Visualizzazione post con etichetta Wild Card. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Wild Card. Mostra tutti i post

martedì 9 giugno 2015

Wild Card

Titolo: Wild Card
Regia: Simon West
Anno: 2015
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Questo action thriller racconta la storia di Nick Wild, un giocatore d’azzardo, in riabilitazione, che decide di dedicare la sua vita alla protezione delle persone coinvolte nel difficile mondo del gioco d’azzardo come “chaperon”. Il suo lavoro giornaliero passa in secondo piano quando una sua amica viene brutalmente picchiata da un pericoloso gangster.

Le trame dei film di Statham sono tra le più semplici e ovvie della non-storia del cinema d'azione. Trame che includono vari e svariati altri veterani del genere come Van Damme, Norris, Seagal, Stallone, Lundgren e molti altri cloni uguali e inespressivi che recitano con il mento e la forza bruta.
I nemici di questa nuova "appassionante" epopea dell'immortale Staham sono italiani.
Mancavano all'appello.
Ora niente cambia e nulla si aggiunge alla Statham-mania, ovvero film confezionati su misura per l'attore più inespressivo e scazzato di sempre.
Guardare i suoi film significa spegnere letteralmente il cervello e capire che la sospensione d'incredulità deve durare ben '90.
West è uno dei molti mestieranti di Hollywood che dopo CON AIR, che già era una bella cazzatona, ha fatto sempre di peggo soprattutto con il sodalizio Staham e i MERCENARI 2.
Addirittura è tratto da un romanzo di William Goldman del 1985 e remake del film HEAT del 1986 con Burt Reynold.
La scena in cui ho riso di più è quando Nick perde tutti i soldi che ha vinto al black jack, confermando non solo la sua imbecillità nel dare bottte a chiunque ma anche con le carte.
La scena in cui prova ad essere credibile da ubriaco è da oscar per i vani sforzi che non lo rendono credibile e per finire la ragazza massacrata di botte che taglia un pezzettino di prepuzio al boss italiano con una cesoia è la ciliegina sulla torta.

E ora il colpo di scena finale: Wild Card è stato un clamoroso insuccesso di pubblico, tanto che il misero guadagno di 3 milioni di dollari è stato appena un decimo rispetto al budget di produzione. Un progetto che Statham aveva in testa da almeno cinque anni e che in un primo momento aveva ben altre ambizioni: dietro la macchina da presa doveva infatti sedersi originariamente Brian De Palma, in seguito sostituito dal ben meno talentuoso West.