzarriti e hanno fatto uscire veramente di tutto sul genere(ULTIMO ESORCISMO,EXORCISM OF EMILY ROSE,REQUIEM solo per citare gli ultimi…).

Questo film cerca di essere meno innovativop sotto certi aspetti e rifarsi invece più ai classici.

A parte il nome di Hopkins che offre ancora una volta una performance attenta e singolare, viene curato di più il rapposrto tra il gesuita e l’allievo decisamente più alla ricerca di un metodo scientifico razionale per sondare il fenomeno.

Un’incontro in cui tra le due scuole di pensiero c’è un contatto con il “maligno”che ha per gioco-forza proprio le crisi interne dei protagonisti che devono ripensare la loro fede in vista degli incidenti che capitano. Il modus operandi di Padre Lucas è quello che abbiamo già visto in altri film e sembra più essere la base dell’esercizio Vaticano a dispetto della nuova leva che invece vorrebbe(come in altri film è stato analizzato)la presenza di uno psichiatra per dimostrare come tutto(in questo caso un abuso)possa essere chiarito attraverso un indagine medico-scientifica.

Non è un brutto film ma non dice neanche nulla di nuovo e a parte il cast e qualche scena menzionabile sembra di vedere in più di una scena un remake non dichiarato dell’ESORCISTA.