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venerdì 21 gennaio 2022

Scary of sixty first


Titolo: Scary of sixty first
Regia: Dasha Nekrasova
Anno: 2020
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Due giovani coinquiline vedono le loro esistenze sconvolte dopo aver scoperto che il loro nuovo appartamento a Manhattan nasconde un oscuro segreto.
 
Siamo dalle parti dell'indie estremo e infatti il film della Nekrasova, anche protagonista, entra di rito nell'horror psicologico, quello endemico, quello facente parte di film assurdi come Queen of Earth dove con pochi mezzi e un budget risicato si riesce a fare del buon cinema.
E qui le premesse sono ambiziose per quanto il film all'inizio risulti assurdo e dove non si capisce lo sviluppo e soprattutto dove andrà a parare. Scelte ingegnosissime capaci di rendere originali alcune scene già viste in mille modi ma qui sviluppate in modo atipico e astuto. Un film malato, macabro, femminile in tutti i sensi, dove solo verso la metà o meglio il terzo atto esce fuori la vicenda del miliardario pedofilo Jeffrey Epstein. Con alcune scene erotiche che non si vedevano da anni e un coraggio delle protagoniste di mettersi a nudo in tutti i sensi, il film peraltro molto sanguinolento, percorre sentieri insidiosi, alcuni dei quali vengono presi nella giusta maniera. Altri invece come la vicenda appunto del complotto e della setta nella casa, sembrano sfuggire nelle reali ambizioni e fare un miscuglio generale di sicuro effetto cinematografico ed estetico ma inespresso dal punto di vista narrativo