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domenica 19 aprile 2015

Whiplash

Titolo: Whiplash
Regia: Damien Chazelle
Anno: 2014
Paese: Usa
Festival: TFF 31°
Giudizio: 3/5

Andrew studia batteria jazz nella più prestigiosa ed importante scuola di musica di New York, è al suo primo anno e già viene notato da Terence Fletcher, temutissimo e inflessibile insegnante che a sorpresa lo vuole nella propria band. Il ragazzo è eccitato dalla possibilità ma non sa che in realtà sarà un inferno di prove, esercizi e umiliazioni come non pensava fosse possibile. Gli standard richiesti da Fletcher sono mostruosi e progressivamente alienano sempre di più Andrew dalle altre parti della sua vita.

Whiplash non è uno dei più bei film musicali del cinema, come qualcuno l’ha definito, ma pur con un viaggio di formazione abbastanza tipico, riesce ad essere incisivo e a far assaporare lo sforzo e il duro allenamento che sta dietro alcuni ottimi musicisti. 
In questo caso poi la sfida del protagonista e la sua testardaggine si scontrano con un’autorità quasi militaresca che sviluppa un rapporto esclusivo e morboso tra allievo e maestro (un perfetto J.K.Simmons) che all’interno della Juilliard di New York si muove come gli pare, entrando ed uscendo, sbattendo fuori studenti, lanciando oggetti, abbaiando insulti e facendo in sostanza quello che gli pare purché dia lustro alla scuola, diventando capace di fulminare all’istante come di diventare il miglior confidente.
Buona la regia (un trentenne che all’attivo vanta già quattro film) sicura, senza troppi movimenti di camera, ma mantenendosi ferma e lasciando che siano i musicisti e Fletcher a muoversi. 
Interessante anche la fotografia con un’insistente presenza di arancione e giallo soprattutto negli interni della scuola.

Whiplash è un film sicuramente incalzante e pieno di ritmo e brio, ma allo stesso tempo stona in alcuni parti diventando, se non proprio prevedibile, uno sforzo che ha pur sempre una certa dose d’inverosimilità.