Titolo: Salvage
Regia: Lawrence Gough
Anno: 2008
Paese: Gran Bretagna
Giudizio: 3/5
Vigilia di Natale. Alcuni container vengono scaricati da un'imbarcazione sulle coste di una piccola cittadina, liberando il loro misterioso contenuto. Viene immediatamente inviata sul posto una squadra speciale che si occupi di mantenere sotto controllo la situazione, pertanto la prima direttiva da rispettare sarà quella di confinare tutti gli abitanti nelle loro case, almeno fino a nuovo avviso. Nessuno è al corrente di cosa stia realmente accadendo: c'è chi parla di un nuovo attacco terroristico ma sono solo supposizioni dettate dalla paura. Paura come quella di una madre, alla disperata ricerca di sua figlia. Si scoprirà ben presto che c'è qualcosa di mostruoso che si aggira per le strade...
Salvage ha qualche problema con la trama e con la struttura di per sé comunque abbastanza valida e soprattutto memore del panorama e del clima mondiale circa la fobia generale a proposito degli attentati terroristici.
L’inizio fatica un po’ a prendere il ritmo giusto ovvero quello che dall’incidente scatenante mette in moto l’azione con l’entrata in scena dei militari.
Se la sotto-trama famigliare è un po’ azzardata e scontata (alcune dinamiche del rapporto madre-figlia) è l’atmosfera di suspance e incredulità l’aspetto migliore che circonda lo spettatore che si chiede per quasi tutta la durata del film cosa sta succedendo. L’elemento curioso è che proprio quando la risposta drammatica arriva allora il film termina e i mostri si vedono solo di striscio.
