Titolo: Girl (2020)
Regia: Chad Faust
Anno: 2020
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Una ragazza fa ritorno nella sua città natale, intenzionata a vendicarsi del padre violento. Al suo arrivo, però, trova il genitore già morto, ucciso da qualcuno il giorno prima.
La ragazza, presa con sé, l'ascia paterna, si mette così alla ricerca di chi possa aver commesso l'omicidio e mentre è sulle tracce dell'assassino s'imbatte in un sinistro sceriffo, tramite il quale scopre un'inquietante eredità familiare, che la giovane non avrebbe mai immaginato.
Chad Faust anche co-protagonista nel film, mette in scena questo revenge-movie abbastanza nebuloso e senza, almeno nel primo atto, avere quel mordente in grado di decollare o dare spessore ad una vicenda ormai vista fin troppe volte con tutte le varianti del caso.
Il fatto vuole che però questa ragazza abbandonando una madre nevrotica e violenta, decida di percorrere un vero e proprio inferno, un calvario di violenza composto da bifolchi e da depravati che altro non vogliono che metterle le mani addosso, nonostante la protagonista sia stata vittima di violenze e abusi da parte del padre. La ragazza mostra i muscoli e non si fa intimidire, ma gli astanti sono troppi e lei per quanto venda cara la pelle come la scena con Faust in lavanderia, finirà vittima di complicità corrotte come quella tra lo sceriffo e tutti i gregari del caso.
Girl riesce nonostante una storia telefonata a ritagliarsi il suo in un indie spinto che non decolla mai ma in fondo non scade nemmeno in alcuni sotto testi patetici e moralistici.
Faust è giovane e inesperto è questo non è male dal momento che si cimenta con un'opera autoriale anti commerciale e violenta, un calvario in un inferno che vede ancora una volta i lati oscuri di un'America così complessa e sottomessa da rigide imposizioni patriarcali.
