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domenica 20 marzo 2011

Daybreakers

Titolo: Daybreakers
Regia: Michael Spiering,Peter Spiering
Anno: 2009
Paese: Usa/Australia
Giudizio: 3/5

Nell'anno 2019 buona parte della popolazione mondiale è stata vampirizzata. Considerato che la razza umana si avvia all'estinzione, i vampiri devono catturare qualsiasi essere umano e trovare qualcosa che sostituisca il sangue prima che sia troppo tardi. In questo scenario apocalittico un gruppo di vampiri fa una scoperta che potrebbe salvare la razza umana.

I fratelli Spiering scrivono e dirigono la loro seconda opera dopo l’apprezzabile UNDEAD. Ora il budget è un altro e possono permettersi anche un certo cast in cui svetta sicuramente il bravo Sam Neil e il sempre in gamba Dafoe. L’idea non è affatto male, un’anello evolutivo che sta decimando gli umani, una metafora perfetta della nostra società che sacrifica tutto per i consumi, il sangue scorre a litri e non mancano richiami splatter a tutti gli effetti. Ottima nella prima parte la fotografia bluastra di Ben Nott finalizzata ad oscurare spazi tetri e chiusi a differenza della seconda parte meno crepuscolare che mostra location più aperte e più “solari”.
Il vampiro a parte essere elegantemente estetizzato a tutti i limiti sembra oramai a differenza di molte altre pellicole meno serie svolgere il compito di mostrare oramai una società vampirizzata che non ha più paura di mostrarsi e possiede tutte le carte per governare la nostra civiltà.
Non manca il protagonista che si interroga sulla famelica voracità con cui la sua civiltà si sta sviluppando e guarda in modo curioso la società umana come ad agognare la loro sofferenza e la loro mortalità aspetto catartico nello sviluppo del film.
Un film in definitiva buono, senza troppe sbavature ma neanche ricco di colpi di scena lievemente rivoluzionario come il personaggio di Elvis e che almeno si discosta dagli ultimi penosi e troppo lacrimosi film concepiti per una stretta cerchia di teen-ager.