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giovedì 14 giugno 2012

Red White & Blue


Titolo: Red White & Blue
Regia: Simon Rumlev
Anno: 2010
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Ambientato ad Austin, Texas, questo film segue le vicende della promiscua Erika, e delle sue avventure sessuali con uomini diversi, finche non conosce Nate un ex veterano di guerra iracheno con un problema di sociopatia.

Red White & Blue è un film assolutamente atipico.
Diciamo che la prima parte è piuttosto pesante e il regista non si capisce dove voglia arrivare. Si arriva ad un punto in cui Erica infastidisce non poco ma quando si apre la spirale di violenza, tutti i presentimenti di ogni acuto osservatore prendono il via, collocando il film tra le opere meno banali nel fertile panorama del cinema grottesco americano contemporaneo.
Sicuramente bisogna annoverare la catarsi totale di un ottimo attore come Noah Taylor che interpreta un sociopatico di ritorno dall’Afganistan e riesce a farlo suo.
Un film sull’abuso del corpo, sulla malattia, sul senso di colpa, sulla perdita e sulla natura della violenza.
Il Texas sembra uno degli stati sovrani per mostrare i derelitti e i disadattati che vivono senza speranza una vita vuota e colmabile solo dai piaceri effimeri.
Gli emarginati e la vendetta sono due importanti aspetti che Rumlev psicanalizza senza prendere le parti di nessuno, ma mostrando ancora una volta come di questi tempi si fa sempre più difficoltà a trovare degli innocenti. Vittime e carnefici si scambiano così spesso i ruoli da portare ad una circolo vizioso che il film sa far esplodere come una bomba ad orologeria soprattutto nel finale.