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domenica 20 aprile 2025

Girl with the needle


Titolo: Girl with the needle
Regia: Magnus von Horn
Anno: 2024
Paese: Danimarca
Giudizio: 5/5

Karoline è una giovane donna che, nella Copenaghen al termine della Prima Guerra Mondiale, nel giro di poco tempo si ritrova sfrattata dall'appartamento in cui viveva, sedotta e abbandonata dal suo datore di lavoro nonché successivamente licenziata. C'è però una donna che si dichiara disposta ad aiutarla.

Nel cinema bisogna sempre fare affidamento su un concetto fondamentale: azzerare ogni forma di pregiudizio. Il film di von Horn ha diviso tra odiatori e stimatori. E questo è un bene. Per assurdo mi sono avvicinato a quest'opera senza sapere davvero nulla e mi ha conquistato fin da subito.
Ho trovato diverse analogie con POVERE CREATURE contestualizzato però in una realisticità differente e meno enfatizzata. E' cupo, veritiero, parla di guerra, di diritti delle donne, di freak, di sessualità, di predominazione, di rapporti tossici, di maternità. Il film parte in un modo e poi come dovrebbero fare alcune storie di sofferenza varca i cancelli scavalcandoli ed entrando a capolino in altri generi e sotto generi, cambiando come la sua protagonista, assumendo forse e consapevolezze diverse. Un viaggio alla scoperta, iniziatico, diabolico per certi aspetti che prende sempre pieghe inaspettate con numerosi colpi di scena e alcune sequenze raggelanti come quella in cui vediamo Dagmar fare quell'azione terrificante che in un attimo cancella quanto di più sadico sia stato girato negli ultimi anni. Un film potente e gigantesco, commovente nel viaggio dell'eroe di Karoline che sembra costellato soltanto di disgrazie e perfidie come la perfetta protagonista di una favola dei Grimm.
Immerso poi in un b/n espressionista, con una galleria di attori che rasenta la perfezione diventa un dramma sociale che rievoca un terrificante fatto di cronaca nera e al contempo racconta numerose altre storie come quella sottovalutata di Peter, il marito vittima di guerra con una ferita orribile e costretto ad esibirsi nei circhi come freak