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domenica 13 dicembre 2015

American Ultra

Titolo: American Ultra
Regia: Nima Nourizadeh
Anno: 2015
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Il film racconta la storia di Mike, un drogato ormai privo di motivazioni, che vive con la sua fidanzata in una piccola e sonnolenta cittadina. Una notte le loro vite subiscono una svolta inattesa quando il passato di Mike torna a tormentarlo: diventerà l’obiettivo di un'operazione governativa per farlo fuori.

American Ultra, opera seconda del regista di PROJECT X, mi ha lasciato perplesso contando che speravo di divertirmi davvero tanto.
Sembra un incrocio tra una commedia in cui il tema è lo sballo (e io amo spesso e volentieri questo genere di film), di cui la lista è così nutrita che non ne menzionerò nemmeno uno, è una cosa del tipo THE GUEST, per cercare di trovare qualcosa di accattivante, che non mi era piaciuto al 32°TFF per poi rivalutarlo in parte più tardi.
Il cast di questo film è interessante a parte la Stewart che non dovrebbe fare l'attrice, mentre Eisenberg certo funziona di più in film drammatici come DOUBLE o NIGHT MOVES che non in ruoli "action", ma qui, anche complice un'ironia pervasiva per tutto il film, crea alti e bassi senza mai trovare un bilanciamento.
Il problema più grosso di questa confusa Action comedy o meglio "Stoner comedy", colorata e strampalata, che sembra ironizzare su tutto, dalle sostanze psicotrope all'ingenuità del sistema governativo e militare yankee, è il fatto di creare un ibrido senza mai sfaccettarlo in nessuna critica, che forse non interessa o non vuole fare emergere il regista.
Rincorre su se stessa un'idea ingenua e forse un po troppo pompata con tutti gli stereotipi del genere, compresa una sparatoria finale infinita e noiosa.
Se ci mettiamo che parte del cast viene sintetizzato a macchietta e alla scrittura c'è il figlio idiota di Landis allora i conti tornano.