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mercoledì 18 novembre 2015

Disastro di ragazza

Titolo: Disastro di ragazza
Regia: Judd Apatow
Anno: 2015
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Fin dalla più tenera età il padre di Amy le ha insegnato che la monogamia non è una condizione che possa essere adattata all'essere umano. Ora che è una giornalista con un buon seguito di lettori applica alla sua vita quei principi cambiando partner con una notevole frequenza. Fino a quando le viene affidato un articolo su Aaron Conners, un medico specializzato nella cura delle star dello sport. Amy non ama (e non conosce) nessuna disciplina del settore e dovrebbe quindi scrivere un pezzo al vetriolo.

Una commedia sul sesso politicamente scorretta non significa che debba essere per forza un film riuscito. La romantic comedy su cui Apatow, impiegato di Hollywood, si è specializzato, sembra convergere sempre di più su alcuni punti legati al ruolo della donna o del ribaltamento di ruoli, che seppur delineati con una costante vena ironica, lasciano spesso basiti per gli intenti con cui tratta alcuni argomenti, scardinandoli con una tale facilità da rimanere confusi circa la moltitudine di doppi sensi. Forse perchè non mi ritengo un amante di questo genere, ma pur cercando di essere oggettivo, non riesco ad essere così omologato ai giudizi del pubblico e della critica che hanno osannato questo film. Amy Schumer, attrice e sceneggiatrice, che arriva da show televisivi americani seguitissimi, ha ammesso di essersi ispirata quasi completamente alla sua vita finendo per descrivere in tono divertente e mai così eccessivo, un film che si lascia vedere, con un finale molto prevedibile e la solita, purtroppo, scontata costruzione della formula narrativa.
In più la scelta del cast con attori secondari del calibro di John Cena e LeBron James, ma anche lo spot con Radcliffe e la Tomei, sono semplicemente inutili se non nel buttare nel calderone "star" che hanno bisogno di conferme. Precisa e quasi irriconoscibile invece Tilda Swinton così come invece ho trovato funzionalissimo il ruolo di Ezra Miller, per il resto una commedia come tante, con innumerevoli gag che non riescono mai a divertire sul serio.