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mercoledì 5 giugno 2019

Edhel


Titolo: Edhel
Regia: Marco Renda
Anno: 2017
Paese: Italia
Giudizio: 3/5

Edhel è una bambina nata con una malformazione del padiglione auricolare che fa apparire le sue orecchie "a punta". Affronta il disagio chiudendosi in se stessa e cercando di evitare qualunque rapporto umano che non sia strettamente necessario. La scuola e i compagni, per lei, sono un incubo. L'incontro con Silvano, il bizzarro bidello che inizia Edhel al mondo del fantasy, convince la ragazza della possibilità che quelle orecchie siano il chiaro segno della sua appartenenza alla nobile stirpe degli Elfi.

Al suo esordio Marco Renda centra l'obbiettivo costruendo una favola post contemporanea attuale e piena di significati e sotto testi.
Un film coraggioso che con il suo limitatissimo budget cerca di fare luce sul tema della diversità, sul cambiamento interiore, sulle paure e le ansie che dominano una bambina in una difficile situazione familiare (un lutto paterno) e infine dare voce e usare in modo significativo e mai esagerato alcuni elementi fantasy, dove quest'ultimo diventa conseguenza e mezzo per apporre nuovi stilemi che riescano a risultare realistici e funzionali.
Con una sapiente scelta di cast di nomi poco conosciuti ma già avvezzi al grande schermo, Renda non vacilla mai, intraprendendo questa dura sfida su un genere da noi scomodo e ostico.
Il risultato è un film che parla come dicevo di tante cose senza mai snaturarle come il disagio provato da chi è vittima di una malformazione, la crudeltà e la cattiveria dei bambini che a volte sembra coincidere con quella degli adulti, infine l'uso sapiente dei danni arrecati dai cellulari in un epoca dove fotografare chiunque e farsi selfie sembrano diventati ormai un'abitudine.
Renda pur fagocitato da una piccola trappola in cui avrebbe potuto fare ricorso spesso alla lacrimuccia facile, sceglie il percorso meno scontato dimostrando coraggio e un'amore sconfinato per il cinema e per le favole.