Regia: Daniel Stamm
Anno: 2014
Paese: Usa
Anno: 2014
Paese: Usa
Giudizio: 2/5
Il film racconta la storia di un brillante coordinatore dei servizi sociali che sta annegando nei debiti. Sta per sposare l'amore della sua vita quando riceve una misteriosa telefonata, è un gioco a premi con una telecamera nascosta. Può decidere se partecipare e portare a termine 13 operazioni per ricevere un premio in denaro di oltre $ 6.000.000. Accetta la sfida e migliaia di dollari appaiono improvvisamente nel suo conto in banca e si rende conto di essere troppo coinvolto. Intrappolato, il suo bisogno di completare il gioco si intensifica, mentre i compiti diventano più estremi, fino ad arrivare a un devastante punto di non ritorno.
Di solito i thriller d'azione a differenza di altri generi devono, soprattutto nei primi minuti, cercare di impastare già una buona e intricata serie di elementi di genere tali da inchiodare sulla poltrona il pubblico. 13 Sins da questo punto di vista parte bene, un ritmo veloce, un cast misurato e interessante, il tutto unito ad una buona regia.
Stamm al suo quinto film, sforna forse il film meno idiota e più funzionale al genere e a cercare di non entrare in quel tunnel senza senso legato al paranormale e tutte le commercialate che in questi ultimi anni stanno prendendo piega come un'epidemia purulenta di quasi solo schifezze.
Se è vero che il gioco è soprattutto show e lo show fa audience, allora Stamm non regala nulla di nuovo a parte qualche intuizione, ma non di storia, bensì di tecnica
Ed è qui che 13 Sins diventa una rincorsa ad un'estetica sempre più accattivante, sorvolando il finale, senza discostarsi da tutta una serie di film e registi che hanno già trattato la materia in modo più serio, maturo e soprattutto convincente.
Il film racconta la storia di un brillante coordinatore dei servizi sociali che sta annegando nei debiti. Sta per sposare l'amore della sua vita quando riceve una misteriosa telefonata, è un gioco a premi con una telecamera nascosta. Può decidere se partecipare e portare a termine 13 operazioni per ricevere un premio in denaro di oltre $ 6.000.000. Accetta la sfida e migliaia di dollari appaiono improvvisamente nel suo conto in banca e si rende conto di essere troppo coinvolto. Intrappolato, il suo bisogno di completare il gioco si intensifica, mentre i compiti diventano più estremi, fino ad arrivare a un devastante punto di non ritorno.
Di solito i thriller d'azione a differenza di altri generi devono, soprattutto nei primi minuti, cercare di impastare già una buona e intricata serie di elementi di genere tali da inchiodare sulla poltrona il pubblico. 13 Sins da questo punto di vista parte bene, un ritmo veloce, un cast misurato e interessante, il tutto unito ad una buona regia.
Stamm al suo quinto film, sforna forse il film meno idiota e più funzionale al genere e a cercare di non entrare in quel tunnel senza senso legato al paranormale e tutte le commercialate che in questi ultimi anni stanno prendendo piega come un'epidemia purulenta di quasi solo schifezze.
Se è vero che il gioco è soprattutto show e lo show fa audience, allora Stamm non regala nulla di nuovo a parte qualche intuizione, ma non di storia, bensì di tecnica
Ed è qui che 13 Sins diventa una rincorsa ad un'estetica sempre più accattivante, sorvolando il finale, senza discostarsi da tutta una serie di film e registi che hanno già trattato la materia in modo più serio, maturo e soprattutto convincente.