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venerdì 18 marzo 2011

Mean Machine

Titolo: Mean Machine
Regia: Barry Skolnick
Anno: 2001
Paese: Gran Bretagna/Usa
Giudizio: 3/5

Danny Meehan è il capitano della nazionale di calcio inglese. Con l'accusa di aver truccato il risultato della partita Inghilterra - Germania, Danny viene cacciato dalla squadra. Ma i suoi guai continuano quando viene condannato a tre anni di carcere perchè accusato di aver aggredito un poliziotto mentre era ubriaco. Il direttore del penitenziario fa carte false affinchè l'allenatore venga assegnato alla sua prigione perchè vorrebbe affidare l'allenamento della squadra di calcio semiprofessionale composta dalle guardie carcerarie proprio a lui.

Tradire la propria squadra e il proprio paese per denaro è il messaggio principale di questo film in un panorama attuale di dopping all'avanguardia e di interessi spietati che non includono la professionalità sportiva.
Skolnick deve amare molto i film di Guy Ritche dal momento che questo film fa parte di quel filone dell'action-movie in salsa british. Vinnie Jones che poi si scopre aver avuto un passato da giocatore è il pretesto per intavolare una messa in scena che ricorda non poco le gesta di Eric Cantonà e così il film diventa un'insieme di comicità e violenza.
Poi sembra che sia un remake di QUELLA SPORCA ULTIMA META' anche se ha dispetto del bel film di Aldrich questo ripiega molto sulla contaminazione pulp cercando di risultare come un ibrido di mescolanze,luoghi comuni e dialoghi scritti da un evaso.
Tamarro ma divertente MM ha la fortuna, almeno quella, di non prendersi troppo sul serio e poi vedere Stathman in un ruolo da pazzo furioso come quello del "monaco" rimarrà nella memoria, così come ci si chiede come mai Fleming sia quasi solo un figurante.