Titolo:
Night Moves
Regia: Kelly
Reichardt
Anno: 2013
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Tre giovani ambientalisti radicali si danno appuntamento per
un atto di protesta, questa volta più estremo di altri: far esplodere una diga
idroelettrica. Josh è il leader del gruppo, un militante introverso, che lavora
in una fattoria biologica ma non stringe legami con nessuno; Dena ha
abbandonato il mondo borghese in cui è nata, ha lasciato la famiglia e
"preso i voti" ecologisti; Harmon, infine, è il più grande, un ex
marine avido di avventura e affascinato dall'idea della distruzione.
Night Moves è un eco-noir mosso da un’importante causa e
intento, che seppur nobile e autoriale, non riesce a portare a casa un
risultato che possa dirsi pienamente soddisfacente, soprattutto contando il
passo falso e l’ingenuità legata al climax finale.
E’un film molto lento, in cui i dialoghi cercano di
limitarsi all’essenziale e in cui parte delle critiche e dei messaggi
ambientalisti, hanno dei buoni risvolti, non prendendo solo in esame il punto
di vista dei tre personaggi, ma anche dell’ambiente sociale attorno a loro.
Josh, in particolare, sembra vivere in un microcosmo
ambientale idealista e in cui cerca sempre di vivere nell’ombra per paura di
essere scoperto.
La regista gira praticamente tutto in notturna ed è
interessata a mostrare tutti i passaggi delicati che portano fino all’atto
estremo.
Se da un lato la tensione psicologica è funzionale oltre che essere
eseguita in modo magistrale (la mdp che rimane ferma in campo lungo e via
dicendo) non riesce invece nel compito di rendere interessanti i suoi
personaggi, certo caratterizzandoli, ma in un modo in cui l’empatia rimane
distante, cogliendo solo impercettibili sfumature.
Un film non facile, che racconta una vicenda inusuale e lo
fa descrivendo minuziosamente ogni suo piccolo passaggio.