Titolo: Out of Love
Regia: Paloma Aguilera Valdebenito
Anno: 2016
Paese: Olanda
Festival: TFF 34°
Sezione: TorinoFilmLab
Giudizio: 3/5
Quello che vivono Nikolai e Varya è
vero amore. Ma il sentimento può essere così semplice da non
contenere odio, desiderio di vendetta, una certa soddisfazione
nell'alimentare le paure e i bisogni dell'altro, e al tempo stesso
nutrirsi di affetto, di piacere nel trascorrere tempo insieme, di
intimità? Se è possibile, di certo non lo è per loro, che vivono
una relazione in bilico tra felicità e disperazione.
L'esordio alla regia della giovane regista olandese parte da un colpo di fulmine (quello che quando arriva ha una portata sempre devastante in tutti i sensi) per poi buttarsi a capofitto sul rapporto di coppia e le violenze psicologiche e soprattutto fisiche che si sviluppano velocemente all'interno del film. Temi di questo tipo come l'ossessività, l'attaccamento fisico sono materia universale nella settima arte e oggi più che mai il cinema indipendente riesce a disegnare e cogliere particolari e situazioni sondando i suoi personaggi in maniera intimista e profondamente funzionale. Quello per cui un film imperfetto come Out of Love tocca le corde dell'anima è proprio perchè essendo terribilmente realistico mette a nudo la sensibilità e le fragilità dello spettatore portandoti in più momenti ad immedesimarti con i protagonisti, o forse a farti riflettere su quante di quelle situazioni hai vissuto nella tua storia d'amore.
Alla regista non interessa specificare
dove ci troviamo (è una città in qualche paese del nord Europa
sempre fuori fuoco) e non sembra interessarle altro che non siano gli
sguardi, i confini, i respiri e i giochi tra amore appassionato e
l'ossessione distruttiva che dopo pochi minuti dall'inizio del film
diventa sottile e profonda. Alla regista interessano solo Nikolai e
Varya e noi non possiamo fare altro che rimanere incollati allo
schermo a cercare di dare un senso alla loro Follia.