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lunedì 14 marzo 2011

Vincent

Titolo: Vincent
Regia: Tim Burton
Anno: 1982
Paese: Usa
Giudizio: 5/5

Vincent è un ragazzino normale con i suoi sogni la sua immaginazione e i suoi incubi che decide di estraniarsi dal mondo e vivere isolato nella sua stanza.

Vincent rappresenta quel momento assolutamente normale della nostra adolescenza in cui il climax non è la partita di calcio con gli amici ma chiudersi in una stanza e leggere a lume di candela un racconto di Edgar Allan Poe. Vincent è un campionario di citazioni che partono dalle interpretazioni di Vincent Price a cui il bambino cerca di rifarsi ed immedesimarsi.
Burton in questo caso omaggia il cinema espressionista tedesco in particolare i film di Murnau.
Le difficoltà di Vincent sono quelle di identificarsi con una realtà che non gli appartiene o che meglio ancora non ha risorse o elementi tali da attrarlo. E’ un bambino normalissimo che ha paura del buio e delle ombre che possono assumere forme mostruose. Vive esiliato nella sua stanza per scelta e per dar sfogo alle sue inquietudini, combattendo con la madre che lo vede strano e che comincia a preoccuparsi non vedendolo divertirsi come gli altri bambini che prevedono quel concetto di normalità assolutamente contrapposto ai sentimenti di Vincent.
Il corto è di sei minuti ed è il primo nonché il miglior lavoro di stop-motion di Tim Burton in collaborazione con Rick Heinrichs.
La fotografia in b/n è perfetta. Da vedere solo ed esclusivamente in lingua originale, la voce è di Vincent Price.
Una chicca preziosa che non perde mai fascino e con un finale decisamente anti-cartoon e fuori dalle normali estetiche con cui fruiamo i cartoni.