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domenica 20 marzo 2011

Astroboy

Titolo: Astroboy
Regia: David Bowers
Anno: 2009
Paese: Usa-Giappone-Hk
Giudizio: 2/5

Ambientato in una futuristica Metro City, Astro Boy racconta la storia di un giovane robot con un incredibile potere, creato da un brillante scienziato di nome Tenma, secondo le caratteristiche fisiche e celebrali di suo figlio Tobio, morto a causa di un incidente stradale.
Astro Boy è alimentato da energia blu, è dotato di una super forza e di vista ai raggi X, ha un'incredibile velocità ed è capace di volare.
Un giorno s'imbarcherà in un viaggio intorno al globo per scoprire i suoi poteri, imparando le gioie e le emozionie dell'essere umano.
Quando scoprirà che la sua famiglia ed i suoi amici sono in pericolo, Astro Boy utilizzerà tutti i suoi poteri per tornare a Metro City e salvare tutto ciò a cui tiene...

Se qualcuno ricorda l’omonimo manga di Osamu Tesuka e pregato di astenersi da questa trasposizione dell’inesperto David Bowers di cui a quattro mani va ricordato senza lode e senza infamia il film d’animazione più dineyano GIU’PER IL TUBO.
La tecnica usata è standard senza dare quel contributo che la storia invece perde, la storia differisce su vari punti dal manga originale a partire dalla morte del protagonista Tobio. La messa in scena è così classica da non prevedere nessun colpo di scena e così il personaggio che negli anni ’50 aveva preso piede in Giappone perché risultava un ibrido tra Topolino e Pinocchio diventa un altro prototipo da aggiungere nella vasta catena dei film che non andrebbero fatti e che non dovrebbero avere una regia yankee alle spalle.
Astro Boy è un personaggio interessante che poteva essere multisfaccettato avendo pertanto l'aspetto di un ragazzino che possiede dei sentimenti umani che lo fanno apparire come un essere senziente.
Sicuramente poi non serve a dar forza al film il doppiaggio affidato per il protagonista a Silvio Muccino e tutto è detto.