Babbo Natale - nome in codice: Uno Rosso - viene rapito da un commando nel suo mondo nascosto sotto una cupola al Polo Nord. La sua guardia del corpo e capo della sicurezza, per liberarlo e per salvare il Natale ormai alle porte, si dovrà alleare con un super hacker che potrebbe conoscere l'identità di chi ha organizzato il rapimento e quindi del luogo in cui si trova Babbo Natale.
Uno rosso è quel film che sai cosa ti darà e come lo farà. Un divertissement superficiale ma divertente in grado di sputare cg a gogò, mostrare mostri, trasformazioni, mezzi usciti dai videogiochi, una visione plastica e ludica di un giocattolone roboante e insignificante che alla fine deve restituire al suo pubblico una sola frase...credere nel Natale. Da questo punto di vista potrebbe quasi sembrare la solita manfrina è lo è contando che ci hanno buttato tantissimi milioni e già dal cast sembra proprio un pacchetto pensato più nella sua forma che ovviamente nel contenuto.
Ci sono streghe, Krampus, pupazzi di neve, modellini di macchine che lievitano prendendo forma, nanetti e orsi polari, il Babbo e i suoi fedeli e un Chris Evans mai così propenso a tirarsela dall'inizio alla fine del film. Alla fine nonostante sia una vaccata a me sinceramente non è dispiaciuto. Certo avrei preferito vederlo con i miei nipoti ma alla fine resta un'operazione con il semplice scopo di intrattenere, mettere insieme tecnologia e modernità con tutto quello che sappiamo del Natale e del suo folklore, sbagliando ogni scelta ma risultando perlomeno guardabile